Fondi, Onorati: «Garantire l’operatività del Mercato ortofrutticolo»

Intervista all'assessore all'agricoltura della Regione Lazio, Enrica Onorati

Il Mercato ortofrutticolo di Fondi, dopo essere stato messo in sicurezza da un’ordinanza della Regione Lazio causa emergenza Coronavirus, lotta per rimanere aperto in zona rossa

 

L’ordinanza della Regione Lazio per la prevenzione e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus impone il divieto di entrare e uscire dalla città di Fondi (Lt). Questa regolamenta – ma non vieta – il traffico da e verso il Mercato ortofrutticolo. Eppure il Mof, dopo essere stato messo in sicurezza, lotta per rimanere aperto.

Vista la situazione in continua evoluzione, abbiamo chiesto all'assessore all'agricoltura della Regione Lazio, Enrica Onorati, di fare il punto della situazione.

 

Il Mof subito dopo l'ordinanza ha fatto i conti con alcune difficoltà relative al trasporto delle merci oltre il territorio zona rossa. Come si supera questa situazione?

«L’epidemia di Covid-19 mette tutti di fronte a una emergenza che è, in primo luogo, di carattere sanitario. Tutelare la salute pubblica, scongiurando l’ulteriore diffondersi dell’infezione, è prioritario. In questa direzione sta operando anche la Regione Lazio. L'ordinanza definita in accordo con il prefetto di Latina e il sindaco, in materia di igiene pubblica relativa al Comune di Fondi, si è resa necessaria a seguito della rilevazione di un elevato numero di contagi in pochi giorni.

Pur nell'emergenza, il settore primario e della distribuzione di prodotti alimentari devono continuare a operare per garantire approvvigionamenti a tutta la popolazione. Il Mercato Ortofrutticolo di Fondi è una piattaforma logistica e commerciale fondamentale, non solo per il territorio provinciale e regionale, ma per tutto il bacino del Mediterraneo.

Con una superficie di 335 ettari e circa 3mila produttori locali raggruppati in cooperative agricole, il Mof svolge un ruolo importantissimo e rappresenta il cuore della distribuzione all'interno della catena del fresco che va garantita alla cittadinanza. Nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza imposte dallo stato sanitario di necessità, dobbiamo garantirne, per quando ridotta, l’operatività».

 

Come sta intervenendo e come interverrà la Regione Lazio per supportare la riorganizzazione di un distretto orticolo così grande e consolidato come quello di Fondi?

«In primo luogo va riconosciuto che al Mof stanno operando nel rispetto scrupoloso dei protocolli di sicurezza. La Regione Lazio è al fianco della dirigenza e delle aziende del Mof da sempre e, oggi ancor di più, stiamo monitorando congiuntamente l’evoluzione del quadro epidemiologico e normativo per agire tempestivamente al fine di garantire il lavoro in sicurezza.

La Giunta Regionale è attiva h24 e stiamo facendo una accurata ricognizione delle risorse disponibili per supportare tutto il comparto che sta subendo una seria contrazione delle attività. Operiamo e opereremo nel solco delle misure previste dal Decreto Cura Italia e concessi dalla normativa vigente: aiuti de minimis, incentivi, sgravi contributivi e sospensione delle tassazioni, deroghe agli adempimenti fiscali. Non li lasceremo soli».

 

Passata l'emergenza sanitaria dovremo fare i conti con quella economica. Come si affronterà?

«Intanto un invito a tutti: rimaniamo a casa e rispettiamo, nell'interesse generale e personale di ciascuno, le indicazioni delle Istituzioni. L'agricoltura sta producendo e lavorando e, dunque, le forniture saranno garantite.

L'economia verrà messa a dura prova dai danni subiti e dalla crisi di mercato, è evidente. Pensiamo ad esempio al settore florovivaistico che vede praticamente azzerati i fatturati, agli agriturismi chiusi, ai produttori di latte.

Allo stesso tempo voglio però dire che le istituzioni pubbliche ci sono e ci saranno per accompagnare la ripresa e non lasciare indietro nessuno. Valga come esempio la sospensione del patto di stabilità concessaci dall'Europa; una decisione saggia e importantissima. Ne usciremo tutti insieme e come Regione metteremo in campo un'iniezione straordinaria di risorse per fare in modo che ciò avvenga al più presto».

 

Molte persone temono che il Coronavirus si trasmetta col cibo

«Non è così. Il Coronavirus non si trasmette con il cibo. Mangiamo italiano, perché i nostri prodotti di filiera sono controllati, sani e sicuri, come emerge con chiarezza scientifica dalle linee guida del Ministero della Salute. E perché mai come ora il nostro settore agroalimentare, preziosissimo nel suo non essersi mai fermato garantendoci l’approvvigionamento costante di cibo, ha bisogno di ognuno di noi».

 

Fondi, Onorati: «Garantire l’operatività del Mercato ortofrutticolo» - Ultima modifica: 2020-03-26T15:11:20+01:00 da Laura Saggio

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