Mini angurie, una Musa ispira il reddito degli agricoltori

mini angurie
Il mercato ha sempre più fame di frutti più facili da gestire anche per ridurre gli sprechi. Ecco perché coltivare cocomeri baby può dare grandi soddisfazioni

Perché sempre più famiglie sono composte da una sola persona. Perché molti, per esigenze di lavoro, almeno cinque giorni a settimana consumano a casa un solo pasto. Perché sono più facili da gestire: dal trasporto alla conservazione, fino ai tempi di consumo ridotti. E poi perché hanno un colore brillante, una dolcezza elevata e semi meno invasivi rispetto a quelle di dimensioni tradizionali. Questi i principali motivi che negli ultimi anni hanno decretato il successo sul mercato italiano delle mini angurie. Soprattutto nella fascia delle precoci, dove rappresentano ormai la metà dei volumi.

Infatti, a maggio e giugno nei reparti ortofrutta della grande distribuzione è presente quasi esclusivamente questa referenza, che solo con l’inizio dell’estate lascia spazio anche alle angurie di grossa pezzatura. E se un prodotto “tira” i vantaggi non sono solo per chi vende, ma anche per chi produce. A patto di scegliere l’ibrido giusto.

Seducente

I ricercatori Esasem hanno lavorato per creare e sviluppare una varietà che risponda alle esigenze di consumo, distribuzione e coltivazione. E hanno creato Musa F1. Varietà di mini anguria della tipologia Crimson, tonda, con peso variabile da 2 a 2,4 kg. Uno degli obiettivi dei breeder dell’azienda veneta era ridurre la taglia del seme per farlo diventare quasi impercettibile in bocca. Il risultato è un micro seme con dimensione inferiore ai 3 mm di calibro che a maturazione completa è di colore beige.

Altro elemento caratterizzante di questo ibrido sono le caratteristiche della polpa. Il colore è un rosso brillante molto attraente, la consistenza è croccante. Il sapore è un armonioso connubio tra grado zuccherino elevato (intorno ai 12-13° C Brix) e aromi.

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Facile da coltivare

L’agricoltore che sceglie di coltivare mini angurie Musa F1 avrà a che fare con una pianta di buona vigoria, che allega bene nei periodi di ritorno di freddo. Le foglie sono coprenti di colore verde intenso. La produzione è abbondante, oltre 6-7 frutti a pianta, tutti di prima categoria, con poco scarto. Musa F1 è facile da coltivare nelle diverse condizioni climatiche. Tollera le basse temperature.

Esasem ne consiglia l’utilizzo anche in serra per trapianti da fine gennaio in poi e sotto doppio tunnel e tunnellino (o Tnt) da metà febbraio in poi a seconda delle zone. Sicilia: in serra per trapianti dal 10 febbraio in avanti e tunnellino. Puglia: primi trapianti sotto tunnellino dal 20 marzo al 30 aprile. Campania e Lazio: tutto il tunnellino dal 20 marzo e per tutto aprile. L’allegagione è buona e i frutti si fanno apprezzare per l’alta uniformità del calibro. E ancora: rispetto alle varietà seedless, Musa F1 non necessita l’inserimento nell’impianto di una fila di impollinanti ogni tre file produttive.

Lunga vita

I commercianti e le catene di distribuzione possono contare su un prodotto con buccia fine ma consistente, tollerante alle manipolazioni e ai trasporti. La pezzatura è molto uniforme, caratteristica che facilita le operazioni di confezionamento. Molto buone sono anche la durata sullo scaffale e la conservabilità. Il colore della buccia mantiene le proprie caratteristiche anche dopo due settimane dalla raccolta. Le mini angurie rappresentano quindi per gli imprenditori agricoli una valida alternativa a colture più tradizionali meno redditizie.

 

Mini angurie, una Musa ispira il reddito degli agricoltori - Ultima modifica: 2020-11-20T10:02:23+01:00 da Simone Martarello

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