Igp per il peperoncino di Calabria

igp peperoncino calabria
Il Consorzio dei produttori della Calabria ha presentato ufficialmente al Mipaaf il disciplinare per il riconoscimento dell'Igp Peperoncino di Calabria

Il Consorzio dei produttori calabresi di peperoncino ha presentato ufficialmente al Mipaaf il disciplinare per il riconoscimento dell'Igp Peperoncino di Calabria.

Lo ha fatto con il supporto di Cia-agricoltori italiani della Calabria. Che da anni porta avanti una campagna di contrasto alla concorrenza sleale proveniente dalla Cina. Il comparto ha, infatti, bisogno di valorizzazione e tutela per competere in un mercato dominato da prodotto orientale di bassa qualità e povero di garanzie igienico-sanitarie.

Il riconoscimento del marchio Igp potrà rappresentare, perciò, il volano necessario a rafforzare tutto il ciclo produttivo. E a sviluppare una filiera di qualità, identitaria, sostenibile e redditizia.

Dalla Calabria il 25% del peperoncino italiano

Franco Belmonte
Franco Belmonte

«Il peperoncino – illustra il direttore regionale di Cia-agricoltori italiani di Calabria, Franco Belmonte – è un alimento tipico della cucina italiana dalle grandi proprietà nutritive e salutistiche. Ha una produzione concentrata prevalentemente nei territori della Calabria, che da sola realizza il 25% del prodotto italiano».

«Come denunciato in passato dalla Cia, il peperoncino calabrese è poco tutelato dal dumping estero. Se ne importano, infatti, più di 2mila tonnellate (prevalentemente dalla Cina). Possiede bassi standard qualitativi e prezzi inferiori a quelli di mercato, che ne viene stravolto, non permettendo al comparto regionale e italiano di svilupparsi. La produzione italiana, pur di elevatissima qualità, non è attualmente in grado di soddisfare la domanda nazionale: l’Italia copre poco più del 20% del suo fabbisogno (cioè produce circa 400 tonnellate di peperoncino)».

Igp per creare filiera di qualità e competitiva

Peperoncino calabreseIl prodotto cinese ha un prezzo di circa 3 €/kg contro i 15 €/kg del costo medio italiano di produzione. Ciò, spiega Belmonte, «dipende dai maggiori costi di produzione del peperoncino nazionale, che viene rigorosamente selezionato, raccolto a mano e infine trasformato con l’impiego di tecniche d’avanguardia, compresi i macchinari all’ozono per la perfetta essiccazione.

L’analogo prodotto cinese è, invece, risultato di tecniche di raccolta e trasformazione molto grossolane.

La piantina viene, infatti, interamente triturata – compresi picciolo, foglie, radici – con pochissime garanzie di qualità e requisiti fitosanitari ben diversi da quelli conformi ai regolamenti europei.

La polvere stessa è per sua natura facilmente sofisticabile e, anche quando il peperoncino viene importato fresco o semilavorato, la sua qualità viene compromessa dall’utilizzo di molti conservanti. Cia ha, dunque, supportato con vigore l’iniziativa del Consorzio del peperoncino di Calabria. Con l’obiettivo di creare una filiera di qualità superiore, innovativa e integrata».

Igp per tutelare e valorizzare peperoncino di Calabria

Peperoncino di CalabriaIl riconoscimento dell’Igp potrà, infatti, aprire la strada a una maggiore valorizzazione e tutela del prodotto, che trova in Calabria l’ambiente ideale per la sua coltivazione, grazie al microclima e alle caratteristiche orografiche del terreno.

«Si darebbe così al consumatore garanzia di tracciabilità e salubrità. Oltre al valore aggiunto adeguato alla parte produttiva, incentivata ad aumentarne la coltivazione estensiva per andare incontro alla domanda crescente dell’industria alimentare (soprattutto sughi e salami piccanti).

Senza dimenticare l’export, con la richiesta per salse e condimenti delle grandi aziende del food, fra le quali spiccano quelle dei Paesi Bassi. Queste rappresentano la destinazione del 50% della produzione di peperoncino della Calabria».

Il sistema produttivo italiano, conclude Belmonte, «oltre a certificazioni di qualità, avrebbe bisogno anche di un ammodernamento delle tecniche di lavorazione per abbattere i costi produttivi. A partire dal miglioramento varietale, per ottenere frutti concentrati sulla parte superiore ed esterna della pianta e più facilmente distaccabili nelle operazioni di raccolta con macchine agevolatrici».

Igp per il peperoncino di Calabria - Ultima modifica: 2021-12-24T10:24:07+01:00 da Giuseppe Francesco Sportelli

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome