Distretto vivaistico di Pistoia, Ferrini rieletto presidente

Francesco Ferrini all'assemblea del primo luglio che lo ha eletto
Altri tre anni di mandato per Ferrini, rieletto ieri sera all’unanimità dall’assemblea del Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia. I suoi obiettivi: «inclusione nel Distretto di tutti i soggetti attivi nel territorio e internazionalizzazione». Prossime tappe: l’avvio del riciclo dei vasi a settembre e la costruzione del Laboratorio di autocontrollo fitosanitario presso Gea

Il professor Francesco Ferrini, ordinario di arboricoltura presso l’Università di Firenze, è stato confermato presidente del Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia, il maggiore polo produttivo europeo di piante ornamentali. Un distretto che si estende in cinque comuni del territorio provinciale pistoiese: Agliana, Montale, Pistoia, Quarrata e Serravalle Pistoiese.

La rielezione di Ferrini alla presidenza del Distretto è avvenuta, con voto unanime dei presenti, durante l’assemblea distrettuale di ieri sera a Pistoia. Il mandato durerà tre anni, fino a luglio 2027.

Laboratorio di autocontrollo

Come ricordato da Ferrini nella sua relazione introduttiva, in cui ha riepilogato quanto fatto durante il suo primo mandato, tre sono i progetti principali portati avanti in questo triennio dal Distretto Vivaistico di Pistoia in collaborazione con l’Associazione Vivaisti Italiani, soggetto referente del Distretto.

Il più importante, che dovrebbe vedere la luce presso Gea entro la fine del 2025, è il Laboratorio di autocontrollo fitosanitario, che «mira a migliorare la qualità e la sicurezza della produzione vivaistica attraverso un sistema di autocontrollo basato su analisi di laboratorio». È già stato costituito il consorzio che lo gestirà, Pistoia Fitolab, e Gea, come reso noto ieri in assemblea dal suo presidente Giovanni Palchetti, in quanto proprietaria del terreno in cui sorgerà, ha da poco chiesto al Comune di Pistoia il permesso di costruirlo. Si attende nei prossimi mesi il via libera sia del Comune che della Soprintendenza. «Questo laboratorio», ha detto Ferrini, «come ho potuto verificare recentemente alla riunione estiva a Budapest dell’Ena - European Nurserystock Association (l’associazione dei vivaisti europei), non ha analoghi in Europa, nel senso che non esiste un laboratorio del genere, che può certificare la salute delle piante, gestito da una specifica associazione».

Riciclo dei vasi

Il secondo progetto ricordato da Ferrini è “Da vaso a vaso”: l’accordo per una filiera corta di riciclo dei vasi di plastica nei vivai del Distretto, di cui proprio di recente è stato annunciato da Avi e Revet l’avvio a partire dal prossimo settembre.

Il terzo, il più impegnativo dal punto di vista degli investimenti e delle infrastrutture, e quindi ancora in fase iniziale, è il progetto di un “Acquedotto verde” che consenta il recupero di una quota delle acque reflue del depuratore di San Colombano per scopi irrigui. Questo progetto, come sottolineato da Ferrini, «ha suscitato un notevole interesse da parte delle amministrazioni comunali e sovracomunali» e potrebbe garantire in futuro il territorio pistoiese, non solo il Distretto, contro il rischio di siccità. Rischio che quest’anno non sembra attuale, ma che in futuro potrebbe ripresentarsi.

Formazione

Oltre a questi tre grandi progetti, Ferrini ha parlato delle attività svolte per la formazione, «un pilastro fondamentale del nostro mandato». «Abbiamo collaborato e in futuro collaboreremo in maniera anche più stretta», ha affermato Ferrini, «con scuole, università e istituti di ricerca per offrire corsi di formazione e aggiornamento ai vivaisti, con l’obiettivo di migliorare le competenze tecniche e promuovere l’adozione di pratiche sostenibili. Il nostro impegno nella formazione ha contribuito a creare una nuova generazione di vivaisti preparati e consapevoli delle sfide future».

Dopo essere stato rieletto, il presidente ha precisato che gli obiettivi del prossimo mandato sono «includere ulteriori rappresentanti all’interno del Distretto, non escludendo nessun attore del territorio, e internazionalizzare il Distretto, cioè farne capire meglio l’importanza all’estero». Tutto ciò sempre all’insegna delle parole chiave «ecosostenibilità» e «competitività», perché, come evidenzia Ferrini, «non si è competitivi se non si è sostenibili e non si è sostenibili se non si è competitivi».

Distretto vivaistico di Pistoia, Ferrini rieletto presidente - Ultima modifica: 2024-07-02T13:58:46+02:00 da Colture Protette

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