Se escludiamo periodi di commercializzazione brevi e limitati nel numero, i mercati ortofrutticoli all’ingrosso hanno, nello storico per le carote, quotazioni medie annue con valori contenuti.
Dal 2018 al 2022 i prezzi medi annui hanno oscillato da 0,60 a 0,70 €/kg per il prodotto lavorato alla rinfusa e tra 0,70 e 0,80 €/kg per quanto riguarda la merce lavorata in vassoio/vaschetta sigillata, il cui prezzo di solito è di 10-15 centesimi superiore al prodotto alla rinfusa.
Discorso a parte le carote presentate in mazzi, che raggiungono quotazioni superiori, da 1,30 a 1,50 €/kg, ma sono una percentuale ridotta sul totale. I periodi brevi e limitati si riferiscono, nel corso dell’anno, solitamente ai mesi di aprile/maggio, talvolta giugno, in relazione al cambio dell’annata produttiva (vecchia-nuova).
L’aumento delle quotazioni nel mercato delle carote
Eccezione si sta verificando nell’annata in corso, ove il prezzo medio dei primi sette mesi dell’anno è di oltre l’euro al chilogrammo. Le avverse condizioni climatiche che si sono verificate in Sicilia in primavera (prima nuova produzione dell’anno) e a seguire in Abruzzo e Puglia a primavera inoltrata (seconda nuova produzione in piena aria significativa a livello nazionale) hanno determinato l’impossibilità di “scavare” il prodotto e un calo delle rese produttive, con un conseguente aumento consistente delle quotazioni che in qualche momento hanno raggiunto anche valori di 1,40-1,50 €/kg.
Ha comunque inciso l’aumento generalizzato dei costi di produzione e commercializzazione: concimi, gasolio per le lavorazioni dei terreni e per il trasporto della merce, imballaggi ecc.
Sempre clima permettendo, possiamo prevedere un calo dei prezzi all’ingrosso dal mese di settembre.
Superfici e produzioni
Come possiamo notare dal grafico relativo alle carote coltivate in “piena aria”, il difficile andamento climatico del 2022 ha determinato la resa produttiva più bassa degli ultimi dieci anni.
Quasi trascurabile invece il calo produttivo delle coltivazioni in serra, che beneficiano di irrigazione localizzata e comunque rappresentano poco più del 2% sul totale nazionale.
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