«Filiere orticole sempre più integrate e ad alto valore aggiunto»

Così Cherubino Leonardi nell'editoriale di Colture Protette di giugno, dove delinea le strategie vincenti per il futuro del settore

Migliorare la conservabilità, la qualità, la sicurezza e la sostenibilità dei prodotti ortofrutticoli ad alto contenuto di servizio, con particolare riferimento agli ortaggi “non da foglia”.

Questi gli obiettivi del workshop "Ricerca, innovazione e sostenibilità: il caso delle filiere degli ortaggi ad alto contenuto di servizio", il secondo incontro tematico di approfondimento tenutosi qualche giorno fa a Catania e organizzato nell’ambito del progetto Pon-Pofacs.

Origine e tracciabilità

Al centro dei lavori del seminario la promozione delle innovazioni di prodotto e di processo anche attraverso un confronto tra la domanda e l’offerta di innovazione.

L’innovazione rappresenta certamente uno degli aspetti cardine per l’adeguamento dei processi produttivi in funzione di nuovi modelli alimentari.

Gli ortaggi del futuro dovranno essere facili da usare e adatti a tutte le situazioni. Si darà maggiore importanza a una filiera sempre più integrata, composta da aziende altamente specializzate che si concentreranno su alimenti tracciabili sia per quanto riguarda l’origine, sia per quanto riguarda i luoghi di produzione.

Un'ottica di servizio

Come già avvenuto per altri settori, anche nel caso degli ortaggi si osserverà un ulteriore consolidamento del fenomeno della servitizzazione: il passaggio da un modello “prodotto-centrico” a un sistema integrato “prodotto-servizi”.

Questa tendenza deve però confrontarsi anche con nuove istanze legate, ad esempio, all’impatto sull’ambiente dei processi. È di queste settimane la proposta dell’Unione europea di emanare un nuovo regolamento sugli imballaggi (ne parliamo nell’articolo “Regolamento imballaggi «impraticabile»” a pag. 26 di questo numero, ndr) che, se e quando entrerà in vigore, potrebbe comportare un notevole impatto sulla serbevolezza dei prodotti, sui costi e sulle caratteristiche dei packaging alternativi.

Tratto dal numero 6/2023 di Colture Protette

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L'autore è professore di orticoltura e floricoltura all'Università di Catania 

«Filiere orticole sempre più integrate e ad alto valore aggiunto» - Ultima modifica: 2023-06-09T14:46:33+02:00 da K4

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