Pomodoro e lattuga, lo scudo dei microrganismi utili

Selezione di cultivar di lattuga resistenti alle razze 1 e 4 di F. oxysporum f.sp. lactucae in saggi svolti presso Agroinnova
Il progetto Sfida ha affrontato le strategie di difesa a basso impatto ambientale per la filiera orticola tramite l'utilizzo di microrganismi e induttori di resistenza

Negli ultimi decenni, le strategie di difesa dai patogeni sono cambiate molto. La necessità di ridurre l’uso di agrofarmaci tradizionali ha spinto a cercare soluzioni alternative. Il progetto Sfida (Strategie di Difesa a basso Impatto Ambientale per la filiera orticola) ha studiato l’efficacia di microrganismi e induttori di resistenza contro patogeni critici della lattuga e del pomodoro.

Colture e patogeni esaminati

La lattuga e il pomodoro sono state scelte per la loro rilevanza economica, essendo colture ad alto reddito. In particolare, la lattuga è colpita da Fusarium oxysporum f. sp. lactucae, un patogeno che si diffonde rapidamente in molte zone. L'uso di cultivar resistenti è una delle strategie consigliate. Tuttavia, l’adozione di queste cultivar è resa complicata dalla recente diffusione della quarta razza del patogeno in Europa. La razza 1, scoperta in Italia nel 2002, è la più comune a livello mondiale, mentre le razze 2 e 3 sono limitate a Giappone e Taiwan.

Il pomodoro è invece affetto dal Pseudoidium neolycopersici, che provoca il mal bianco:

Questa malattia causa gravi danni, soprattutto nelle coltivazioni in serra. Numerose ricerche hanno approfondito la biologia e l’epidemiologia del patogeno, permettendo di sviluppare metodi di controllo più efficaci.

Microrganismi e induttori di resistenza utilizzati

Gli esperimenti sono stati condotti in serre presso il Centro Agroinnova dell’Università di Torino e in aziende agricole piemontesi. Sono stati testati diversi microrganismi antagonisti, tra cui Bacillus subtilis, Bacillus firmus, Bacillus amyloliquefaciens, Trichoderma asperellum, T. gamsii e Streptomyces griseoviridis. Inoltre, sono stati utilizzati anche entomopatogeni come Beauveria bassiana e il microrganismo sperimentale Fusarium oxysporum MSA35.

La ricerca ha incluso anche prodotti naturali come estratti di arancio dolce e amaro, laminarina, chitosano e bicarbonato di sodio. Inoltre, è stato utilizzato un induttore a base di calcio con acidi fulvici e agenti chelanti. Il fosfito di potassio e il silicato di potassio sono stati testati come induttori di resistenza di riferimento.

Lattuga - tracheofusariosi

Con l’obiettivo di ridurre l’uso di agrofarmaci di sintesi, sono state condotte prove per valutare l’effetto di microrganismi, sali e induttori di resistenza su piantine di lattuga. Gli esperimenti sono stati eseguiti in serra, a temperature tra i 25 e i 30 °C, e con l’inoculazione artificiale di Fusarium oxysporum f. sp. lactucae (razza 1). Sono state testate diverse cultivar di lattuga, alcune molto suscettibili alla malattia.

I risultati (vedi tabella 1) hanno mostrato che alcuni microrganismi hanno ridotto significativamente gli attacchi del patogeno. Bacillus subtilis ha ridotto gli attacchi dal 40% al 72%, mentre Fusarium oxysporum MSA35 ha ridotto gli attacchi dal 58% al 96%. Tra gli induttori di resistenza, l’ossido di calcio ha dimostrato una riduzione della malattia simile a quella del fosfito di potassio (dal 35% al 93%).

I prodotti più efficaci in serra sono stati successivamente testati in campo su diverse cultivar di lattuga. Anche qui, l'efficacia è stata confermata, con riduzioni significative della malattia:

Particolari dei sintomi di tracheofusariosi su lattuga

Pomodoro - mal bianco

Il gruppo di ricerca ha condotto le prove sul pomodoro in serra ferro vetro a temperature tra 20 e 28 °C. Sono state testate formulazioni di prodotti naturali, come olio essenziale di arancio e acido ascorbico, insieme a bicarbonato di potassio e induttori di resistenza.

I ricercatori hanno applicato i trattamenti su piante di pomodoro di 30-35 giorni, inoculate successivamente con il patogeno. Tra i prodotti naturali, l’olio essenziale di arancio e l’acido ascorbico hanno mostrato un’efficacia simile a quella dello zolfo, con una riduzione della malattia fino al 98%. Anche il bicarbonato di potassio e un fertilizzante a base di ossido di calcio hanno ridotto significativamente gli attacchi.

Opportunità interessanti

Gli induttori di resistenza rappresentano una soluzione promettente per ridurre l’uso di fungicidi tradizionali. Possono essere integrati nei programmi di difesa integrata, riducendo non solo i patogeni ma anche lo stress abiotico nelle piante.

Il progetto Sfida ha dimostrato che l’uso di microrganismi e induttori di resistenza nei programmi di difesa delle colture di lattuga e pomodoro è una valida alternativa. I trattamenti riducono la pressione dei patogeni, migliorano la salute delle piante e riducono l’uso di agrofarmaci, con benefici anche per la salute umana. Inoltre, i prodotti a base di ossido di calcio e oli essenziali di arancio hanno dimostrato un effetto antibatterico contro patogeni come Staphylococcus aureus, Listeria monocytogenes, Escherichia coli e Salmonella enteritidis.

Le conoscenze sviluppate in questo progetto rappresentano una risorsa preziosa per una produzione orticola sicura e a basso impatto ambientale.

 

Schiaccia qui per leggere l'articolo completo su Colture Protette 8, a pagina 47

Pomodoro e lattuga, lo scudo dei microrganismi utili - Ultima modifica: 2024-09-25T08:56:48+02:00 da Alessandro Piscopiello

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