Pomodoro di Pachino «Servono più tutele»

pomodoro di Pachino

Il pomodoro di Pachino Igp è uno dei prodotti agroalimentari più soggetti a falsificazione. Tuttavia, nell’ambito dell’intesa bilaterale di tutela firmata lo scorso novembre dall’Unione Europea con Pechino, non figura nell’elenco dei prodotti da tutelare.
«Siamo molto amareggiati – commenta Salvatore Lentinello (nella foto), presidente del Consorzio del pomodoro di Pachino Igp – e ci attiveremo affinché il nostro pomodoro rientri nella lista dei prossimi prodotti che necessitano di tutela».

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Infatti, nell’arco di quattro anni è in programma l’inserimento di 175 nuovi articoli, nell’ambito di un ampliamento dell’elenco delle indicazioni geografiche da proteggere in Cina da imitazioni e usurpazioni. «L’accordo – prosegue Lentinello – non premia la scelta di puntare su colture o prodotti prettamente territoriali e di qualità. I produttori si ritrovano, ancora una volta, ad essere l’anello debole della filiera. Chiediamo alla politica e all’Ue un’attenzione più costante ed efficace su queste tematiche».
Questa penalizzazione si aggiunge a quella già subita dall’intero comparto ortofrutticolo siciliano nell’ambito del trattato Ue-Marocco, in cui le aziende produttrici della Regione a statuto speciale sono state sfavorite su prezzo, costi e tecniche di produzione.

Pomodoro di Pachino «Servono più tutele» - Ultima modifica: 2020-01-10T14:09:44+01:00 da Lucia Berti

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