Florovivaismo tra forti rincari e spinta green

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L'editoriale del presidente dell’Associazione Florovivaisti Italiani sul numero di settembre di Colture Protette

Il bilancio del settore è indubbiamente negativo. Il comparto floricolo soffre tuttora per l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia e paga a caro prezzo il calo dei consumi di beni non di prima necessità, ovvero fiori recisi e piante ornamentali, che ha portato a una quantità considerevole di invenduto.

L’emergenza è globale ed europea. Tutte le nazioni produttrici sono in grande difficoltà e i nostri diretti competitor, gli olandesi, lo sono addirittura più di noi. Se vogliamo uscire da questa crisi, ci attende un’importante revisione del sistema produttivo e un lavoro di squadra tra Paesi per la tutela delle imprese e la qualità delle produzioni distintive, tenendole lontane dalle speculazioni.

Puntare su città verdi e innovazione

Bisogna guardare ai nostri punti di forza: abbiamo nelle produzioni nazionali dei settori veramente importanti, a partire da quello del fiore reciso che garantisce un prodotto di altissima qualità, dura molto e ha delle caratteristiche preziose in questo senso. E poi quello del vivaismo da produzione.

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Aldo Alberto, presidente dell’Associazione Florovivaisti Italiani

Ci sono poi settori chiave su cui dobbiamo continuare a investire e che devono avere spazio, come l’ornamentale. Non va perso il focus sul Green Deal e, quindi, su quanto sia cruciale rinverdire le città e trovare nuove soluzioni per un ambiente a misura dell’uomo e dell’ecosistema. Dobbiamo continuare a crederci, consapevoli della buona strada intrapresa per la transizione green, a salvaguardia del settore, ma anche della nostra salute e della qualità della vita, soprattutto nei centri urbani.

In questa fase si deve puntare sull’innovazione tecnologica e di processo. Quindi agire con sistemi produttivi sempre meno impattanti e sempre più green. Inoltre, bisogna ragionare sulle energie alternative. Dobbiamo poter produrre energia in azienda e mi riferisco, in particolare, al fotovoltaico. Il futuro del settore passa anche dalla programmazione, da un progetto comune per il florovivaismo nazionale, strategico, non per una nicchia di mercato, ma per la sostenibilità ambientale e climatica della nostra società.

Florovivaismo tra forti rincari e spinta green - Ultima modifica: 2022-10-06T15:59:52+02:00 da Lucia Berti

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