Rinnovamento e mercato locale per vincere

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Veduta aerea degli impianti dell’azienda Odorico.
La Società Agricola Odorico s.s. in Friuli Venezia Giulia è una realtà duttile che ha saputo ristrutturarsi

Nell’estremo nord-est italiano, nell’area geografica individuabile tra le pianure orientali del veneziano-trevigiano e la poco conosciuta landa planiziale friulana, le aziende agricole dedite alle produzioni ortofrutticole e floricole hanno subito importanti modificazioni nell’ultimo ventennio.
Vero è che il settore, anche negli anni precedenti al 2000, ha vissuto all’ombra delle preponderanti attività cerealicolo-zootecniche ed in particolare del business vitivinicolo che è ancora in espansione, ma era presente ed in alcuni distretti anche con buon livello di qualità ed efficienza. Tuttavia le strutture cooperativistiche ed i mercati ortofrutticoli cittadini hanno perso notevolmente importanza, i gruppi della GDO hanno provveduto altrove alla propria supply chain (salvo qualche caso isolato) per ragionevoli necessità di ottimizzazione. Per questo molte aziende agricole hanno smesso di produrre, molte altre invece sono state in grado di rinnovarsi, si sono volte al mercato del km zero, si sono organizzate con la vendita diretta, hanno aperto farmermarket, hanno cercato profitto nell’offerta di prodotti della tradizione locale oppure nell’inesauribile filone della biodiversità varietale dei prodotti orticoli di tutta Italia, oppure rispondendo alla grande richiesta di prodotti ornamentali, floricoli, officinali, vivaistici o con altre iniziative imprenditoriali legate alla trasformazione artigianale.
Molte aziende, spesso gestite dalle nuove leve, ce la stanno facendo a sopravvivere e, in qualche fortunato caso, a prosperare.
In un simile contesto un ruolo importantissimo è quello di un’azienda vivaistica la “Società Agricola Odorico s.s.” di Odorico Luca, che ha saputo leggere e probabilmente anche influenzare il cambiamento che c’è stato nei due scorsi decenni.
Oggi è una realtà imprescindibile sul territorio, è cresciuta molto ed è punto di riferimento per chi lavora e produce orticole ed ornamentali nel nord-est.
L’azienda
Un curioso aneddoto: negli anni ’60 a causa di un errore nell’iscrizione ad un corso per artigiano ebanista, Odorico Gianpaolo, il fondatore, si è trovato suo malgrado a partecipare ad un tirocinio di formazione in floricoltura e vivaismo; così, rocambolescamente e per caso, non potendo permettersi di perdere i quattrini dell’anticipo è andato incontro al suo destino di agricoltore vivaista quasi inconsapevolmente. Sicuramente ha saputo leggere l’opportunità che il destino gli stava offrendo.

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Serre ad uso punto vendita.

