«Il progetto iGuess-Med è nato con l’obiettivo di integrare le conoscenze in materia di strategie di fertirrigazione, controllo del clima, gestione di parassiti e malattie, in un unico Sistema di Supporto Decisionale (Dss) per una serra mediterranea di precisione». Alejandra Navarro Garcia, ricercatrice del Crea e coordinatrice del progetto, ha fatto il punto sul progetto di ricerca internazionale incentrato sulla coltivazione sostenibile del pomodoro con acque salmastre.
Irrigare con acque salmastre è infatti una pratica che non interessa più soltanto le zone costiere, ma anche le aree affette da periodi siccitosi, che determinano spesso un innalzamento del contenuto salino delle acque. Questo rende necessario pianificare gli interventi irrigui e le concimazioni in modo specifico, una sfida che iGuess-Med ha superato sviluppando modelli predittivi e implementandoli nel Sistema di supporto decisionale di Evja.
I modelli permettono di gestire la serra per migliorare il microclima. Inoltre, sono uno strumento utile per irrigare e concimare con precisione. Un esempio è la stima esatta dei consumi idrici. Per quanto riguarda la coltivazione fuori suolo, un simulatore di nutrizione specifico determina la concentrazione di ioni nel drenato e nella soluzione nutritiva ricircolante.
Modelli per la difesa sostenibile
Sono stati sviluppati anche modelli per la gestione di botrite e alternaria, che insieme al controllo biologico consentono una difesa efficace e sostenibile dai principali parassiti del pomodoro.
«I Dss permettono di diffondere velocemente le innovazioni sviluppate nel mondo della ricerca al mondo produttivo», ha spiegato Luca Incrocci, professore di orticoltura e floricoltura presso il Dipartimento di scienze agrarie, alimentari e agro-ambientali dell’Università di Pisa, partner scientifico del progetto. «Il Dss implementato in iGuess-Med permette di risparmiare mediamente il 25-30% di fertilizzanti e circa il 20% di acqua, con vantaggi economici e ambientali».
Il progetto iGuess-Med si concluderà in autunno, ma alcune funzioni sono già a disposizione delle aziende agricole tramite il Dss di Evja. Questi importanti risultati sono stati raggiunti grazie al contributo di tutti i partner tecnico-scientifici coinvolti. Oltre a Evja, gli altri partner coordinati dal Crea sono l’Università di Pisa, l’azienda di biocontrollo Bioplanet, l’Università di Almeria, il Gruppo Cajamar e il Gruppo La Caña dalla Spagna, l’Università di Akdeniz in Antalia (Turchia) e il centro ricerche Crrhab di Tunisi (Tunisia).