La situazione del mercato dei prodotti ortofrutticoli appare orientata a una maggiore regolarità – per una settimana circa si è notata una certa esuberanza dell’offerta che andava a comprimere le quotazioni. È in aumento l’offerta di prodotti tipicamente stagionali come gli asparagi (che adesso provengono in buona quantità anche dalle regioni del centro Nord Italia) o le fragole (in aumento l’offerta dalla Basilicata) – per entrambi i prodotti si è notato un ovvio assestamento dei prezzi verso il basso.
In calo anche le orticole quali i cetrioli, le cipolle fresche tropeane (-1 euro in due settimane), i finocchi, le lattughe (-30 cent per kg), le melanzane ovali (-20 cent in due settimane). Di contro si è notato il rialzo delle quotazioni dei peperoni (+ 0,80 euro in due settimane – si arriva anche oltre 3 euro kg). Le zucchine sono prima salite di prezzo poi il lunedì sono tornate alle quotazioni della settimana precedente. Qualche cosa in più per i pomodori a grappolo.
Per la frutta si è notata una maggiore richiesta per l’actinidia – l’export è attivo e anche le quotazioni sul mercato interno sono risultate in aumento. Sempre cattiva la situazione delle contrattazioni per le pere Abate Fetel. Per venire a qualche dettaglio: gli asparagi verdi in mazzi 12-16 dall’EmiliaRomagna a 2-3 euro kg, asparagi bianchi veneti 16-20 a 3-3,80 euro kg (-2 euro kg). I carciofi violetti Terom toscani ancora a 0,15-0,25 euro capolino come i Te.Ma. sardi. I radicchi di Treviso Tardivi Igp a 5-6 euro kg, iVerona sono molto saliti e poi calati (3-3,30 euro kg), i radicchi trevigiani “estivi”stabili a 1,50-1,70 euro kg. I pomodori tipologia “camone” sardi a 2-2,80 euro kg, i tipi “merinda” extra a 3-3,80 euro kg. Per gli agrumi oltre alle ultime partite di Tarocco eWashington, si nota molta Navel late spagnola e una presenza limitata di Sanguinello siciliano (cal. 6 a 0,70-0,90 euro kg).
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