Botrite su pomodoro, come comportarsi per una difesa efficace

botrite su pomodoro
Pomodoro con botrite
Se la prevenzione è un prerequisito fondamentale, nelle fasi fenologiche più critiche (dalla fioritura alla post-fioritura e in pre-raccolta) è necessario fare ricorso a dei trattamenti chimici con principi attivi adeguati

La botrite su pomodoro è pericolosa. Può provocare danni, anche gravi, alle bacche, sia in coltura protetta sia in pieno campo, soprattutto nelle fasi fenologiche più critiche: da fioritura a post-fioritura e in pre-raccolta.

«La coltivazione in pieno campo è sicuramente la più esposta alle condizioni climatiche predisponenti gli attacchi di botrite. Invece in quella protetta si può controllare temperatura e umidità relativa e prevenire lo sviluppo del patogeno, un ascomicete che ha esigenze termiche fra 15 e 25°C con un optimum sui 20°C ed è favorito da una prolungata bagnatura. Ma tale vantaggio non deve spingere l’agricoltore a sottovalutarne la pericolosità» afferma Riccardo Bugiani del Servizio fitosanitario regionale dell’Emilia-Romagna, con la sua lunga esperienza nel controllo della botrite.

Partire dalla prevenzione

«Il pomodoro da mensa è una delle ortive più importanti in Italia e sicuramente è la più diffusa in coltura protetta. La prevenzione della botrite è realizzabile con adeguata e continua ventilazione, più facile in serre e tunnel non molto lunghi; pulizia e sanitizzazione costanti di serre o tunnel; sesti di impianto non fitti; attenta gestione della soluzione nutritiva per dare azoto proporzionato alle reali esigenze nutritive della pianta (mentre un suo eccesso rende i tessuti più teneri e suscettibili di microlesioni attraverso le quali la botrite può entrare); ricorso all’irrigazione a goccia piuttosto che a quella per aspersione».

Se la prevenzione è un prerequisito, nelle fasi fenologiche da fioritura a post-fioritura e in pre-raccolta è necessario però fare ricorso a trattamenti chimici, raccomanda Bugiani.

Antibotritici, quando usarli sul pomodoro

«Soprattutto se non si riesce a garantire un’adeguata ventilazione, bisogna usare i prodotti antibotritici prima di un’irrigazione per aspersione e in caso di bagnatura prolungata sugli organi più sensibili, fiori e giovani bacche, per disattivare le spore presenti. Con l’accorgimento che, avendo il pomodoro da mensa una fioritura scalare, è necessario prestare continua attenzione».

Attualmente anche il produttore di pomodoro da mensa si trova pressato da un lato dall’assottigliamento anno dopo anno dei principi attivi antibotritici utilizzabili e dall’altro dalla richiesta della Gdo di un prodotto con un numero limitato di residui e, in più, con residui pari a zero o inferiori ai LMR previsti. Pertanto, a quali principi attivi si può fare ricorso per evitare che la botrite causi danni produttivi seri in termini quantitativi e qualitativi?

Principi attivi contro la botrite, quali utilizzare

«Fra i principi attivi disponibili per combattere la botrite su pomodoro, emerge sicuramente fludioxonil. É molto efficace e risponde alle esigenze della Gdo di residualità più bassa sui prodotti freschi e non accusa resistenza incrociata con altri fungicidi, perciò è pienamente utilizzabile in strategie antiresistenza per il controllo della botrite. Inoltre fludioxonil e cyprodinil in miscela, oltre a garantire elevata efficacia e persistenza, riescono a prevenire i fenomeni di resistenza e assicurare lunga durata di protezione».

Fludioxonil è il principio attivo di Geoxe, che è utilizzabile su pomodoro da mensa in serra, per non più di due trattamenti, da fioritura a raccolta, con intervallo minimo fra i due trattamenti di 10 giorni, alla dose di 0,5 kg/ha.

La miscela fludioxonil e cyprodinil è contenuta invece in Switch, utilizzabile su pomodoro da mensa in serra e pieno campo, iniziando i trattamenti all’instaurarsi delle condizioni favorevoli alla malattia e intervenendo ogni 10-14 giorni, per un massimo di tre trattamenti, alla dose di 0,8 kg/ha (60-80 g/hl).

Botrite su pomodoro, come comportarsi per una difesa efficace - Ultima modifica: 2020-09-22T14:56:55+02:00 da Lucia Berti

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