Incontro nazionale dei floricoltori, assenti logistica e servizi

Incontro nazionale floricoltori

L'incontro nazionale dei floricoltori tenutosi a Roma il 22 luglio sotto l’egida di Assofloro potrebbe essere un momento importante per il settore. Si sono in effetti riunite molte tra le più importanti aziende del settore. E per la prima volta sono riuscite a fare gruppo, individuando alcuni dei problemi che affliggono la filiera. Ne abbiamo ampiamente raccontato in questo articolo.

Le difficoltà con la Gdo e le alternative

Senz’altro è molto sentito il rapporto con la Gdo, che fa una forte pressione sui prezzi di questi articoli. Vista la carenza di prodotto facilmente prevedibile per il prossimo futuro e considerando la scarsa disponibilità di materiale di base estero (soprattutto talee), potrebbe essere la volta buona per aumentare i prezzi (fermi o in calo da anni). Oltre che per rifiutarsi di contribuire alle promozioni sottocosto e cercare di cambiare il referente finale nella filiera. Dunque per passare dalla Gdo a piccoli garden center e fioristi.

Prezzo fluttuante, standard di prodotto e made in Italy

É assolutamente condivisibile, in quest’ottica, il passaggio dal prezzo fisso al prezzo fluttuante e della conseguente necessità di definire standard di prodotto, portando la qualità già ottima dei prodotti italiani all’assoluta eccellenza. Ammirabile anche la proposta di condividere i dati sulla produzione. Pur con le difficoltà connesse, è sacrosanta la volontà di promuovere il prodotto fiorito italiano, arrivando fino all’utente finale. Infatti, lo squilibrio con altri settori dell’agricoltura italiana, soprattutto con l’agroalimentare è evidente.

Assenti i temi di logistica e servizio

Quello che lascia un po’ perplessi è che durante l'incontro nazionale dei floricoltori non sia stato dato un impulso ad altre grandi carenze del comparto. Se si vuole davvero diminuire la pressione da parte della Gdo e passare questa quota di mercato a clienti come piccoli garden center e fioristi, bisogna considerare che questi rivenditori sono attualmente serviti dagli esportatori olandesi. Questi forniscono un assortimento completo (dalla pianta in vaso, fiorita o verde, al fiore reciso, fino alla pianta da vivaio fino anche agli accessori), consegnando i prodotti in un’unica soluzione.

Quindi, oltre alla qualità e al prezzo, occorrerebbe proporre soluzioni anche a queste carenze del florovivaismo italiano, dalla logistica al servizio. Un rivenditore finale (quale il piccolo garden o il fiorista) ha il diritto di ricevere il prodotto italiano senza dover fare 10 telefonate a 10 fornitori diversi, senza dover scaricare 10 camion diversi. E tutto in un lasso di tempo che sia il più breve possibile.

Da anni si parla di piattaforme logistiche e niente è mai stato fatto in questa direzione. Su questo tema, così come sulla promozione, il dialogo potrebbe estendersi anche agli altri comparti del florovivaismo italiano, dal fiore reciso al vivaismo a tutto l’indotto (vasi, terricci, attrezzature, macchinari, accessori, ecc).

Incontro nazionale dei floricoltori, assenti logistica e servizi - Ultima modifica: 2020-08-06T07:46:16+02:00 da Paola Cassiano

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome