Coperture in serricoltura, quali prospettive?

Daniele Massa
La ricerca ha fatto negli ultimi anni passi avanti nel settore dei materiali, offrendo soluzioni che vanno oltre la semplice funzione di copertura

Un panorama di soluzioni vasto ed eterogeneo, che va dai più semplici sistemi
di pacciamatura agli ombrai, fino alle più complesse strutture serricole, dai
semplici teli in tessuto non tessuto a sofisticati film fotoselettivi o materiali
che integrano celle per la produzione di energia elettrica. Se l’uso di materiali
pacciamanti organici di varia natura è una pratica antica quanto l’agricoltura,
l’applicazione esponenziale dei materiali di forzatura e protezione si è avuta con
l’introduzione delle plastiche.

I progessi della ricerca

Da lì in poi la ricerca si è concentrata sul miglioramento dei film plastici attraverso l’aggiunta di additivi e stabilizzanti per contrastare la fotossidazione migliorandone la durevolezza, l’uso di film coestrusi a più strati per aumentare l’effetto serra, l’aggiunta di additivi per aumentare l’effetto anticondensa e antipolvere, la progettazione di film fotoselettivi per variare la distribuzione spettrale della radiazione solare e a elevata luce diffusa per aumentarne l’intercettazione negli strati più bassi della canopy e contenere
gli effetti ombra.

Protezioni sempre più necessarie

Guardando al futuro, è innegabile l’utilità degli apprestamenti protettivi che, di fatto, sono utili anche per contrastare i cambiamenti climatici, ma che giocano un ruolo sempre più interessante anche nella lotta integrata.

Le nuove tecnologie dei materiali aprono prospettive interessanti. Tra tutte, l’aumento della durabilità e riciclo dei materiali, biodegradabilità inclusa. Oltre ai polimeri fotoselettivi, capaci di filtrare selettivamente la luce solare, e materiali capaci di modificare le loro proprietà in funzione della radiazione o di stimoli elettrici, si segnalano i polimeri capaci di convertire parte della radiazione non necessaria in radiazione utile, con potenziali vantaggi nella gestione del clima e irrigazione.

Energia

Sul tema della tanto discussa integrazione fotovoltaico-serre, ci sono le celle Dsc (Dye-Sensitized solar Cell) semitrasparenti, con le quali è possibile, per esempio, accumulare energia elettrica sfruttando le lunghezze d’onda del verde lasciando passare il blu e il rosso grazie a un “colorante” organico. Da ultimo, l’integrazione con sistemi di difesa delle
colture sarà sempre più di supporto per la lotta sostenibile ai fitopatogeni.


L'autore è direttore del Crea orticoltura e florovivaismo

Coperture in serricoltura, quali prospettive? - Ultima modifica: 2024-07-08T18:22:29+02:00 da Alessandro Piscopiello

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