L’intensa attività di miglioramento genetico e costituzione varietale in riso, sviluppata negli anni da costitutori sia pubblici che privati, ha portato ad avere iscritte ufficialmente presso il Registro ufficiale delle Varietà oltre 150 accessioni. Un’analisi approfondita condotta sui dati quali la superficie di coltivazione e i quantitativi di semente certificata, mette in luce però come tra queste varietà solamente il 15-20% raggiunge valori considerevoli coprendo di fatto il 90% dell’intera superficie destinata alla coltivazione di questo cereale. In questo scenario di costante innovazione varietale rivestono sempre maggiore importanza le diverse sperimentazioni di confronto varietale, che vedono coinvolti i principali Enti di ricerca pubblici che operano nel campo specifico del riso. Il fine ultimo di questa attività di ricerca consiste nel saggiare il comportamento agronomico, produttivo e qualitativo delle nuove accessioni in raffronto alle varietà più affermate e diffuse con l’obiettivo di creare delle liste di raccomandazione utili a tecnici ed agricoltori.
L’Unità di ricerca per la risicoltura di Vercelli del Cra nel 2010 ha concluso il 13° anno consecutivo di prove varietali. I confronti varietali sono stati condotti negli areali più rappresentativi per questa coltura allestendo campi sperimentale con parcelle replicate di 50m² di superficie e disegno sperimentale a blocchi completamente randomizzati. Il confronto è stato realizzato includendo le varietà recentemente iscritte presso il Registro oltre a quelle che hanno effettuato il secondo anno di prove ufficiali Ense (quest’ultime inserite su esplicita richiesta del costitutore). Le varietà in prova sono state raggruppate in funzione della tipologia di granello (tabella 1) nonché della differente epoca di semina (in funzione della durata del ciclo colturale). All’interno di ciascun raggruppamento sono stati individuate delle varietà di riferimento in ragione della loro superficie di investimento.
Durante la stagione, per ciascuna varietà, sono stati eseguiti i principali rilievi riguardanti i caratteri morfologici, la risposta produttiva ed il livello qualitativo della produzione ottenuta. Di seguito vengono riportati alcuni dati relativi al comportamento espresso dalle varietà in prova.
VARIETÀ A GRANELLO TONDO
Cerere.Varietà al secondo anno di prova, presenta un ciclo breve ed una taglia leggermente inferiore rispetto al testimone Selenio. Nelle prove del 2010 ha confermato il suo potenziale produttivo ottenendo un valore medio tra gli ambienti di 9,87 t/ha, superiore rispetto alla passata sperimentazione ma in linea con i rendimenti espressi dal controllo. La resa alla lavorazione (68%) è risultata soddisfacente così come la risposta nei confronti della macchia.
Ducato. Novità per questa classe merceologica, ha concluso il primo anno di prova ottenendo valori produttivi e merceologici molto elevati, i cui valori medi sono risultati pari a 10,3 t/ha e 68% rispettivamente per quanto concerne produzione e resa industriale.
L’architettura della pianta risulta simile al testimone Selenio, differenziandosi da quest’ultimo per le maggiori dimensioni del granello e l’assenza di ariste. Ciclo colturale e gestione agronomica risultano perfettamente sovrapponibili a quelle del testimone, mentre rispetto a quest’ultimo risulta nettamente migliore il comportamento nei confronti della macchia.
VARIETÀ A GRANELLO MEDIO PER MERCATO INTERNO
Orione. Varietà a granello medio destinato al mercato interno iscritta nel 2010. Durante il primo anno di valutazione, è stata confrontata con il testimone rappresentato dalla varietà Padano. La varietà risulta caratterizzata da taglia contenuta ed una migliore risposta nei confronti delle malattie. Nelle località di prova ha ottenuto livelli produttivi di poco inferiori alla cultivar di riferimento, senza tuttavia raggiungere la significatività statistica. In contrasto, la risposta agronomica alle principali malattie ed all’allettamento è stata migliore.
VARIETÀ A GRANELLO «LUNGO A» PER PRODUZIONE PARBOILED
Antares. Nuova varietà a granello cristallino iscritta nel 2010, risulta caratterizzata da una taglia leggermente più contenuta rispetto alle altre varietà del gruppo di appartenenza. Nel primo anno di sperimentazione ha realizzato nella prova di Vercelli una produzione di 7,81 t/ha, con una resa alla resa in grani interi di 69,0%. Il ciclo semina-maturazione è risultato pari a 141 giorni.
