I prezzi dell'ortofrutta sono troppo bassi. Meno di un terzo di quanto pagato dai consumatori finisce agli agricoltori e spesso non copre nemmeno i costi di produzione. É quanto spiega Coldiretti in riferimento alla scelta dei coltivatori abruzzesi del Fucino di donare alle famiglie più bisognose parte dei raccolti rimasti in azienda, perché sottopagati fino alla metà rispetto allo scorso anno. 5mila chili di carote, patate, radicchi e altre decine di cassette di verdure sono stati consegnati al vescovo Pietro Santoro della Diocesi di Avezzano per le persone in difficoltà. Un gesto simbolico di solidarietà, ma anche di sensibilizzazione per la situazione pesante che si vive nelle campagne.
Le cause: coronavirus e cambiamento climatico
La situazione per gli agricoltori è sempre più critica. Da una parte ci sono gli effetti della crisi economica generata dal coronavirus, dall’altra le conseguenze del clima impazzito, con il moltiplicarsi di eventi estremi come gelo, grandine, nubifragi, siccità e caldo torrido. Tutti fattori che compromettono le produzioni di frutta e verdura, provocando la perdita del lavoro di un intero anno in molte aziende agricole.
Uno scenario drammatico dove al danno si aggiunge la beffa di compensi al di sotto dei costi di produzione. Le cause sono distorsioni e speculazioni nella distribuzione del valore dal campo alla tavola per la gran parte degli ortaggi, con i centesimi pagati ai produttori che diventano euro per i consumatori.
«Considerata la situazione – spiega Coldiretti – gli agricoltori hanno preferito regalare parte del frutto del loro lavoro a chi ha bisogno in un momento drammatico della storia del Paese, con 4 milioni i nuovi poveri che in autunno saranno costretti a chiedere aiuto nelle mense o con la distribuzione di pacchi alimentari».
Sostenere il made in Italy
«Data la situazione, tra le priorità del Paese dovrà certamente esserci un piano straordinario per acquistare cibo 100% made in Italy da destinare alle famiglie più povere per la crisi sociale che l’Italia dovrà affrontare. Un intervento necessario per fronteggiare la crisi e, allo stesso tempo, sostenere il lavoro e l’economia del sistema agroalimentare italiano, duramente colpito dalle difficoltà delle esportazioni e della ristorazione. In un momento difficile per l’economia e l’occupazione nazionale il consiglio della Coldiretti è di acquistare prodotto italiano e sostenere la campagna #mangiaitaliano.
Una mobilitazione per accompagnare l’impegno di 4 italiani su 10 che dall’inizio dell’emergenza hanno dichiarato di partecipare a iniziative di solidarietà per aiutare chi ha più bisogno attraverso donazioni o pacchi alimentari. Anche utilizzando le operazioni di aiuto messe in campo dagli agricoltori con la spesa sospesa.