La produzione di “Stelle di Natale” in ciotole di diametro 35 cm, che si affianca a quella ottenuta in vasi di tutte le altre misure, rappresenta il carattere che distingue l’azienda florovivaistica “Mignano Michele”, tra le più note in Campania in quanto a produzione di poinsettie.
«La produzione delle “Stelle” nelle ciotole – ci dice Michele Mignano, titolare dell’azienda che ha una tradizione florovivaistica risalente agli anni ‘60 – è possibile perché operiamo in strutture serricole moderne, realizzate nel nuovo sito di Sant’Anastasia (Na) una decina d’anni fa. Si tratta di serre alte 5.30 metri al colmo e 4 in gronda, all’interno delle quali, nella parte alta, abbiamo posizionato un sistema difili in acciaio dove vengono appese le piante. In questa zona della serra le condizioni di luce sono ottimali per raggiungere standard qualitativi elevati».
In alto
Le ciotole sono sistemate solo nei corridoi per evitare di ombreggiare la coltivazione sottostante, condotta sul terreno pacciamato.
«Sistemiamo le piante in alto sia nel corridoio centrale sia in quelli laterali, utilizzati per il passaggio degli operai. Naturalmente, se ciò ci consente di recuperare dello spazio nella parte alta dell’ambiente protetto dall’altro non ci permette di avere una densità molto elevata. Le ciotole sono disposte in modo tale da occupare al meglio lo spazio evitando che le piante si sovrappongano».
Le talee radicate, acquistate dalle principali ditte produttrici italiane, appartengono alle varietà maggiormente adatte agli ambienti di coltivazione meridionali e sono disposte in numero variabile nei vasi secondo la dimensione.
«Al fine di avere un volume adeguato – aggiunge Michele – è indispensabile sistemare nelle ciotole tre talee radicate, tutte dello stesso colore. La conduzione tecnica della coltivazione non si discosta da quella seguita per le altre tipologie e raggiunta una certa dimensione, come avviene anche per i vasi più grandi (quelli diametro 22 cm), è indispensabile intervenire per apporre appositi tutorialle piante ed evitare che possano scosciarsi».
La difficoltà
L’unica difficoltà in più rispetto ai vasi più piccoli risiede nella movimentazione e nel trasporto delle piante.
«Essendo le piante di dimensioni piuttosto elevate – precisa l’imprenditore – le fasi di movimentazione e trasporto sono piuttosto delicate e vanno gestite con attenzione per non danneggiarle».
Le ciotole sono indirizzate ad un mercato di “nicchia” e d’élite che apprezza e riconosce il maggior valore del prodotto.
« Le difficoltà di trasporto scoraggiano i produttori a esportare questo tipo di piante sui mercati lontani per cui, a differenza delle altre tipologie, le poinsettie in ciotola sono commercializzate esclusivamente nelle zone dove sono prodotte».
L’azienda Mignano Michele produce ogni anno circa 50 mila “Stelle di Natale”, su una superfice coperta di 1,5 ettari.
«Circa il 20% della nostra produzione è rappresentata dalle ciotole, il 55% si suddivide equamente tra produzione in vaso di diametro 14 e 16 cm, mentre il restante 25% è costituito da piante in vaso 22 cm, nel quale si sistemano due talee».
L’80% delle piante sono con brattee di colore rosso, il restante 20% è equamente suddiviso tra piante con brattee bianche e glitterate.
La coltivazione
«La coltivazione inizia con le piante in vaso Ø 22 cm che sono trapiantate nella ventiquattresima settimana per continuare con le ciotole, trapiantate nella settimana 26, poi con i vasi Ø 16 nella settimana 27 e si conclude con i trapianti in vaso Ø 14 nella trentesima settimana».
La vendita delle stelle si concentra nel periodo che va da inizio dicembre fino alla vigilia di Natale e l’azienda Mignano Michele colloca il prodotto interamente sui mercati regionali.
«Inizialmente sono commercializzate le tipologie più piccole, mentre tra il 20 e il 25 dicembre il mercato richiede ciotole e vasi grandi destinati ad essere utilizzati come regali di maggiore importanza. Tutte le piante sono confezionate in busta conica e quelle più piccole sistemate in contenitori di cartoni che contengono da 8 piante, in vaso diametro 14 cm, a 5 piante in vaso 16 cm».
Impianti
L’azienda florovivaistica “Mignano Michele” oltre a disporre di serre di elevata qualità, con aperture sia nella parte alta sia sui laterali, si avvale di tutte le attrezzature in grado di garantire produzioni di elevato standard qualitativo.
«Nelle serre – ci dice Salvatore Mignano, figlio del titolare e prossimo alla laurea magistrale in Scienze Agrarie – è presente un doppio impianto di riscaldamento (basale ad acqua calda e aereo ad aria calda), un impianto automatizzato di schermatura termica collegata ad un luxometro, che entra in funzione nelle ore notturne e consente di ridurre il volume da riscaldare. La temperatura ideale, infatti, si attesta tra i 18 e i 20°C».
Il controllo dell’umidità è gestito grazie ad un umidostato che controlla l’apertura e la chiusura delle serre e l’entrata in funzione diventilatori posti nelle zone centrali e termoconvettori posti sulle pareti della struttura,in modo da consentire un perfetto ricambio dell’aria.
L’irrigazione si pratica con un impianto a manichette forate per le piante allevate a terra e con “siringa” e “spaghetto” per le ciotole poste in alto.
«La fertirrigazione – aggiunge Salvatore – si effettua a settori ed è gestita tramite un fertirrigatore computerizzato con il quale si impostano i programmi d’intervento e che consente di avere sempre sotto controllo tutti i parametri della soluzione nutritiva (pH, conducibilità elettrica, ecc.). Solitamente, la conducibilità della soluzione nutritiva dev’essere compresa tra i 1.600 e i 1.800 µS, mentre il pH va regolato intorno a 5,8-5,9, anche grazie all’impiego di acido nitrico».
L’ombreggiamento delle strutture si pratica a partire dal trapianto, nel mese di giugno– agosto, fino a settembre utilizzando prodotti specifici.