Calipso. Novità in corso di iscrizione, presenta granello affusolato cristallino adatto per la realizzazione del parboiled. La taglia risulta identica a quella del testimone Augusto, mentre il ciclo colturale risulta superiore di circa 4-5 giorni. Nella prova realizzata a Vercelli, ha raggiunto il valore produttivo in assoluto più elevato con 10,34 t/ha, esprimendo un potenziale produttivo elevato e un buon comportamento nei confronti delle principali malattie fungine.
Luxor. Iscritto nel 2008, ha concluso il triennio di sperimentazione, confermando le interessanti potenzialità produttive (9,85 t/ha) e distinguendosi in maniera significativa dal testimone di riferimento. La pianta presenta altezza media, culmo grosso e robusto che ne garantisce un buon comportamento nei confronti dell’allettamento. In condizioni particolarmente favorevoli all’insorgenza di malattie fungine occorre proteggere la pianta con opportuni trattamenti anti fungini.
Opale. Varietà iscritta nel 2008, in prova ha ottenuto un valore produttivo (medio tra le località) decisamente interessante pari a 10,44 t/ha, superando sempre in maniera significativa il testimone di gruppo rappresentato dal Loto. La varietà presenta ciclo colturale breve (135 giorni) pertanto come già emerso nelle prove precedenti le migliori performance sono realizzate nella coltivazione con semina posticipata.
VARIETÀ A GRANELLO «LUNGO A» DESTINATO AL MERCATO INTERNO
Carnise. Varietà destinata al consumo nazionale, in prova è stata confrontata con testimone storico rappresentato dal Carnaroli. Rispetto a questo presenta una taglia decisamente contenuta con una conseguente migliore risposta sia nei confronti dell’allettamento che della fertilizzazione azotata. Nelle prove del 2010 ha ottenuto livelli produttivi e merceologici in linea con il testimone, differenziandosi unicamente per la migliore risposta nei confronti dell’allettamento.
Carnise precoce. Varietà anch’essa destina alla consumo come risotto, risulta molto simile alla precedente differenziandosi per un ciclo seminamaturazione più breve che ne consente l’impiego dopo controllo del riso crodo. Nelle prove 2010 ha espresso in entrambi gli areali buoni risultati produttivi, con una media di 9,04 t/ha, raggiungendo l’indice produttivo più elevato nella località di Vercelli. Da segnalare, in analogia alla stagione precedente, una certa suscettibilità varietale alla piriculariosi.
Ulisse. Varietà iscritta nel 2007, con granello molto simile al gruppo Volano-Arborio. Dal confronto con il testimone Volano emerge una taglia inferiore ed una migliore risposta produttiva ed agronomica in condizioni di maggiore fertilità del suolo. Il valore produttivo più elevato, conseguito in prova, è risultato pari a 9,15 t/ha. Significativa è risultata la resistenza nei confronti dell’allettamento, in ragione della taglia molto contenuta, ma anche il migliore comportamento nei confronti della resa industriale.
Vulcano. Novità del 2010 per il gruppo Roma. Rispetto al testimone presenta taglia mediobassa a cui consegue un evidente miglior comportamento nei confronti dell’allettamento. La media produttiva ottenuta nelle diverse località è risultata di 8,62 t/ha esprimendo il valore più elevato nella situazione di maggiore fertilità della risaia.
VARIETÀ A GRANELLO «LUNGO B»
Arsenal. Varietà con granello a profilo indica e pianta caratterizzata da taglia bassa, su richiesta del costitutore è stata valutata in entrambe le epoche di semina (tradizionale e posticipata).
I risultati del 2010 hanno evidenziato una migliore risposta produttiva con la semina posticipata con 8,78 t/ha rispetto al valore ottenuto in semina convenzionale pari a 7,61 t/ha.
Viceversa dal punto di vista merceologico la varietà ha espresso rese alla lavorazione migliori nella prima epoca di semina. La risposta nei confronti delle malattie fungine è risultata soddisfacente.
Urano. Varietà con granello tipo indica, ha concluso il triennio di sperimentazione confermando l’interessante potenziale produttivo e l’adattabilità agronomica. La pianta risulta caratterizzata da taglia medio-bassa, pannocchia molto eserta e ciclo colturale breve. In entrambi gli ambienti testati ha conseguito produzioni superiori al testimone di riferimento senza però differenziarsi a livello statistico.
La media produttiva è risultata pari a 9,93 t/ha con valori simili nelle diverse località di prova. In controtendenza rispetto allo scorso anno le rese alla lavorazione non sono però risultate particolarmente soddisfacenti.
¹ Cra - Unità di ricerca per la risicoltura di Vercelli
² Cra - Unità di ricerca per la selezione dei cereali e la valorizzazione delle varietà
vegetali di S. Angelo Lodigiano (Lo)