Il pomodoro è una delle colture orticole più importanti al mondo, con oltre 5 milioni di ettari coltivati e una produzione totale superiore a 186 milioni di tonnellate. In Europa, l'Italia è uno dei principali produttori, contribuendo al 38% della produzione totale di pomodoro. Tuttavia, questa coltura è costantemente minacciata da numerosi parassiti artropodi, tra cui Tuta absoluta, la tignola del pomodoro sudamericana. Altri parassiti preoccupanti includono mosche bianche (Bemisia tabaci e Trialeurodes vaporariorum), afidi e tripidi.
Il Virus ToBRFV
Oltre ai parassiti, anche i virus rappresentano una grave minaccia per il pomodoro. Il tomato brown rugose fruit virus (ToBRFV), della famiglia Virgaviridae, è uno dei virus più pericolosi. Si trasmette tramite seme, contatto diretto tra piante, ferite sulle foglie o radici, e attraverso la linfa infetta che contamina superfici come attrezzi, vestiti e persino l'acqua di irrigazione. La trasmissione tramite insetti succhiatori, come mosche bianche e afidi, è ben documentata. Recentemente, si è scoperto che anche i bombi possono trasmettere meccanicamente il virus durante l'impollinazione.
Tuta Absoluta e la diffusione del virus
Uno studio recente su Tuta absoluta come potenziale vettore del patogeno ha dimostrato che il ToBRFV può essere trasmesso meccanicamente da Tuta absoluta da piante di pomodoro infette a piante sane. A raccontare lo studio Walter Salvatore Davino dell’Università di Palermo. Gli esperimenti hanno mostrato che gli adulti di Tuta, sviluppati da larve su piante di pomodoro infette in laboratorio, possono trasmettere l'inoculo primario del ToBRFV. Tutti gli adulti allevati da uova deposte da femmine non infette su piante infette da ToBRFV sono risultati positivi al virus e in grado di trasferirlo a piante sane.
Gli adulti ottenuti da pupe non disinfettate e disinfettate erano positivi al ToBRFV e hanno infettato piante di pomodoro sane. Ciò indica che la presenza del virus non è limitata alla superficie esterna delle pupe. Inoltre, il virus acquisito durante lo stadio larvale sopravvive attraverso le fasi pupale e adulta. Anche l'emolinfa raccolta dalle pupe disinfettate è risultata positiva al ToBRFV a 30 giorni post-inoculazione. Questi risultati suggeriscono che la contaminazione degli adulti ottenuti da pupe disinfettate potrebbe avvenire durante la loro emergenza, quando toccano la superficie interna dell'esuvia pupale.
Implicazioni per la diffusione del virus
L'alta mobilità di Tuta absoluta, unita ai vari modi di trasmissione del virus, suggerisce che questo parassita potrebbe essere responsabile della diffusione del ToBRFV tra le coltivazioni e della sua persistenza nei diversi cicli colturali. Questo è particolarmente significativo nelle coltivazioni in ambiente protetto nel bacino del Mediterraneo, dove lo spostamento di artropodi e malattie avviene sia tra aree interne ed esterne delle serre, sia tra le serre stesse.
Trasmissione meccanica
La trasmissione dell’inoculo primario di ToBRFV da parte di adulti infetti a piante sane potrebbe essere dovuta a piccole ferite sulla superficie superiore delle foglie di pomodoro, causate dagli adulti infetti o dalle larve durante la penetrazione o l'attività alimentare all'interno delle miniere fogliari. Sono necessari ulteriori approfondimenti per confermare il ruolo di Tuta absoluta come vettore del virus e individuare la fase di acquisizione del virus.
Contenimento del vettore
La gestione di Tuta absoluta si basa su programmi di gestione integrata, con il controllo biologico come componente principale. Tuttavia, il controllo biologico dei vettori di virus è raramente implementato poiché non sempre efficace nel mantenere l'incidenza del virus sotto la soglia economica. È importante valutare se i nemici naturali di T. absoluta, che sono principalmente uccelli, pipistrelli e rettili, possano prevenire la diffusione del virus a breve distanza per il controllo delle larve e a lunga distanza per gli adulti. Bisogna inoltre capire come gli agenti di controllo biologico possano essere coinvolti nella trasmissione del ToBRFV, soprattutto per i predatori onnivori come i cimicidi.
Approccio olistico e coordinato
Edoardo Finocchiaro, agronomo, sottolinea l'importanza di un approccio integrato e coordinato. Anche gli insetti utili possono veicolare il virus, ma non è possibile rinunciare al loro impiego. È necessario partire dal vivaio con l'uso di semi certificati e proseguire in ambiente protetto con la disinfezione del terreno. Utilizzare la confusione sessuale e posizionare trappole massali dentro e fuori la serra è fondamentale. Nell'uso degli insetticidi, è essenziale rispettare le indicazioni per evitare resistenze e preservare gli insetti utili per l'impollinazione e il controllo dei parassiti. Le famiglie chimiche disponibili sono limitate, quindi vanno usate in modo razionale.
Solo una strategia di gestione integrata e pratiche agricole corrette possono garantire un’agricoltura sostenibile e sicura. Sebastian Nigro, agronomo nella provincia di Ragusa, evidenzia il ruolo cruciale degli agronomi nel collegare ricerca e produzione, promuovendo buone pratiche per affrontare le sfide poste da Tuta absoluta e ToBRFV, e garantendo la salute delle piante e la sicurezza alimentare.
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