Ciclamini a fiore grande per tutta l’Italia

ciclamini a fiore grande
Dopo il trapianto i vasi vengono sistemati “vaso contro vaso” in modo da formare un microclima ideale per favorire la crescita delle piante
Pagano fiori, azienda di Ruvo di Puglia (Ba), colloca sul mercato 450.000 piante e punta ad aumentare l’offerta

Il ciclamino è il principe dei fiori autunnali. Fra le piante in vaso per l’autunno è sicuramente la più apprezzata e ricercata. Di certo è, nell’offerta di piante in vaso da fine agosto a tutto novembre, la più importante per la Pagano Fiori srl, azienda di Ruvo di Puglia (Ba) che rappresenta nel panorama florovivaistico nazionale un fondamentale punto di riferimento per la fornitura di piante di ciclamino a fiore grande a grossi operatori commerciali, cioè grande distribuzione organizzata (70%) e garden center (20%), riservando solo il 10% ai fioristi.

L’azienda

«La Pagano Fiori – dichiara Cosimo Pagano, che ne è l’amministratore – è specializzata nell’offerta di piante mediterranee in vaso, con un ampio assortimento di piante fiorite da interno, piante verdi da interno, piante primaverili da balcone e da esterno, piante autunnali.

ciclamini a fiore grande
Cosimo Pagano, amministratore della Pagano Fiori srl

Realizza il 90% del fatturato con la produzione, nel comprensorio floricolo di Ruvo di Puglia, Molfetta, Terlizzi e altri paesi limitrofi a nord-ovest di Bari, di piante coltivate soprattutto in serra e in parte in piena aria. L’azienda si avvale della collaborazione di altri produttori, con cui sviluppa contratti di produzione, ed è inserita in un contratto di rete. Quindi solo il 10% del fatturato deriva da piante provenienti dall’Olanda, percentuale che per quelle fiorite da interno si riduce ad appena il 5-6%».
Il mercato più rilevante della Pagano Fiori è quello delle piante primaverili da balcone e da esterno, che costituiscono il 50% del fatturato aziendale.

«Tuttavia anche il mercato delle piante autunnali è importante: su tutte spicca il ciclamino, che ha registrato un calo di richieste qualche anno fa, ma ora si sta riprendendo e sembra abbia buone prospettive di crescita. Il ciclamino viene apprezzato perché va in fioritura da agosto a fine autunno-inizio inverno, periodo in cui non sono numerosi i fiori disponibili. È una pianta sostanzialmente “povera”, poco redditizia, sicché bisogna produrne e commercializzarne grandi quantità per avere un ritorno economico. Pagano Fiori commercializza ogni anno circa 450.000 piante di ciclamino in vaso, delle quali 100.000 di nostra produzione e 350.000 fornite da produttori locali che operano per conto nostro. Lavoriamo in gran parte su programmi, aspetto di particolare importanza per questa coltura, infatti chi non procede secondo tale criterio spesso si trova in difficoltà».

La produzione

Pagano Fiori produce e commercializza ciclamini di diverse varietà: Latinia® F1 Success®, varietà compatta e a fiore abbastanza grande; Latinia® F1 Victoria®, varietà caratterizzata da fiore grande; Halios® F1, varietà a fioritura precoce. «Fra i colori prevalgono quelli vivaci, per ravvivare quelli dell’autunno che tendono a sfumare e spegnersi: domina sicuramente il colore rosso, il più ricercato, e, a seguire, altri vivaci come il magenta, il fucsia, il violetto, il rosa, il salmone, mentre il bianco, pur apprezzato, è meno richiesto. Noi produciamo quasi soltanto il ciclamino a fiore grande in vaso 14, molto meno il ciclamino midi in vasi 10 e 12 e il mini in vaso 10».
Pagano Fiori ha avviato la produzione diretta di ciclamini nel 2017, che è giunta, quindi, al terzo anno di attività, ricorda Pagano.
«Siamo partiti adattando una serra ampia un ettaro in agro di Ruvo di Puglia, con la struttura in parte in ferro-vetro e in parte in ferro-plastica. Durante i mesi caldi la ombreggiamo con l’apertura dei teli Svensson interni e la stesura delle reti nere sul tetto, in modo che la temperatura interna non superi i 24-28 °C, invece nei mesi autunnali più freddi la riscaldiamo per evitare cali bruschi di temperatura che il ciclamino soffre. Curiamo inoltre, con la corretta gestione delle aperture al colmo e laterali, che l’umidità relativa interna non superi il 70% per sfavorire lo sviluppo di malattie fungine, come la pericolosa muffa grigia».
Pur non essendo una soluzione eccellente, e in attesa di realizzare il progetto di un nuovo modernissimo complesso serricolo, la Pagano Fiori riesce a ottenere comunque ciclamini di alta qualità.

