Il congresso internazionale “La mela nel mondo” avrà luogo
nell'ambito di Interpoma da giovedì 15 a sabato 17 novembre 2012 nel centro
congressi di Fiera Bolzano.
Il tema del primo giorno di lavori verterà su produzione,
commercializzazione e consumo, il secondo giorno sulle malattie da reimpianto,
il terzo sulle novità nella ricerca e nel miglioramento genetico. Fiera Bolzano
ha intervistato Kurt Werth, curatore del congresso.
Signor Werth, qual è la relazione cui non mancherà
di assistere durante il congresso di Interpoma?
Kurt Werth: Mi pare
che le relazioni in programma il primo giorno di svolgimento del congresso
siano tutte molto interessanti, in particolare la tavola rotonda alla quale
parteciperanno i rappresentanti delle otto più significative aree melicole
europee ovvero Alto Adige, Trentino, Altes Land, Lago di Costanza, Benelux,
Francia, Polonia e Stiria. I relatori si confronteranno sulla situazione economica delle aziende produttrici e
sull'organizzazione delle strutture commerciali; s'interrogheranno sullo stato
di salute della frutticoltura e delle aziende, sulla loro organizzazione, sulle
prospettive nei prossimi cinque anni. Questa tavola rotonda dovrebbe essere un
punto saliente di tutto il congresso “La mela nel mondo”.
Desmond O'Rourke, relatore
statunitense, parlerà di tendenze globali nella produzione, nella
commercializzazione e nel consumo. Quali sono, secondo Lei, le tendenze
attuali?
Kurt Werth: Ci piacerebbe scoprirlo nel corso
dell'intervento di Desmond O'Rourke che ogni anno pubblica il “World Apple
Report” ed è considerato in tutto il mondo un esperto molto qualificato. Credo
che in questi ambiti si siano verificati alcuni cambiamenti: se esaminiamo, per
esempio, la commercializzazione delle mele altoatesine, notiamo che l'area
nordafricana ha acquistato notevole importanza mentre le vendite in Italia e in
Germania sono calate.
E' cambiata anche
la produzione?
Kurt Werth: Nel sud della Russia, in Georgia, nel
Caucaso, in Azerbaijan sono sorte nuove aree di coltivazione. O'Rourke
spiegherà come cambieranno a breve termine la produzione e la
commercializzazione. Il consumo non cambierà molto, ma muteranno invece i
fattori che lo influenzano, ad esempio la crisi economica: vedremo se il
consumatore continuerà ad acquistare la stessa quantità di mele del passato.
Non sappiamo se in
futuro si produrranno tante mele quante ne sono state prodotte in passato,
dipenderà anche dalla stanchezza del suolo. Un tema importante…
Kurt Werth: Appunto. Riteniamo che da un punto di vista
tecnico l'argomento rivesta molta importanza ed infatti gli dedichiamo il
secondo giorno di svolgimento del congresso. In Alto Adige si coltivano mele da
quattro, cinque generazioni: la stanchezza del terreno si manifesta dopo anni
di coltivazione delle stesse piante nel medesimo luogo. In alcuni luoghi
registriamo già una riduzione di crescita e profitto che sono destinati ad
acuirsi se continueremo a piantare alberi sotto le strutture antigrandine
sempre nello stesso posto. Questo argomento verrà illustrato da relatori di
alto profilo che abbiamo invitato al congresso.
Un tema che
interesserà soprattutto i frutticoltori…
Kurt Werth: Sì, ma non solo loro. Anche i ricercatori e
gli scienziati che studiano il terreno.
Il tema del terzo
giorno di svolgimento del congresso verterà sulle novità nella ricerca e nel miglioramento genetico. Si tratta, tra l'altro,
di varietà dalla polpa rossa. Ne esiste già una?
Kurt Werth:
Nell'ambito della pomologia la polpa rossa non è un'innovazione. Abbiamo
seminato queste varietà e le teniamo sotto osservazione: sono molto belle ma
prive di gusto. Non passerà molto tempo dal momento in cui coltiveremo anche
questo tipo di mele: si tratterà sempre di prodotti di nicchia, ma l'interesse
aumenta.
Un'altra relazione verterà sulla resistenza
multigenetica di lunga durata nelle nuove varietà melicole tramite Cis Genesi.
Di che si tratta?
Kurt Werth: Per Cis
Genesi s'intende il trasferimento di geni da mela a mela e non da altri esseri
viventi alla mela. Questo tema rivestirà molta importanza nelle coltivazioni
varietali del futuro.
In che senso?
Kurt Werth: Un
esempio: si potrebbe trasferire un gene da una varietà resistente alla
ticchiolatura ad una varietà tradizionale e in tal modo risparmiare trattamenti
antiparassitari di grosse entità. La varietà rimarrebbe la stessa.
Nella relazione
“Novità nella ricerca e nel miglioramento genetico” verrà presentato uno studio
sulle mele e loro componenti nella
prevenzione dei tumori. Le mele sono efficaci?
Kurt Werth: Non vedo l'ora di assistere alla discussione
di questo tema perché non se ne sa nulla. Esperti di frutticoltura hanno
commissionato uno studio e i risultati verranno presentati al congresso
Interpoma.
Per ulteriori informazioni sulla fiera internazionale
specializzata e sul congresso www.interpoma.it