Milano, Trieste, Venezia, Napoli, Matera, Lecce, Palermo, Roma. Sono solo alcune delle tante città italiane in cui i vivaisti hanno aderito all’iniziativa “Ripartiamo con un fiore”, per portare l’attenzione sulle gravi perdite subite a causa del Covid. Secondo Coldiretti, i danni ammontano a 1,5 miliardi di euro.
I vivaisti hanno addobbato con fiori e fronde le piazze, le strade e i monumenti. Questo il loro modo di gridare la voglia di ripartire e di ricominciare a garantire ai consumatori il meglio della produzione made in Italy. La mobilitazione è stata organizzata da Coldiretti, in collaborazione con Affi (Associazione floricoltori e fioristi italiani) e Federfiori.
Il rilancio del made in Italy
«Invitiamo ad acquistare fiori italiani» ha spiegato il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri. «Solo così potremo sostenere questo settore di eccellenza italiano che vale 2,57 miliardi di euro».
«La situazione è grave e senza precedenti. Sono stati rinviati 60mila matrimoni, ai quali si aggiungono le cancellazioni di tanti altri eventi pubblici e privati. In più, la pandemia ha creato problemi all’export, con blocchi al confine e in dogana in tanti Paesi Ue e non Ue».
Secondo Coldiretti, per salvare le imprese sono necessari interventi urgenti e concreti su tutte le scadenze, fiscali e non. Inoltre, bisogna gestire i dipendenti e l’accesso agli ammortizzatori sociali.
Richiesti indennizzi a fondo perduto per coprire i danni subiti dalle imprese e garantire la liquidità necessaria a ripartire. Oltre all'esonero dal pagamento di imposte e tasse e dei contributi previdenziali e assistenziali per il 2020.
Inoltre, Coldiretti ha dichiarato che sono da potenziare le misure per il bonus verde e bisogna rilanciare le esportazioni, con la rimozione dei blocchi fitosanitari che ancora sussistono per le produzioni vivaistiche in alcuni Paesi.
