Il pomodoro è una delle colture orticole più importanti al mondo, con oltre 5 milioni di ettari coltivati e una produzione totale superiore a 186 milioni di tonnellate. In Europa, l'Italia è uno dei principali produttori, contribuendo al 38% della produzione totale di pomodoro. Tuttavia, questa coltura è costantemente minacciata da numerosi parassiti artropodi, tra cui Tuta absoluta, la tignola del pomodoro sudamericana. Altri parassiti preoccupanti includono mosche bianche (Bemisia tabaci e Trialeurodes vaporariorum), afidi e tripidi.
Il Virus ToBRFV
Oltre ai parassiti, anche i virus rappresentano una grave minaccia per il pomodoro. Il tomato brown rugose fruit virus (ToBRFV), della famiglia Virgaviridae, è uno dei virus più pericolosi. Si trasmette tramite seme, contatto diretto tra piante, ferite sulle foglie o radici, e attraverso la linfa infetta che contamina superfici come attrezzi, vestiti e persino l'acqua di irrigazione. La trasmissione tramite insetti succhiatori, come mosche bianche e afidi, è ben documentata. Recentemente, si è scoperto che anche i bombi possono trasmettere meccanicamente il virus durante l'impollinazione.
Contenimento del vettore
La gestione di Tuta absoluta si basa su programmi di gestione integrata, con il controllo biologico come componente principale. Tuttavia, il controllo biologico dei vettori di virus è raramente implementato poiché non sempre efficace nel mantenere l'incidenza del virus sotto la soglia economica. È importante valutare se i nemici naturali di T. absoluta, che sono principalmente uccelli, pipistrelli e rettili, possano prevenire la diffusione del virus a breve distanza per il controllo delle larve e a lunga distanza per gli adulti. Bisogna inoltre capire come gli agenti di controllo biologico possano essere coinvolti nella trasmissione del ToBRFV, soprattutto per i predatori onnivori come i cimicidi.
Approccio olistico e coordinato
Edoardo Finocchiaro, agronomo, sottolinea l'importanza di un approccio integrato e coordinato. Anche gli insetti utili possono veicolare il virus, ma non è possibile rinunciare al loro impiego. È necessario partire dal vivaio con l'uso di semi certificati e proseguire in ambiente protetto con la disinfezione del terreno. Utilizzare la confusione sessuale e posizionare trappole massali dentro e fuori la serra è fondamentale. Nell'uso degli insetticidi, è essenziale rispettare le indicazioni per evitare resistenze e preservare gli insetti utili per l'impollinazione e il controllo dei parassiti. Le famiglie chimiche disponibili sono limitate, quindi vanno usate in modo razionale.
Solo una strategia di gestione integrata e pratiche agricole corrette possono garantire un’agricoltura sostenibile e sicura. Sebastian Nigro, agronomo nella provincia di Ragusa, evidenzia il ruolo cruciale degli agronomi nel collegare ricerca e produzione, promuovendo buone pratiche per affrontare le sfide poste da Tuta absoluta e ToBRFV, e garantendo la salute delle piante e la sicurezza alimentare.
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