Quando si ha a che fare con delle colture delicate dal punto di vista della gestione colturale e fitosanitaria come le orticole da consumo fresco non è facile mantenere elevata la qualità in campo.
Il rischio di lasciarsi sfuggire dei fattori cruciali per il buon andamento della coltura, come il terreno e l’andamento climatico, è dietro l’angolo. Diventano quindi importanti una buona gestione della fertilizzazione, unita alla prevenzione contro le malattie e al mantenimento del turgore della foglia, fondamentale nella quarta gamma. Ancor più nel biologico. Problemi che possono essere affrontati anche con l'uso dei biostimolanti.
Sentiamo a tal proposito Cristina Belussi, dell’azienda agricola agrituristica Tenuta i Laghetti, di Telgate (Bg) e Mirko D’Angelo, tecnico e sales support di Cifo.
Il supporto alla pianta dato dai biostimolanti – Guarda il video
L’esperienza dell’azienda agricola Tenuta i Laghetti
L’azienda agrituristica Tenuta i Laghetti coltiva con successo 134 tunnel adibiti a ortaggi da foglia biologici destinati alla quarta gamma. «Utilizziamo i prodotti Cifo da tanti anni, su tutte le colture: valeriana, insalata, spinacio e rucola, a seconda delle esigenze. Abbiamo iniziato a usare i concimi organici e i biostimolanti perché ci sono stati consigliati, in quanto prodotti validi per i problemi riscontrati nella nostra azienda» spiega l’imprenditrice Cristina Belussi.
«I principali vantaggi che abbiamo ottenuto – continua Belussi – riguardano l'uniformità di crescita e di sviluppo delle piante, la migliore qualità del raccolto e l'incremento delle rese.
Siamo soddisfatti anche dal punto di vista economico: il rapporto qualità/prezzo è ottimo, visti i risultati ottenuti. Per questo motivo, abbiamo consigliato i prodotti Cifo anche ad altri agricoltori».
Prodotti e tecnica per la fertilizzazione bio
«Nel caso di questa azienda, in base alle analisi del terreno e all’analisi fogliare, abbiamo trovato un giusto compromesso tra la sostanza organica da apportare e il grado di mineralizzazione. Quindi abbiamo utilizzato in pre-trapianto TOP 7-14, che è un pellettato biostimolante capace di attivare la flora batterica e microbica del terreno» spiega Mirko D’Angelo, tecnico Cifo.
«Poi abbiamo utilizzato Blok L, applicandolo subito dopo la semina. Questo è un prebiotico che aumenta la degradazione batterica e nutre la flora batterica del suolo.
Nella quarta gamma è molto importante tenere sotto controllo le malattie. In quest’area è particolarmente diffuso il mal bianco. Nel biologico il numero di preparati che si possono utilizzare per contrastare l’oidio è limitato. Per questo bisogna agire al meglio. Allo zolfo, usato contro il mal bianco, abbiamo quindi accoppiato Propolis, prodotto corroborante potenziatore delle difese naturali a estrazione oleosa. Associato allo zolfo ne migliora la persistenza, oltre che esercitare una funzione di stimolazione della fisiologia vegetale
Un altro problema che si verifica in questa zona, soprattutto in estate, riguarda i frequenti sbalzi termici. Per questo viene incontro agli agricoltori l’alga Macrocystis, presente nel Macys Bc 28. Con questa applicazione la foglia mantiene il suo turgore cellulare e ritarda l’appassimento dopo il taglio».
Il webinar
Di tutto questo e di molto altro si parlerà il 16 settembre in un webinar organizzato da Edagricole in collaborazione con Cifo, che potrà essere seguito gratuitamente on line.
L'evento ospiterà gli interventi di due professori universitari specialisti del settore orticolo, dei tecnici Cifo e di due coltivatori di punta. Per registrarti segui questa pagina.