Coop si schiera a fianco del florovivaismo italiano. Un settore in estrema difficoltà, che a causa dell'emergenza coronavirus corre il rischio di veder distrutta l’intera produzione in serra. Inizialmente ha dichiarato il suo impegno nel congelare i prezzi e garantire a ogni anello della filiera produttiva la giusta remunerazione. Ora Coop ha deciso di ridurre del 25% il prezzo di vendita di fiori e piante presenti nei propri assortimenti. Un’azione volta a promuovere e favorire l’acquisto.
Allo stesso modo, mediante l’accordo siglato con gli intermediari del mercato, Coop riconoscerà ai produttori un supplemento di solidarietà pari almeno al 25% del prezzo di acquisto. Ad essere coinvolti sono produttori di piante italiani, per un totale di circa 300mila tra piante e fiori recisi. Un valore di vendita di che sfiora i 2 milioni di euro. L’operazione è partita sabato 4 aprile e terminerà il 18 aprile.
«Inizialmente queste produzioni erano state escluse dalla vendita. Solo successivamente, anche per un intervento diretto del ministro delle politiche agricole, sono state ammesse. Ma ciò non è bastato» spiega Maura Latini, ad di Coop Italia. «La nostra proposta cerca di scongiurare almeno in parte quanto già sta succedendo, per smaltire i volumi di fiori e piante già prodotti. Ma così facendo vorremmo anche inviare un messaggio positivo a soci e clienti: acquistando o regalando un fiore in una Pasqua e primavera così particolari».