Nei giorni scorsi Aop Gruppo VI.VA. ha presentato ai sensi del Reg. Ue 2021/2115 della nuova Pac (intervento settoriale ortofrutta) il Programma operativo 2024 a cui partecipano 13 Op associate, con un valore della produzione commercializzata di oltre 650 milioni di euro, operanti su tutto il territorio nazionale:
- Apofruit Italia,
- Asipo,
- Botticelli,
- Cerere,
- Codma,
- Consorzio Agribologna,
- Mongolfiera,
- Naturmind,
- Ortoromi,
- Sole,
- Terra di Bari,
- Terramore,
- Terremerse.
Il Programma operativo di Aop Gruppo VI.VA. è un grande progetto di gruppo che prevede nel 2024 investimenti per 63 milioni di euro e un sostegno dell’Ue di 32,6 milioni. Il progetto è fortemente orientato, in coerenza con la nuova riforma della Pac, a migliorare la posizione dei produttori nella filiera alimentare, aumentare la competitività, a tutelare l’ambiente e ad agire per contrastare i cambiamenti climatici.
L’Aop, che vede alla presidenza Mirco Zanotti, coadiuvato dal vice presidente Cristian Maretti, è diretta da Mario Tamanti e associa 4.315 produttori di ortofrutta di cui:
- 1.622 in Emilia Romagna,
- 597 in Puglia,
- 502 nel Lazio,
- 386 nel Veneto,
- 287 in Campania,
- 272 in Sicilia,
- 160 in Lombardia,
- 152 in Basilicata,
- 150 in Calabria,
- 68 nelle Marche
- e la restante quota nelle altre regioni italiane.
In un momento così difficile per il settore grande attenzione viene posta al tema della ricerca e sviluppo, aspetto chiave per affrontare le nuove sfide del settore. Per questo motivo nel 2024 l’Aop presenta oltre 20 linee di ricerca operativa concentrate su innovazione e sostenibilità per una spesa prevista nel 2024 di circa 1,5 milioni (ben oltre l’obiettivo minimo fissato dall’Ue pari al 2% del totale della spesa complessiva del programma).
Miglioramento varietale, messa a punto di tecniche produttive innovative in campo e in postraccolta, miglioramento della shelf life dei prodotti, introduzione di tecniche per contrastare le avversità climatiche e fitopatologiche sono alcuni dei principali temi affrontati.
Si conferma, inoltre, l’orientamento di destinare il 50% delle risorse a favore degli investimenti sostenuti direttamente dalle aziende agricole associate per sostenere nuovi impianti con particolare riferimento alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all’adattamento agli stessi.
Altri obiettivi di spesa sono la promozione dei marchi, lo sviluppo di polizze assicurative, l’acquisto di macchinari e attrezzature.