Lo stress economico e produttivo che stanno vivendo le nostre aziende ha le sue radici da un lato nel perdurare delle conseguenze della pandemia che hanno prima portato a un forte rallentamento delle vendite dei prodotti di quarta gamma nel 2020 e poi, quando i consumi hanno ricominciato a correre, nella forte impennata dei costi energetici e del gas che si è verificata nella seconda parte del 2021. Dalla coltivazione al commercio, i rincari hanno colpito tutta la filiera agroalimentare, quarta gamma compresa.
La guerra in Ucraina ha poi portato a una crisi senza precedenti nel reperimento delle materie prime e nelle spese per l’energia, con un ulteriore aggravarsi dei costi fissi di produzione. Allo shock economico si è aggiunto quello climatico, con gli effetti della straordinaria siccità che ha colpito l’Italia quest’anno, con un calo delle precipitazioni del 46%, arrivando a punte del 52% nelle regioni settentrionali.
Finora le aziende del Gruppo IV gamma hanno dimostrato la consueta responsabilità che caratterizza l’intero settore agroalimentare italiano, per garantire la continuità del servizio in termini di quantità e qualità. Ma questa situazione è ormai non più sostenibile, perché a rischio c’è la tenuta stessa del settore, a partire dal campo. Infatti, già oggi, molti produttori si trovano a dover scegliere quali colture prediligere per poter sopravvivere.
Valorizzare per uscire da una crisi strutturale
Siamo di fronte a una crisi strutturale che mette a rischio un settore di eccellenza per il nostro Paese, che fattura globalmente circa un miliardo di euro e che investe per valorizzare la sostenibilità delle produzioni, per esempio riducendo fortemente il consumo di acqua.
La IV gamma costituisce un plus per l’agroalimentare italiano e contribuisce a diffondere buone pratiche alimentari tra i cittadini, favorendo il consumo di frutta e verdura, oltre ad aver contribuito all’immagine dei punti vendita ed elevato il loro livello di servizio.
Abbiamo già aperto un tavolo di riflessione permanente condiviso con tutta la filiera, nel quale contiamo di coinvolgere in particolare la distribuzione, protagonista del settore IV gamma grazie alla predominanza delle Private label, sulle politiche di valorizzazione e commerciali da adottare da qui in avanti per tutelare il settore, portando la supply chain al massimo di efficienza possibile per dare continuità al sistema delle imprese.