Quasi 25.000 visitatori hanno varcato dal 16 al 18 gennaio le porte della fiera Sival, che si è tenuta come accade da 37 anni ad Angers, il 16, 17 e 18 gennaio 2024.
Questo dato dimostra ancora una volta l'interesse del pubblico professionale per il Sival e lo posiziona come un appuntamento chiave per il settore in Francia e anche interessante nel panorama europeo per quanto riguarda le produzioni vegetali e nello specifico l'orticoltura.
I problemi e le novità nel settore
Proprio per avere uno sguardo sul settore dai protagonisti della fiera francese, abbiamo intervistato il presidente del Sival Bruno Dupont, che ha espresso la soddisfazione per una manifestazione che rappresenta un unicum nel settore in Francia, «per rispondere alle esigenze specifiche del comparto ortofrutticolo e in generale degli agricoltori».
Ricambio generazionale
Una fiera che rimane salone espositivo delle novità tecniche, certamente, ma che nella parte convegnistica ha affrontato i problemi sociali legati al settore, come il ricambio generazionale. «È un tema che interessa anche gli espositori, perché se domani non ci sarà più nessuno interessato a lavorare la terra, non venderanno attrezzature. Le aziende dei paesi europei presenti qui alla fiera hanno problemi nel trovare lavoratori stagionali, ma anche tecnici e imprenditori. Questo è davvero un argomento importante: i giovani si allontanano anche perché chi fa l'imprenditore agricolo ha poco tempo per sé, ma sono sicuro che l'innovazione tecnologica consentirà di gestire un'impresa agricola mantenendo un equilibrio con la vita familiare. In Francia ci sono molte organizzazioni che cercano di fare la transizione tra gli operatori anziani e di passare i testimoni ai giovani operatori».
Manodopera stagionale
E la manodopera stagionale? «È un problema non solo nel mondo frutticolo e orticolo, ma anche della filiera lattiero-casearia nel nostro Paese», spiega Dupont.
«Per quanto riguarda l'immigrazione, una soluzione potrebbe derivare dall'accordo con i paesi che dispongono di forza lavoro disposta a trasferirsi in Francia, i cosiddetti partenariati. Uno di questi accordi riguarda il Marocco, per favorire il trasferimento degli agricoltori marocchini che desiderano lavorare qui nelle aziende agricole francesi».
Il ruolo dell'automazione
Altro settore in fermento su cui abbiamo interpellato Dupont riguarda l'automazione. Lo stato francese, dice Dupont, ha fatto degli sforzi concreti per aiutare il mondo del settore ortofrutticolo: cento milioni di euro per consentire agli agricoltori e al settore ortofrutticolo di adattarsi al meglio cone le nuove tecnologie.
E per la prossima edizione del Sival, che sarà il prossimo anno, la sfida, conclude Dupont, sarà quella di collegare meglio il prodotto orticolo al prodotto cibo, perché anche ciò che si aspetta il consumatore è importante, al di là del lavoro varietale, che resta fondamentale.