I sostegni ai florovivaisti sono ormai indispensabili per salvare il comparto. Cia-Agricoltori italiani, in vista dell’avvio della Fase 2 dell’emergenza coronavirus, ha chiesto al governo un fondo nazionale per il risarcimento dei danni e la proroga del bonus verde anche per il 2021.
Una situazione catastrofica
Come vi abbiamo raccontato nelle ultime settimane, la chiusura dei vivai e il blocco delle cerimonie imposti durante la prima fase della pandemia hanno causato perdite gigantesche per i florovivaisti. Serre colme di piante invendute, steli non raccolti e migliaia di fiori al macero. Una situazione per cui la Cia stima un crollo del 60% del valore produttivo del comparto a fine anno, corrispondente a circa 1,2 miliardi di euro.
Le proposte della Cia
Ora la Cia scende in campo proponendo una serie di sostegni concreti per i florovivaisti. Aiuti che possano garantire la necessaria liquidità alle aziende più colpite e che permettano di rilanciare la competitività del comparto.
Per tutelare il made in Italy i florovivaisti chiedono l'istituzione di un fondo nazionale che risarcisca i danni. La richiesta è quella di sovvenzioni dirette a fondo perduto, attivabili in caso di perdite di fatturato rispetto alla media del triennio passato. Una situazione comune alla stragrande maggioranza delle aziende florovivaistiche italiane ed europee.
La Cia ritiene altrettanto indispensabile una misura analoga da attivare esclusivamente per le imprese agricole florovivaistiche. In aggiunta, si chiede la proroga per il prossimo anno del bonus verde e l’innalzamento dell’ammontare di risorse detraibili.