Legatura dei pomodori, ecco come velocizzarla

legatura dei pomodori
Ideal Tutor, il tutore composto da fili differenti per dimensione e distanza (foto di Sia Sicilia Group srl)
Ideal Tutor è un sistema fili di polietilene accoppiato a una serie di ganci che riduce i tempi di esecuzione della legatura da 15 a 2 giorni per ettaro

Ottimizzare le risorse è certamente una delle scommesse che si pongono ogni giorno i produttori agricoli. Nell’ambito delle colture protette ancor di più, per i cospicui investimenti e per l’intensità dei cicli di produzione, si è alla ricerca di nuove soluzioni. Tra le operazioni che richiedono un forte investimento in termini di manodopera figura, certamente, la legatura dei pomodori. «In questo tipo di coltivazioni – spiega Michele Agnello, tecnico agronomo di Scicli (Rg) – l’impiego di varietà vigorose e adatte ai cicli lunghi richiede soluzioni tecniche che permettano di esprimere al meglio le loro potenzialità».

Come si è sempre fatto

Tradizionalmente le piante di pomodoro venivano fatte crescere in verticale, ciascuna attorcigliata a un suo spago con funzione di tutore, fino al raggiungimento dell’altezza di gronda.

Pomodori Sia Sicilia Group
Parte integrante del sistema Ideal tutor è un insieme di ganci (foto di Sia Sicilia Group srl)

Tuttavia, l’esigenza di prolungare il ciclo colturale e di aumentare il numero di grappoli ha presto spinto numerosi agricoltori ad ingegnarsi con soluzioni onerose sotto il profilo della manodopera. Ad esempio, sfasando lo spago utilizzato di una o due piante e creando così un tutore con una modesta inclinazione e guadagnando qualche grappolo in più.

Arrivano le clip...

Un enorme passo in avanti è stato effettuato grazie all’introduzione di clip che consentono di far passare la pianta da uno spago al successivo, aumentando l’inclinazione della pianta rispetto alla verticale. Lo scetticismo verso tale tecnica innovativa è svanito in brevissimo tempo, visti gli enormi incrementi produttivi consentiti per singola pianta.
Anche l’evoluzione delle strutture serricole verso apprestamenti con cubatura unitaria e altezza di gronda maggiori si prestava molto bene a sfruttare queste nuove tecnologie per fare esprimere al meglio le potenzialità delle cultivar più vigorose e adatte a cicli lunghi.

Tuttavia, per evitare una sovrapposizione eccessiva tra le piante con la possibile insorgenza di malattie, dovute alla scarsa ventilazione all’interno della vegetazione, si è comunque obbligati a mantenere una distanza minima tra un fusto e il successivo e, seppur in tempi molto più lunghi, le piante finiscono inevitabilmente per raggiungere altezze tali da rendere estremamente lente e difficoltose le operazioni di sfemminellatura, legatura e raccolta.

Tutto questo si traduce in condizioni di lavoro particolarmente gravose per gli operatori, oltre che in un progressivo aumento del costo della manodopera.

...e i rocchetti

Pomodori ideal tutor
La crescita in diagonale dei fusti di pomodoro permette di allungare il ciclo di produzione (foto di Sia Sicilia Group srl)

Arriva un momento in cui riuscire ad abbassare le piante a un’altezza ragionevole diventa una tappa obbligata. Anche in questo caso, i tentativi degli agricoltori non hanno tardato ad arrivare e alcuni si sono attrezzati con migliaia di piccoli rocchetti di metallo o di plastica, uno per ogni tutore, con cui poter abbassare la coltura srotolando manualmente una decina di centimetri di spago per volta.

Sebbene queste soluzioni abbiano presto rivelato la loro scarsa praticità, evidenziavano l’esigenza di semplificare le operazioni di posa degli spaghi-tutore, di legatura e di abbassamento delle piante di pomodori a ciclo inoltrato. Anche in questo caso un’ulteriore innovazione della legatura risultava indispensabile, sia per contenere i costi di manodopera sia per garantire il benessere degli operatori.