Il ciclo

«Il ciclamino ha un ciclo colturale di 16-17 settimane ma noi trapiantiamo le talee in maniera scalare per avere un ampio periodo di commercializzazione. Iniziamo i trapianti dalla 19ª settimana, ai primi di maggio, per ottenere ciclamini da collocare sul mercato già a metà-fine agosto. Proseguiamo ogni settimana ed eseguiamo gli ultimi trapianti nella prima metà di luglio, alla 28ª settimana, per piante da commercializzare a metà novembre, quando chiudiamo la campagna commerciale del ciclamino».
La coltivazione del ciclamino viene effettuata su bancali fissi in cemento alti 80 cm dal pavimento e coperti con un telo anti-infestanti su cui poggiano i vasi. I ciclamini vengono trapiantati quasi tutti in vaso 14, «che ci permette di ottenere e presentare una pianta molto bella», solo in piccola parte in vaso 10 o 12, utilizzando sempre terricci ben strutturati, costituiti da torbe con l’aggiunta di perlite per renderli ben drenabili.

ciclamini a fiore grande
I colori più richiesti sono quelli vivaci, soprattutto il rosso

«Dapprima sistemiamo le piante in uno spazio piccolo, “vaso contro vaso”, cioè le une vicine alle altre, in modo da formare un microclima ideale per favorirne la crescita iniziale: ventiliamo con le aperture al colmo e laterali, umidifichiamo con innaffiature leggere dall’alto, tante volte quante ne richiede l’andamento climatico, ed evitiamo l’irraggiamento diretto ombreggiando con le reti nere esterne e i teli interni. Dopo 1,5-2 mesi allarghiamo la disposizione dei vasi, sistemandoli a distanza di circa 15-20 cm l’uno dall’altro, in modo da avere 18 piante per metro quadrato, e dotandoli ciascuno di un punto goccia. Nelle prime 3-4 settimane preferiamo non concimare affatto le piantine; dopo, per stimolarne la crescita, somministriamo per fertirrigazione un concime ternario idrosolubile con titolo di azoto, fosforo e potassio pari a 20-5-10. Poi, quando la pianta si è formata almeno al 70%, passiamo a un 4-19-36 che diamo sino alla fine del ciclo colturale. L’acqua la eroghiamo con irrigazione a goccia; nei mesi più caldi non deve mancare mai, infatti irrighiamo almeno una volta al giorno. Dopo la prima fioritura, i fiori vengono spuntati per favorire il rinvigorimento della pianta e una maggiore produzione di fiori».

