Con una mossa senza precedenti, il florovivaismo internazionale costituisce una coalizione di 9 organizzazioni europee per sollecitare la Commissione europea ad attivare urgentemente misure di sostegno straordinarie e temporanee. Queste sono ormai indispensabili per aiutare il settore a sopravvivere al brutale impatto della crisi Covid-19.
La coalizione vuole rappresentare le migliaia di aziende europee che operano nel settore. Esse sostengono un valore di mercato totale stimato di 48 miliardi di euro e danno lavoro a 760mila persone.
I danni da Covid-19
Le stime preliminari suggeriscono che in Europa la domanda è diminuita dell'80%. La causa è da ricercarsi nell'introduzione di misure di blocco e nella chiusura di negozi specializzati, considerati attività non essenziali nella maggior parte dei Paesi.
Le sfortunate circostanze e il massiccio effetto domino che ne è derivato hanno posto tutte le aziende della floricoltura e del vivaismo in una posizione estremamente vulnerabile. Soprattuto a causa della triste sovrapposizione dello scoppio dell'emergenza con l'inizio della stagione di punta, durante la quale le aziende realizzano dal 50 all'80% del fatturato annuo.
Le richieste
In una lettera congiunta indirizzata il 10 aprile al commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, Janusz Wojciechowski, le organizzazioni firmatarie chiedono:
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urgenti e temporanee misure straordinarie di sostegno da parte dell'Unione europea per aiutare i produttori e gli operatori del settore a sopravvivere alla crisi, fino a quando l'attività non potrà riprendere;
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un segnale forte e concreto da parte della Commissione riguardo all'importanza delle piante vive e da fiore, al loro contributo al benessere, alla qualità della vita dei cittadini europei, agli sforzi per la mitigazione del cambiamento climatico e per la protezione della biodiversità;
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un investimento a livello europeo per aiutare il settore a restare a galla, evitando ulteriori effetti duraturi e irrimediabili sull'attività economica e occupazionale sostenuta dagli operatori del settore.
«Circostanze straordinarie richiedono misure straordinarie. Questo è un settore economico sano e performante; porta gioia, colore, speranza, natura e benessere a tutti i cittadini dell'Ue, e non solo. Non riuscire a sostenerlo ora, mentre si trova ad affrontare un drammatico crollo, sarebbe un irrimediabile fallimento. Chiediamo alla Commissione europea di fare tutto il possibile per agire in modo rapido e pragmatico, per aiutare questo settore a sopravvivere fino a quando non ci saranno di nuovo le condizioni adeguate per riavviare le sue attività essenziali» hanno esortato i firmatari di questa lettera, ad una sola voce».
I firmatari
I firmatari della lettera sono i seguenti:
- Union fleurs (International flower trade association)
- Ena (European nurserystock association)
- Arelfh (Assembly of European horticultural regions)
- Vbn (Association of Dutch flower auctions)
- Val'hor - organizzazione interprofessionale francese per l'orticoltura ornamentale (coltivatori, vivai, aziende sementiere, centri di giardinaggio, grossisti, fioristi, agro-negozi, paesaggisti e architetti del paesaggio)
- Anthos (Royal trade association for flower bulbs)
- Ciopora (Associazione internazionale degli allevatori di varietà orticole asessualmente riprodotte)
- Fleuroselect (Associazione internazionale di allevatori, produttori e distributori di materiale di propagazione di piante ornamentali)
- Elca (European landscape contractors association)