Greentech, l’innovazione ha senso solo se è concreta

Dall'11 al 13 giugno, GreenTech Amsterdam ha attratto 12mila visitatori e oltre 500 espositori, presentando le ultime innovazioni, tra dati e AI per l'ottimizzazione delle colture, illuminazione dinamica con Led e produzione fuori suolo di bulbose. Focus sulla sostenibilità con substrati rinnovabili e serre a impatto zero

GreenTech è una fiera dedicata all'innovazione in agricoltura. L'ultima edizione si è svolta dall’11 al 13 giugno 2024 ad Amsterdam.

La fiera si tiene ogni anno in due sedi differenti, America ed Europa, e vi partecipano tutte le aziende che propongono innovazioni tecnologiche nel settore agricolo.

La manifestazione ispira il mercato sulle ultime tendenze e sviluppi su temi come i dati, la transizione energetica e un'orticoltura a basso impatto ambientale. Quest'anno 12mila partecipanti hanno visitato più di 500 espositori.

Gli argomenti affrontati

Gli argomenti trattati sono stati davvero svariati e tutti molto interessanti, toccando una molteplicità di tematiche, sviscerate in più di 80 sessioni nell'arco dei tre giorni di fiera grazie a esperti del settore. I principali eventi hanno riguardato:

  • Strumenti e visione dei dati e AI per aumentare le produzioni
    L'ultimo decennio si può definire come l'era dell'AI e soprattutto dei processi basati sui dati. In questa sessione gli esperti hanno analizzato la propria esperienza in relazione a un primo approccio a una serra autonoma e tutti gli strumenti di pianificazione delle colture.
  • Strategie di illuminazione dinamica: illusione o soluzione definitiva?
    Con l'introduzione della luce Led, trovare lo spettro migliore sta diventando il Sacro Graal per coltivatori e sviluppatori tecnici. In questa sessione, esperti con diversi punti di vista hanno fornito ulteriori approfondimenti su questo argomento così complesso.
  • Produzione fuori suolo di bulbose
    Si va sempre più verso un minor uso di risorse mantenendo output elevati. Per i fiori a bulbo, questo non è un compito facile. Tuttavia, in questa sessione, gli esperti hanno fatto una panoramica concreta di tutti gli scenari futuri della produzione fuori suolo di fiori bulbosi.
  • Una coltivazione sostenibile richiede un substrato sostenibile
    Nel 21° secolo, l’importanza di operare all’interno di filiere circolari è diventata sempre più evidente. Nel contesto dei substrati di coltivazione, ciò richiede l’uso di materie prime più rinnovabili per soddisfare la crescente domanda del mercato.
  • La sostenibilità e la riduzione dell'impronta ecologica nelle serre
    A "The Road to Zero Footprint Greenhouse," si è discusso del percorso verso serre a impatto zero. I relatori, tra cui Sibbe Krol di Bloom & Wild e Athanasios Sapounas di TNO, hanno esplorato le tecnologie e le pratiche sostenibili che possono ridurre l'impronta ecologica delle serre, come l'uso di energie rinnovabili e l'ottimizzazione delle risorse idriche e dei nutrienti​.

Raccolta dati e intelligenza artificiale

La raccolta e l’analisi dei dati e l’utilizzo dell’IA sono stati tra gli argomenti che maggiormente hanno catturato l’attenzione del pubblico della fiera. Da qualche anno, anche in agricoltura finalmente si parla di raccolta e analisi dei dati non solo a livello sperimentale e accademico, ma anche a livello delle aziende agricole.

È evidente che questo, unitamente all’avvento della moderna IA, rivoluzionerà il comparto agricolo in diversi settori, e sicuramente lo sta già facendo, anche se per ora in modo limitato. Come sarà possibile tutto questo? In che modo questi due fattori potranno influenzare il settore agricolo? Come un bambino, anche l’IA ha bisogno di essere istruita, e questo è possibile solo grazie alla raccolta dei dati direttamente in campo. La raccolta dei dati viene effettuata grazie all’utilizzo di appositi sensori installati direttamente in campo, che già oggi permettono all’agricoltore di raccogliere informazioni su vari parametri (temperatura, umidità dell’aria e del suolo, pluviometria, irraggiamento, pH, EC ecc.).

A questo punto l’AI analizza tutti i dati che le vengono forniti in tempo reale dalle sonde, stazioni meteo ecc., e  fornisce previsioni con un certo livello di accuratezza e raccomandazioni chiare per migliorare e soprattutto per ottimizzare la gestione agricola a 360 °C.

Giusto per fare un esempio, l’AI attraverso modelli predittivi può indicare i momenti ottimali per seminare, irrigare e raccogliere, riducendo sprechi e migliorando i rendimenti. Inoltre, le tecnologie di machine learning possono identificare velocemente la possibilità che una patologia si presenti o un altro agente di danno, permettendo interventi tempestivi e mirati. Questo ‘abbinamento’ fra tecnologie e informazioni basato sui dati non solo aumenta l'efficienza produttiva, ma contribuisce anche alla sostenibilità ambientale, minimizzando l'uso dei fattori produttivi (acqua, fitofarmaci, concimi ecc).

In sintesi, la sinergia tra raccolta dati e AI è uno strumento potentissimo per affrontare le sfide globali della sicurezza alimentare e della gestione delle risorse naturali.Tutte le tecnologie sono stupefacenti nell’atto dell’invenzione, ma a fare concretamente la differenza è sempre l’uso che se ne farà nell’atto pratico.

La necessaria concretezza della tecnologia

Ormai a tutti gli operatori del settore dovrebbe essere ben chiaro che l’agricoltura è un settore vitale. Senza di essa, le altre economie di un paese non possono prosperare e, se ci riescono, lo fanno con grande difficoltà. Questo settore, come tutti gli altri, ha la necessità di innovare e soprattutto avanzare tecnologicamente per affrontare in modo concreto le sfide che il presente e il futuro ci propongono.

Cambiamento climatico, sostenibilità a 360°, ottimizzazione delle risorse e molto altro sono solo la punta di un iceberg di cui si parla ogni giorno, ma effettivamente cosa si fa a riguardo in modo concreto? Purtroppo, possiamo affermare con una buona certezza che troppo spesso si parla di questi temi e delle possibili soluzioni alle varie necessità emergenti, ma spesso senza fare molto di concreto. Prendendo in prestito un noto aforisma di Oscar Wilde leggermente modificato: non importa come, l’importante è che se ne parli e che si agisca subito dopo aver parlato.

Per questo, il GreenTech di Amsterdam si è proposto concretamente come un evento imperdibile per tutti i professionisti dell'orticoltura e, in generale, dell’agricoltura, offrendo una panoramica completa delle innovazioni e delle sfide attuali del settore. Questa fiera non è solo una vetrina per le ultime tecnologie, ma anche un hub di conoscenza e networking che può influenzare significativamente il futuro dell'agricoltura globale.

Greentech, l’innovazione ha senso solo se è concreta - Ultima modifica: 2024-07-15T18:33:41+02:00 da Alessandro Piscopiello

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