Oltre trenta aziende aderenti, decine di partecipanti online e in presenza. L’irrigazione sostenibile, ovvero gestita in maniera precisa e attenta agli sprechi, è stata al centro della scena nelle due giornate al Centro Sperimentale Ortofloricolo di Veneto Agricoltura.
Irrigazione di precisione
Protagonista delle visite in campo l'irrigazione precisa e sostenibile. Mirco Vitali, di Rivulis, ha illustrato il cavallo di battaglia dell'azienda: «Abbiamo sviluppato una nuova tecnologia, con un principio attivo inserito nella parete dell'ala gocciolante, capace di allontanare gli insetti terricoli, che spesso provocano problemi consumando le ali». Rivulis era presente anche con la start-up Manna, che dà consigli sull'irrigazione agli agricoltori grazie a immagini satellitari fornite su base giornaliera.
Non mancano le novità anche nella distribuzione dell'acqua. Sumitomo ha presentato una nuova tecnologia, Sumisansui. Il sistema unisce l'irrigazione a manichetta con quella sovrachioma. «Risultato? Una sorta di micro-aspersione che trova impiego nelle colture da foglia, soprattutto insalate» ha spiegato Andrea Polo di Sumitomo Italia.
Presente anche Irritec, con il suo ormai riconosciuto know-how sulle ale gocciolanti e sulla progettazione degli impianti irrigui. Spazio anche a Irrigazione veneta e Netafim, che hanno stretto una collaborazione sulla gestione delle valvole da remoto tramite il monitoraggio ambientale.
Nel Prato delle tecnologie, infine, diverse aziende hanno presentato tecnologie fondamentali per il controllo dell'irrigazione sostenibile di precisione. Tra i prodotti esposti, una sonda a neutroni per rilevare l'umidità del suolo, stazioni meteo, sensori per l'irrigazione.
Irrigazione integrata
La pacciamatura fa parte di una gestione integrata dell'irrigazione, così come la baulatura. Questo il senso della presentazione delle nuove paccia-seminatrici, paccia-trapiantatrici e paccia-baulatrici dei marchi Hortech, Mom e Forigo.
Novamont ha fornito tutti i teli delle prove. Massimo Castagnetti, tecnico commerciale dell'azienda, ha spiegato: «Per un'agricoltura più sostenibile, che riesca a fare a meno dei principi attivi erbicidi, tra l'altro sempre meno autorizzati, la pacciamatura è indispensabile. Stiamo collaborando con Forigo e Hortech per studiare soluzioni anche su colture di solito non pacciamate, come le cipolle. Inoltre, abbiamo da poco presentato il primo telo certificato Aiab, con la massima percentuale di materia prima rinnovabile».
A Po di Tramontana è in corso anche la sperimentazione con telo bianco, utile per evitare il surriscaldamento del terreno nei mesi più caldi. Si sta inoltre testando la pacciamatura in carta.
Irrigazione di precisione fuori suolo
Come capire quando il substrato ha bisogno di essere irrigato? Come evitare l'insorgenza di marciumi apicali? Queste le domande che hanno cercato di soddisfare due aziende ideatrici di nuove tecnologie per il controllo dell'irrigazione. Spagnol ha presentato un dispositivo, Gravimatic, che calcola la saturazione della lastra di substrato e aiuta a decidere quando è il momento di fertirrigare.
Ageon ha invece creato un sistema, compreso di software dall'interfaccia intuitiva, che informa delle condizioni della pianta in tempo reale. Dei dinamometri, inoltre, permettono di misurare la biomassa della pianta e i valori delle singole irrigazioni, per avere così una strategia irrigua a 360 gradi.
Air floating system
C'è spazio per l'innovazione anche nel floating system, con Edo radici felici che ha unito questo metodo di coltivazione all'aeroponica. L'impianto proposto dall'azienda ha costi più bassi dell'aeroponica, ma permette di ovviare alla mancanza di ossigeno per le radici che spesso si verifica nel periodo estivo nel floating system tradizionale. La caratteristica del floating di avere pannelli mobili permette, inoltre, di variare la soluzione nutritiva in base allo stato di crescita della coltura. Dulcis in fundo, l'arricchimento della soluzione con selenio, iodio, zinco e magnesio consente di avviare il prodotto alla nutraceutica.
Le prove in serra
Durante le visite guidate in serra, Tosini ha mostrato e commentato le varietà, i portainnesti e le tecniche colturali impiegate nelle sperimentazioni di diverse tipologie di pomodoro. In corso una prova su questa orticola in collaborazione con il prof. Paolo Sambo dell'Università di Padova. Nello specifico, si sta testando la soluzione con pacciamatura, che dai primi risultati sembra essere più valida rispetto al suolo nudo.
Visitate anche le prove su cetriolo, dove le varietà di Esasem sembrano essere produttivamente più promettenti. Le sperimentazioni, che includono anche peperone e melanzana, sono comunque ancora in corso e i risultati dovranno essere elaborati.