Nell’ambito delle specie coltivate come piante fiorite “stagionali” la lobelia riveste il ruolo di completamento degli assortimenti commerciali. In gran parte è offerta come pianta da seme stagionale e utilizzata nei giardini per abbellire aiuole e/o bordure in combinazione con altre specie; negli ultimi anni è aumentata la richiesta delle varietà con portamento ricadente, adatte alla coltivazione in basket o in grandi fioriere.
In commercio sono presenti numerose varietà, ibridi e serie con un ampio assortimento di colori (bianco, varie sfumature di blu, violetto, rosa e rosso porpora, con o senza un evidente occhio centrale bianco) e recentemente la ricerca genetica ha selezionato varietà più precoci che fioriscono tra l’inizio e la metà di marzo e con nuove tonalità cromatiche come il lilla.
Coltivazione
Le giovani piante, ottenute da seme sono destinate alla produzione in contenitori diametro 10-12 cm, mentre quelle provenienti da talea, che sono più uniformi, sono impiegate per la produzione di vasi diametro 14 cm o per la produzione di basket (solitamente da 16 a 20 cm di diametro).
Le piante provenienti da talea vanno rinvasate subito dopo l’arrivo per limitare la “filatura”.
I trapianti delle giovani piante si effettuano tra novembre e gennaio per le piante in basket, tra inizio dicembre e fine gennaio per le piante in vaso diametro 14 e tra fine gennaio e fine febbraio per quelle in vasi più piccoli (diametro 10-12); la produzione, comunque, si concentra soprattutto nei mesi primaverili (marzo- aprile).
Si utilizza un substrato industriale specifico costituito da una miscela di torba bionda, torba scura e argilla granulare, con pH 5,5 – 6 e con una concimazione di base ottenuta aggiungendo 0,75-1,0 kg/m3 di un concime complesso completo.
La coltivazione è condotta in serra fredda con l’ausilio dell’impianto di irrigazione per aspersione, nel caso di vasi diametro 10 cm, oppure con l’irrigazione a goccia con spaghetto se si utilizzano vasi più grandi (14 cm) oppure basket (da 16 a 20 cm di diametro).
La durata del ciclo colturale varia secondo il periodo e la dimensione del contenitore ed oscilla da un massimo di 90 giorni ad un minimo di 60 giorni.
Concimazione
La lobelia presenta un fabbisogno nutritivo medio che viene soddisfatto con un intervento settimanale di fertirrigazione a 2,0-2,5,0 g/l utilizzando un concime complesso bilanciato (20:20:20) a partire da circa 2-3 settimane dal trapianto; a partire dalla comparsa dei boccioli va somministrato un concime con un maggior contenuto di potassio. La conducibilità della soluzione nutritiva non deve superare i 1,2 mS ed in estate deve scendere a 1,0 mS. Vanno evitati gli eccessi di azoto, soprattutto nei periodi di scarsa luminosità poiché favoriscono la vegetazione a scapito della fioritura.
Irrigazione
Il substrato va mantenuto costantemente umido, senza eccessi soprattutto nei periodi di bassa temperatura che causano l’insorgenza di marciumi; se il terriccio resta asciutto troppo a lungo la fioritura si interrompe e le foglie ingialliscono. Un regimo idrico moderato ed una forte intensità luminosa favoriscono una precoce fioritura e mantengono la pianta compatta.
Le piantine vanno spaziate tempestivamente, in particolare quelle provenienti da talea, per favorire lo sviluppo della vegetazione basale. La densità varia secondo la dimensione del vaso: 70-80 piante/m2 nel caso di contenitori da 10 cm di diametro fino a 10-12 piante/m2 nel caso dei basket più grandi.
Se la coltivazione è condotta razionalmente, contenendo le temperature e con buona luminosità, non è necessario procede ad interventi brachizzanti, tuttavia, in particolare per alcune varietà più vigorose provenienti da talea, in condizioni di elevata densità e nei cicli che cadono nei periodi più caldi, potrebbe essere indispensabile intervenire; in questo caso si utilizza la daminozide, a dose variabile secondo l’altezza della pianta, intervenendo dopo 3-5 settimane dall’invasatura e ripetendo (se si ritiene opportuno) l’intervento dopo altre due settimane.
Si può procedere ad un intervento di cimatura dopo un 7-10 giorni dall’invasatura (al di sopra della quarta-quinta foglia) e ad un’eventuale secondo intervento quando la coltivazione è condotta in vasi più grandi o nei basket.
La difesa
Le malattie più pericolose per la lobelia sono rappresentate dalla muffa grigia (Botrytis cinerea) che va combattuta prima di tutto preventivamente evitando densità eccessive, limitando l’impiego di azoto, ventilando ed evitando di lasciare la chioma delle piante bagnata, dai marciumi radicali e basali causati rispettivamente dai Pythium spp e dalla Rhizoctonia solani e dalla ruggine (Coleosporum campanulae).
Per quanto riguarda i parassiti animali i più dannosi sono gli aleurodidi (Bemisia tabaci, Trialeurodes vaporarorium), il tripide Frankliniella occidentalis , vari generi di afidi, che possono anche trasmettere pericolosi virus (TSWV, ecc.), e le batteriosi (Xanthomonas campestris pv lobelii).
Vanno evitati trattamenti con terriccio asciutto, con temperature alte e con pieno sole.
Esigenze climatiche
La lobelia, pur essendo una specie perenne di origine sub tropicale, sopporta bene temperature fino a 4-5°C; tuttavia, in clima continentale è coltivata come annuale.
Le giovani piante, dopo il trapianto nel contenitore finale, vanno tenute nelle prime due settimane ad una temperatura media di 16°C; in seguito sono sufficienti valori termici di 8-12°C e le piante pronte alla commercializzazione sopportano bene anche temperature di 5-6°C. Si possono anche incrementare i valori termici secondo le condizioni climatiche e le esigenze commerciali, tuttavia temperature elevate inducono un allungamento della vegetazione.
La sensibilità al fotoperiodo è una caratteristica varietale e alcune dimostrano di essere a giorno neutro altre a giorno lungo quantitativo e fioriscono più velocemente quando la lunghezza del giorno supera le 12 ore. Per favorire una precoce e abbondante fioritura e mantenere la vegetazione compatta è necessario coltivare la lobelia in ambiente molto luminoso (50-80 Klux), cercando di controllare l’innalzamento termico con la ventilazione, mentre un leggero ombreggio diventa necessario sulle piante in fioritura e nei periodi di più elevata luminosità.
L’ambiente di coltivazione, infine, va mantenuto asciutto con un’opportuna ventilazione poiché gli eccessi di umidità favoriscono gli attacchi di muffa grigia.