Si è aperta oggi a Padova Flormart, la fiera del florovivaismo made in Italy, inaugurata dal ministro per le Politiche agricole, agroalimentari e forestali, Stefano Patuanelli. La 71a edizione della storica fiera, quest’anno organizzata per la prima volta da Fiere di Parma, rimarrà allestita fino a venerdì 23 settembre.
Nel quartiere fieristico sono presenti oltre 200 stand. Attesi 150 buyer esteri provenienti da 45 paesi, grazie anche al lavoro di incoming di Ice-Agenzia.
Patuanelli: «Risorse fondamentali per il settore»
«Per il settore primario, che ha margini bassi, servono risorse ancor più ingenti – ha detto il Ministro Patuanelli inaugurando Flormart – Per quanto riguarda il florovivaismo abbiamo previsto ristori per la crisi energetica fino al 30% e abbiamo chiesto che la riduzione del 20% che si applica al costo del gasolio per l’autotrazione in agricoltura si applichi anche al gasolio utilizzato nelle serre vivaistiche».
Il premio Flormart: le aziende premiate
Nel convegno inaugurale si è parlato anche di innovazione tecnologica e al tradizionale “Premio Flormart” sono state premiate tre aziende: la Società Agricola Romiti Vivai S.S. di Pietro & figli di Pistoia per la gamma di Lagerstroemia a fioritura precoce e foglia scura, capace di fiorire sia nei Paesi del nord Europa come in quelli mediterranei. Ancora, la Saviolife S.R.L. di Viadana (Mantova) per i substrati a base di legno certificati Fsc, Pefc e utilizzabili anche in produzioni biologiche. E infine la R3Gis S.R.L. di Bolzano per Green City, portale pubblico che informa i cittadini sul valore del verde urbano, risultato del lavoro di ricerca condotto con le Università di Firenze e Milano.
I contributi del mondo accademico
Al convegno inaugurale della fiera sono intervenute anche figure importanti del mondo florovivaistico.
Francesco Paolo Nicese, docente dell'Università di Firenze, ha fatto il punto sulla sensoristica e sulle possibilità che offre per una gestione idrica ottimale. Nel futuro, secondo Nicese, saranno disponibili tecnologie che permetteranno di farlo in tempo reale.
Francesco Ferrini, presidente del Distretto Vivaistico Ornamentale di Pistoia, ha messo in guardia dall'immaginare, soprattutto da parte delle istituzioni e dei decisori politici, la piantumazione di grandi cifre di alberi e arbusti. In realtà, ha spiegato Ferrini, nessuno ha parlato con i vivai per una programmazione e comunque non ci sarebbe la possibilità da parte dei produttori di soddisfare una richiesta così elevata.
Gli interventi delle associazioni e dell'ordine degli agronomi
Il presidente dell'Associazione nazionale vivaisti esportatori, Luigi Pagliani, ha parlato di come occorra uno sforzo della ricerca per superare l'utilizzo dei vasi in plastica, sempre più mal visti dai consumatori.
Infine, gli interventi di Sabrina Diamanti, presidente del Consiglio dell'ordine nazionale dei dottori agronomi e forestali e di Aldo Alberto, presidente dell’Associazione florovivaisti italiani. Entrambi hanno sottolineato la necessità di fare massa critica nel settore per accrescere lo spirito di iniziativa e innovazione. Diamanti, in particolare, ha esortato il ministero delle politiche agricole a riaprire un tavolo sul florovivaismo per riunire le proposte del settore.
Lo stato dell'arte del settore
Nel corso del convegno inaugurale è stato analizzato lo stato dell’arte del florovivaismo che oscilla tra la preoccupazione per la crisi energetica e la carenza idrica e l’ottimismo per il sostegno che potrà arrivare dal Pnrr e dal Bonus Verde, col l’obiettivo di aumentare anche l’export.
Dal Pnrr arriveranno 330 milioni di euro per la forestazione urbana. Un altro aiuto potrebbe arrivare dalla riconferma per altri 3 anni del Bonus Verde, che finora ha consentito di creare 2,6 milioni di mq di verde nelle città.
Per quanto riguarda l’export, nonostante una flessione dovuta alla guerra in Ucraina, cresce la domanda del florovivaismo italiano, considerato come una delle tante eccellenze del Bel Paese: l’Italia esporta piante medio-grandi riprodotte e coltivate in Italia, piante sempreverdi, piante a forma, arbusti ornamentali, rose, piante da frutto soprattutto in Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, Olanda. I 150 top buyer esteri presenti a Flormart, molti provenienti da Europa e Medio Oriente, hanno potuto visitare la fiera, organizzare incontri con i produttori sia diretti sia attraverso la piattaforma online di business matching, e partecipare a visite guidate presso realtà del territorio.