Si terrà dal 24 al 26 novembre, nel quartiere fieristico di Padova, la 71esima edizione di Flormart, lo storico salone internazionale del florovivaismo, del verde e del paesaggio.
L’evento riparte in presenza nel segno di un’importante novità: la manifestazione, infatti, sarà gestita interamente dal gruppo Fiere di Parma spa nell’ambito di un accordo decennale con PadovaHall.
Un valore aggiunto importante, che punta ad alzare il livello della manifestazione grazie all’esperienza della società parmense nel gestire manifestazioni di punta come Cibus.
Una piattaforma permanente
«In linea con la progettualità sviluppata negli ultimi 10 anni da Fiere di Parma – ha sottolineato Antonio Cellie, amministratore delegato di Fiere di Parma, durante la conferenza stampa di presentazione – l’obiettivo è far diventare Flormart la vetrina internazionale del florovivaismo made in Italy, nonché la base per la creazione di una piattaforma permanente, in presenza e online, di supporto all’export del settore».
Durante la conferenza stampa sono intervenuti Anna Flavia Pascarelli (dirigente Ufficio agroalimentare e vini, Ice – Agenzia), Leonardo Capitanio (presidente Associazione nazionale vivaisti esportatori), Maria Cristina Tullio (presidente Associazione italiana architettura del paesaggio), Rosy Sgaravatti (Presidente assoverde), Sabrina Diamanti (presidente Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali) e Marco Cappellini (presidente Vivaifiori).
Patuanelli: «Florovivaismo chiave di volta della transizione ecologica»
Ha partecipato anche il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, tramite un videomessaggio: «Il florovivaismo italiano, al pari dell’intera agricoltura, può rappresentare la chiave di volta dell’intera transizione ecologica europea e giocare un ruolo strategico all’interno dei servizi eco sistemici, dell’economia circolare, del benessere della collettività.
Parliamo di un comparto che genera un valore della produzione pari a 2,5 milioni di euro arrivando a sfiorare il 5% del totale agricolo nazionale. La sua ripresa è fondamentale».
Patuanelli ha dato inoltre appuntamento in presenza agli operatori del settore quando il Flormart, a novembre, aprirà i battenti: «Seguo con grande attenzione l’iter alla Commissione agricoltura del Senato sulla proposta di legge che intende disciplinare il settore e che si pone l’obiettivo di sostenere una filiera già integrata nella green economy.
È mia intenzione riproporre il bonus verde nella prossima Legge di bilancio per avere centri urbani sempre più green e promuovere una vera cultura del verde cittadino».
Le nuove sfide
Flormart ha fatto la storia del settore in Italia e in Europa, rappresentando l’evento di riferimento del florovivaismo internazionale. È al centro, dal 2017, di un nuovo progetto di posizionamento sempre più centrato sulla promozione del Made in Italy e su argomenti oggi strategici come la sostenibilità ambientale, la rigenerazione urbana, la salubrità dello spazio pubblico e la qualità della vita. Ma anche le tecniche di rinaturalizzazione finalizzate all’adattamento ai fenomeni meteorologici estremi.
Fiere di Parma ha in programma un piano promozionale per sviluppare il business delle aziende italiane nei mercati esteri anche attraverso un incoming di operatori selezionati provenienti da diversi Paesi, in particolare Europa Centrale, Est Europa, Balcani e bacino del Mediterraneo.
Condivisione di conoscenze
«Insieme ai nuovi partner intendiamo rafforzare il ruolo di Flormart come piattaforma di condivisione delle conoscenze fra operatori del settore e d’incontro fra i diversi soggetti della filiera» ha dichiarato Renato Ferretti, coordinatore del Comitato d’indirizzo che comprende le più significative rappresentanze delle aree produttive.
«Per filiera – ha continuato Ferretti – intendiamo i produttori di piante, i produttori di mezzi tecnici e tecnologie, i fornitori di servizi, i progettisti del verde e del paesaggio, le aziende di realizzazione e cura del verde, i grandi commercianti di piante e fiori e i grandi utilizzatori finali pubblici e privati».
La fiera sarà accompagnata da brevi seminari su temi d’attualità con l’obiettivo di fornire agli espositori e ai visitatori il quadro aggiornato e puntuale sugli investimenti nel settore.
Si parlerà delle opportunità offerte dal Pnrr, di nuove tecnologie per la realizzazione e la manutenzione delle aree naturali e della strategicità del verde nella transizione ecologica verso una vera economia circolare e sostenibile anche in campo immobiliare e infrastrutturale.
Il richiamo internazionale
In quest’ottica Fiera di Parma spa, che organizzerà il Flormart per i prossimi 10 anni, ha già avviato un importante investimento per la promozione e la valorizzazione della manifestazione in Italia, ma soprattutto all’estero.
Già nell'edizione 2021 saranno presenti numerosi buyer internazionali selezionati e invitati anche grazie alla collaborazione con Ice - agenzia. Inoltre, l’ufficio stampa, in collaborazione con Ehn (European horticulture network), sta già organizzando un incoming per gli operatori della stampa specializzata europea. Saranno presenti nei tre giorni della manifestazione 15 giornalisti delle più importanti testate europee e italiane.
Guardando al futuro
Flormart sarà, quindi, la piattaforma comunicativa ed espositiva per il futuro del florovivaismo, del verde e del paesaggio a disposizione delle aziende, delle pubbliche amministrazioni, di chi progetta il paesaggio, gestisce la manutenzione e valorizza le infrastrutture ecologiche delle nostre città.
Una piattaforma di business matching fra produttori di materiali, arredi, piante, mezzi di produzione e utilizzatori come i grandi centri di giardinaggio, i costruttori del verde e le società immobiliari. Uno strumento fondamentale per mantenere la competitività nell’economia 4.0 e guardare con fiducia alla fase di ripresa in arrivo.