Risparmiare manodopera

Da qualche anno è disponibile in commercio un apparato di tutoraggio per le piante costituito da un intreccio di fili e spaghi, necessari per accompagnare l’accrescimento della coltura, vantaggioso sia per quello che attiene la fase di messa a dimora che quella di dismissione a fine ciclo.

«Si tratta di un sistema conosciuto come Ideal Tutor, spiega Alessandro Avarino, amministratore di Sia Sicilia Group srl, che lo ha brevettato. Si trova sul mercato da qualche anno e suscita grande interesse tra i produttori di orticole, proprio perché permette di risparmiare in maniera significativa sulla manodopera e sui tempi di esecuzione. Molti operatori della fascia trasformata da Licata a Pachino già lo utilizzano e arrivano richieste anche dai maggiori Paesi di produzione europei».

legatura dei pomodori
Clip per la legatura dei pomodori (foto di M. Agnello)

Nel primo periodo di lockdown, durante la primavera 2020, in considerazione della difficoltà di reperimento di manodopera, si è manifestata l’efficacia del sistema di tutoraggio non solo per la solidità tecnica del sistema ma anche per l’economia che ne consegue.

Costi e tempi di esecuzione

«Lo utilizziamo da 4 anni» afferma Salvo Licitra, agronomo dell’Op Albani di Vittoria (Rg). «È una soluzione semplice e di facile applicabilità, che permette di registrare un sensibile risparmio».

legatura dei pomodori
L’introduzione delle clip ha favorito l’accrescimento inclinato delle piante (foto di M. Agnello)

Per un impianto di pomodoro in una serra di circa 1 ettaro occorre il lavoro di 3 operai per 2 giorni. Tradizionalmente, invece, sono necessari circa 15 giorni lavorativi di 4 persone, considerando possibili impedimenti e ritardi derivanti dalla movimentazione dei carrelli all’interno della serra.

Se stimiamo 75 € lordi per una giornata lavorativa di un operaio, si tratta di 450 € contro 4500 €, il tutto raddoppiato se si considera il montaggio e la rimozione a fine ciclo.

Ovviamente, si deve contare separatamente il costo del sistema, che è di circa 80 € per 500 metri lineari. Per una serra di 1 ettaro occorrono 23 bobine, con un costo di circa 1800 €. Al risparmio derivante dall’adozione del sistema, bisogna anche aggiungere una più efficiente razionalizzazione della risorsa umana. Questa può essere impiegata in altri lavori aziendali. Inoltre, ci sono riflessi positivi sulla salute degli operatori, che non devono assumere posture gravose per tante ore continuative.

Come funziona

Ideal Tutor è costituito da una struttura di fili di polietilene differenti per dimensione e distanza, al fine di adattarsi alle più diffuse colture orticole prodotte in serra. Fanno parte del sistema una serie di ganci, che possono essere semplici o multipli, utili per l’ancoraggio superiore. Il tutto viene fornito in bobine confezionate che consentono di predeterminare l’altezza totale e l’interdistanza fra i fili verticali.

Operazioni colturali pomodoro
Le operazioni di sfemminellatura, legatura e raccolta sono tradizionalmente lente e gravose per gli operatori (foto di M. Agnello)

Accanto a questa tipologia di sistema statico, è disponibile anche quello dinamico. Quest'ultimo permette di far crescere i fusti in diagonale, consentendo di realizzare un ciclo lungo e di aumentare la durata produttiva nelle serre più basse. Si tratta di un sistema modulare a palchetti. Raggiunta l’altezza di gronda della coltura, tramite dei piccoli tagli alla struttura Ideal Tutor si abbassa la coltura dell’altezza che si preferisce, da 30 a 60 cm per modulo.

Risolto il problema per la legatura dei pomodori, in un prossimo futuro si attende il brevetto anche di un nuovo tutore, specifico per la coltivazione del peperone.

Legatura dei pomodori, ecco come velocizzarla - Ultima modifica: 2021-01-18T08:05:21+01:00 da Lucia Berti

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