Il rilancio del mercato dei fiori di Terlizzi può giovare al settore

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Panoramica del Mercato dei Fiori di Terlizzi. Cia Levante chiede che una parte dei fondi del Pnrr del territorio siano destinati al rinnovamento della struttura mercatale
È quanto sostiene la Cia Levante, chiedendo che una parte dei fondi del Pnrr del territorio sia destinata al rinnovamento della struttura mercatale

Potenziare strutture e servizi a disposizione dei florovivaisti; rilanciare il ruolo strategico della struttura; utilizzare parte dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) destinati al territorio per rinnovare funzioni e tecnologie del Mercato dei Fiori di Terlizzi (Ba) rispettandone vocazione e destinazione d’uso alle origini della sua realizzazione. Sono queste le istanze e le priorità indicate dai florovivaisti associati a Cia Levante, declinazione barese della Cia Agricoltori italiani della Puglia.

Programmare il rilancio

«I due anni di emergenza pandemica che abbiamo vissuto – dichiara Felice Ardito, presidente di Cia Levante – hanno fortemente danneggiato il florovivaismo pugliese: le aziende hanno perso migliaia di euro di redditività, alcune hanno persino chiuso i battenti.

Adesso i florovivaisti sentono ancora più forte l’esigenza di una programmazione forte, concreta e lungimirante che confermi e rilanci il ruolo del Mercato dei Fiori di Terlizzi, struttura e nodo strategico nato per sviluppare e sostenere le potenzialità di un comparto che, in Puglia, rappresenta un’attività produttiva e commerciale di tutto rispetto.

Il mercato, che si estende su un’area totale di 32.000 m², di cui 11.000 coperti e 3.672 occupati da plateatico e area contrattazioni, è una struttura dotata di parcheggi esterni, aree di carico e scarico, box e moduli, uffici e servizi a sostegno delle attività di commercializzazione. Inoltre, è provvista di numerose sale per lo svolgimento di attività specifiche (Centro Ecoflower, laboratorio di analisi, sala aste, aula magna, sala riunioni). Ma è una struttura che richiede di essere ammodernata e rilanciata».

L'importanza del comparto in Puglia

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Il Mercato dei Fiori di Terlizzi è ampio e funzionale, ma è una struttura che richiede di essere ammodernata e rilanciata

Il comparto florovivaistico pugliese, aggiunge Ardito «comprende circa 1.500 aziende, operanti su una superficie investita di circa 1.500 ettari, e oltre 5.000 addetti diretti, per una produzione lorda vendibile pari al 6% di quella agricola regionale.

Produce un valore complessivo di circa 185 milioni di euro, che si realizza in gran parte dalla primavera all’inizio dell’estate. Oltre a rivestire un’importanza considerevole nel sistema produttivo regionale, costituisce circa l’11% della produzione florovivaistica nazionale.

Inoltre, il florovivaismo pugliese alimenta un notevole indotto di beni strumentali e servizi logistici e finanziari e sviluppa una distribuzione capillare, con grandi e piccoli intermediari che garantiscono il trasferimento della merce deperibile in tempi brevi».

Rinnovare il mercato ascoltando i florovivaisti

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Dal rinnovamento del mercato dei fiori di Terlizzi deriverà una forte spinta per il rilancio del comparto florovivaistico pugliese

«Tenendo conto dell’importanza economica e sociale del florovivaismo pugliese e in particolare del polo florovivaistico barese, gravitante sul mercato dei fiori di Terlizzi – afferma Giuseppe De Noia, responsabile organizzativo di Cia Levante – riteniamo che la destinazione d’uso, le funzioni, i servizi e il ruolo del mercato dei fiori di Terlizzi vadano confermati e ulteriormente potenziati, innovati e sostenuti attraverso una programmazione seria e un miglioramento infrastrutturale. Tutto questo si può fare mettendo al centro il ruolo dei florovivaisti e ascoltando le loro istanze. Non servono stravolgimenti o cambi d’indirizzo, occorre invece valorizzare le potenzialità e la vocazione di un comparto che va rilanciato».

Il rilancio del mercato dei fiori di Terlizzi può giovare al settore - Ultima modifica: 2021-11-08T15:56:21+01:00 da Alessandro Piscopiello

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