La fondazione dell’azienda risale ai primissimi anni ’70 a Flambruzzo, una località vicina all’attuale sede di Sivigliano di Rivignano UD dove, nel 1982, c’è stato il primo insediamento. Dal 1997 la società è gestita e diretta da Odorico Luca, figlio del fondatore, che ha saputo mettere a frutto nel modo migliore l’ottimo avvio. La seconda generazione ha portato l’impresa alle dimensioni attuali con piglio manageriale senza perdere il DNA di azienda famigliare dove tutti si aiutano, tutti hanno un ruolo, dove il senso di condivisione si traduce sempre in impegno a curare, tener pulito, rendere efficiente.
I numeri dicono 2 ettari di superficie coperta e riscaldata a cui si sommano altri 2 ettari di scoperto e tunnel freddi più capannoni per lavorazioni e stoccaggio imballaggi e mezzi. Un invidiabile impianto di riscaldamento a cippato, risorsa energetica locale che permette di escludere l’utilizzo di combustibili fossili.
Moderno Garden Center per la vendita al dettaglio. I dipendenti fissi a tempo pieno sono 8 ai quali si sommano 17 stagionali che entrano in forza nelle fasi di maggior carico di lavoro.
Evoluzione
Per un vivaio produrre poche specie in grandi quantità sarebbe quanto di più auspicabile per ottimizzare costi e logistica. A cavallo del 2000 a Luca Odorico si prospetta invece una condizione di mercato che si orienta esattamente al contrario, cioè verso la settorizzazione, diversificazione di specie e varietà, clientela con necessità di piccoli volumi, consegne multiple e dilazionate. Questo è stato l’effetto del cambiamento del mercato nel contesto territoriale descritto. Questo è stato anche il motivo per il quale molte piccole realtà locali di ortoflorovivaismo hanno dovuto abbandonare il campo.
Per Odorico le scelte imprenditoriali degli anni 2000-2015 sono state strategiche per dare continuità, lavoro e futuro alla sua famiglia e a quelle dei dipendenti.
Un passaggio fondamentale è stato quello di utilizzare solo materiale genetico di alta qualità (resistenze e tolleranze, ibridi innovativi, profilo sanitario delle piantine e dei substrati) da offrire al mercato professionale ma anche al mercato dell’hobbistica. Modulare al ribasso l’offerta per l’hobbistica avrebbe solo complicato la gestione e nel lungo termine scontentato anche il cliente non professionista.
Modernizzazione
La modernizzazione delle strutture e l’insediamento di sistemi elastici di automazione hanno permesso di rispondere alle variegate richieste da parte dei clienti di infinità di specie e varietà. Anzi, ciò ha consentito di anticipare l’offerta di novità e precorrere i tempi soprattutto in merito alla diffusione di varietà orticole locali o di tipicità italiane o straniere.
La scelta del target commerciale è stata perentoria: fornire le aziende agricole, i garden center locali, i negozi, i venditori ambulanti e sostenere la vendita diretta presso la propria sede, escludendo la grande distribuzione ed i mercati del vivaismo industriale. Questa scelta ha permesso di concentrare gli obiettivi sulle esigenze del territorio, infatti la logistica è un altro dei punti di forza della Odorico che consegna entro le 24 ore in provincia di Venezia, Treviso, in tutto il Friuli Venezia Giulia ed anche ai clienti della vicina Croazia e Slovenia.
Oggi la Società Agricola Odorico divide il proprio fatturato circa a metà tra orticoltura e florovivaismo ed è diventata l’azienda di riferimento per circa un migliaio di clienti.
Il presente
Le impostazioni più recenti che la Società si è data sono legate alla valorizzazione e la tipicizzazione dei prodotti. Nell’ambito delle colture orticole molto apprezzato è il marchio “Genuinorto” che si rifà ad un disciplinare interno per la coltivazione in integrazione tra metodo biologico e convenzionale di difesa delle colture. In merito alle specie floricole il Ciclamino è un punto di forza per l’azienda per l’alto standard qualitativo enfatizzato da idonea etichettatura. Il Crisantemo di Odorico, con le opportune iniziative di marketing, esce dall’angolo di “fiore dei cimiteri” e diventa coloratissimo “Crisantemo Halloween” adatto ad adornare patio, ingressi, giardini, balconi, fino ai giorni invernali. Grande attenzione alle specie a stretto contatto con le persone come la diffusissima Poinsettia che segue rigide regole biologiche interne per il controllo dei parassiti. Altre iniziative riguarderanno la viola e le specie primaverili nei mesi a venire.
Un progetto in corso di attuazione è la caratterizzazione del packaging sia a scopo di marketing ma soprattutto la sua evoluzione verso la sostenibilità ecologica che la tecnologia dei materiali renderà disponibile. Già l’azienda si avvale di una importante scelta ecologica che permette di riscaldare tutti gli impianti produttivi con energia bio-rinnovabile, reperita in loco come cippato, escludendo l’uso di metano o gasolio.
Tecniche bio
Un passaggio importantissimo che è iniziato massicciamente durante il 2018, dopo qualche timido esperimento precedente, è l’utilizzo degli ausiliari biologici su tutte le colture dove è possibile con l’obiettivo di limitare al massimo (se non eliminare del tutto) l’utilizzo di agrofarmaci. Oggi i tempi sono maturi per adeguare i sistemi di lotta a perseguire l’equilibrio biologico tra insetti/acari dannosi ed insetti/acari utili. Sono processi piuttosto lunghi che possono essere attuati con più anni di attività e perseveranza. Serve fare formazione del personale che è in prima linea nell’individuare per tempo squilibri e focolai di insediamento di insetti e funghi nelle colture. Imparare a riconoscere le specie dannose da quelle utili, i loro cicli riproduttivi, le età larvali, saper distinguere le fasi di aumento dalle fasi di regressione della pressione, questi sono passaggi fondamentali per limitare o azzerare gli interventi con agrofarmaci.
Nella stagione in corso sono stati utilizzati:
- Phytoseiulus persimilis per il controllo degli acari su ciclamino e vinca;
- Amblyseius cucumeris per il controllo di tripidi su ciclamino;
- Eretmocerus ermicus e Amblyseius swirskii per il controllo di mosca bianca su poinsettia;
- Anagyrus pseudococci e Cryptolaemus montrouzieri per il controllo della cocciniglia su varie specie;
- Steinernema feltiae (nematode entomopatogeno) inoculato nel substrato di ciclamino per il controllo anticipato delle prime forme di tripide;
- Beauveria bassiana fungo antagonista per il contrasto alle forme attive di mosca bianca su poinsettia.
È l’inizio di un percorso che porterà a migliorare notevolmente la salubrità del luogo di lavoro ed a caratterizzare positivamente i prodotti anche nell’ottica merceologica di offrire ai clienti piante con un plus valore ecologico ed al passo coi tempi che verranno.
Alla domanda diretta: a cosa reputi il tuo successo imprenditoriale?
Luca Odorico risponde con un sorriso: alla mia famiglia.
Dietro quel sorriso si nasconde anche la dedizione, il piacere di condividere coi collaboratori la propria esperienza, un pizzico di autodisciplina e la saggia consapevolezza che arrabbiarsi non serve.

Rinnovamento e mercato locale per vincere - Ultima modifica: 2019-01-08T12:22:39+01:00 da Lucia Berti

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