Piana del Sele, innovare per rimanere competitivi

È questo l’obiettivo della Op “ItalianLeaf” che, grazie all’utilizzo del Dss agronomico Evja, persegue un’innovazione sostenibile nella IV gamma

«La Op ItalianLeaf è nata nella Piana del Sele nel 2017, ma il nostro lavoro nel campo della IV Gamma inizia molto prima, negli anni ‘90, con Giovanni e Rosa Adinolfi, che scelsero di avviare la coltivazione di rucola». Sono le parole di Raffaele Vassallo, responsabile agronomico della Op.

«Oggi gestiamo circa 600 ettari, metà dei quali direttamente con aziende della famiglia Adinolfi e il 70% della nostra produzione è destinata a mercati esteri come Scandinavia, Germania, Inghilterra e Svizzera. Serviamo industrie alimentari di IV gamma e retailers nazionali e internazionali con la prima gamma evoluta».

Le esigenze del mercato

ItalianLeaf è specializzata nella produzione di baby leaf e deve confrontarsi con le esigenze di questo settore. «Il mercato della IV gamma è solido, ma sta raggiungendo un livello di saturazione. Questo significa che non possiamo sederci sugli allori, dobbiamo continuare a investire sull’efficienza e l’innovazione per rimanere competitivi. La Op ItalianLeaf punta molto sulla sicurezza alimentare e sulla sostenibilità. Lavoriamo su vari fronti, dall’adozione di energie rinnovabili alla coltivazione biologica. Siamo anche certificati Leaf mark e Naturland, che testimoniano il nostro impegno verso la sostenibilità ambientale e sociale».

Sostenibilità e innovazione

Per perseguire sostenibilità e innovazione ItalianLeaf adotta tecnologie innovative nella gestione agronomica delle coltivazioni. «Uno degli strumenti fondamentali che utilizziamo quotidianamente», spiega Vassallo, «è il sistema di supporto decisionale (Dss) di Evja. Questo sistema ci permette di monitorare e programmare le operazioni agronomiche con grande precisione. Un esempio è l’utilizzo del modello predittivo per la peronospora. Grazie a questo, negli ultimi cinque anni abbiamo ridotto del 50% l’uso di prodotti chimici di sintesi per combattere questa malattia».

Il Dss di Evja offre anche altri vantaggi, come specifica l’agronomo. «Con esso possiamo controllare accuratamente tutte le fasi della coltivazione, monitorare l’andamento climatico in serra e gestire al meglio le aspersioni climatizzanti. Inoltre ci permette di creare uno storico dati che condividiamo con i nostri clienti come evidenza oggettiva, per esempio, delle variazioni delle forniture».

Le risorse naturali

Altro aspetto rilevante della Op ItalianLeaf al fine della sostenibilità è la gestione delle risorse naturali quali suolo e acqua. «La fertilità del suolo è un tema cruciale, soprattutto in un contesto di agricoltura intensiva come il nostro», precisa Vassallo. Anche qui, il Dss gioca un ruolo chiave, aiutandoci a decidere quando e come intervenire con irrigazioni o fertilizzazioni, con notevole risparmio». Tecnologia e sostenibilità sono, quindi, il binomio vincente per il futuro dell’agricoltura e strumenti come il Dss di Evja consentono di essere competitivi, efficienti e, soprattutto, rispettosi dell’ambiente.

Piana del Sele, innovare per rimanere competitivi - Ultima modifica: 2024-10-01T17:45:30+02:00 da Alessandro Piscopiello

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