Le malattie

Il ciclamino, osserva Pagano, non ha particolari esigenze, perciò è abbastanza facile da coltivare. Ammonisce tuttavia di fare molta attenzione alle malattie fungine, che possono compromettere l’esito dell’intera coltura.
«È vero che le nuove varietà di ciclamino, così come quelle di orchidea e di tanti altri fiori, sono, grazie ai progressi del miglioramento genetico, molto più forti e resistenti alle malattie fungine e batteriche rispetto a quelle di pochi decenni fa. Ma non sottovalutiamo mai l’aggressività dei funghi e dei batteri, per cui attuiamo un’attenta copertura fitosanitaria preventiva: subito dopo l’invasatura effettuiamo un trattamento radicale con fungicidi per il controllo dei funghi appartenenti ai generi Pythium e Bremia, che ripetiamo più volte durante il ciclo colturale; inoltre nelle prime fasi di coltivazione interveniamo con prodotti rameici, come l’ossicloruro di rame, in prima mattinata, evitando le ore calde; infine durante il ciclo colturale utilizziamo anche prodotti antibatterici irrorati per via radicale. Non trascuriamo neanche gli insetti, che monitoriamo e catturiamo con l’ausilio di trappole cromotropiche gialle».

L’offerta

Con tutte queste attenzioni la Pagano Fiori riesce a offrire ciclamini di alta qualità da produzione diretta da fine agosto a novembre, superando tutte le complicazioni causate dalla variazione di clima dalla piena estate all’ultimo autunno. E con i ciclamini altrettanto eccellenti ottenuti da produttori locali è in grado di soddisfare anche le esigenze del mercato fino a gennaio.
«Collochiamo 400.000 piante, di cui 100.000 nostre e 300.000 di produttori terzi, sulla base di programmi predefiniti, altre 50.000 sul mercato libero. Quella commerciale è una fase in cui svolgono un ruolo importante i nostri venditori, cinque interni e tre esterni, che realizzano accordi su cui basiamo i nostri programmi di produzione. Ci distinguiamo sul mercato non solo perché offriamo un prodotto italiano di qualità, già adatto al nostro clima e quindi resistente alle sue variazioni, ma anche per la nostra versatilità. Cioè per la capacità di soddisfare le richieste di ogni cliente, fornendogli un assortimento completo in base al suo fabbisogno giornaliero o settimanale, anche con piccole quantità per ciascuna varietà. È per tale ragione che il cliente può tranquillamente chiedere mille piante di ciclamino tutte uguali così come un carrello o solo un pianale o addirittura una sola cassetta di sei oppure otto ciclamini tutti di colore diverso!».

La logistica

Sia gli addetti della Pagano Fiori sia quelli delle aziende collaboratrici nella produzione di ciclamini si occupano direttamente del loro confezionamento. «Evitiamo di coprire troppo le piante per non creare umidità eccessiva che, come detto, il ciclamino non tollera. Così come curiamo, nella gestione della logistica, di assicurare che le piante arrivino perfette e nel volgere di poco tempo a destinazione. Copriamo almeno l’80% del mercato del Centro-Sud con mezzi nostri. La parte restante di quest’area e l’Italia settentrionale vengono invece raggiunte per noi da trasportatori terzi, che in zona sono ben presenti e organizzati».
Pagano Fiori è quindi una realtà importante nel mercato nazionale del ciclamino. Ma punta a crescere ulteriormente. L’obiettivo, annuncia Pagano, è riunire le produzioni florovivaistiche in un’unica nuova struttura da realizzare nell’agro della vicina cittadina di Bisceglie. «Il progetto è già pronto. È rimasto finora fermo per gli spaventosi ritardi del Psr Puglia 2014-2020, contiamo però di farlo partire quanto prima, puntando per la prima fase su mezzi nostri. Il progetto prevede un complesso serricolo, completamente automatizzato, ampio 11 ha e costituito da serre-tunnel in ferro-plastica alte 8,5 m al colmo e ombrai, al cui interno coltivare anche i ciclamini. Puntiamo a ottenere, nell’arco di cinque anni, una produzione diretta di 500.000 piante di ciclamino nei vasi 14 e 10 in modo da aumentare l’offerta e assecondare le attuali tendenze di mercato che vedono crescere la domanda di ciclamino di qualità e competitivo»

Ciclamini a fiore grande per tutta l’Italia - Ultima modifica: 2019-09-27T10:54:01+02:00 da Lucia Berti

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