La tendenza delle quotazioni all'ingrosso segna una discesa dei carciofi e cavolfiori. Lo comunica la Bmti a seguito della consueta elaborazione effettuata sui dati dei mercati all'ingrosso Mise - Unioncamere. Il riferimento è la media dei prezzi all'ingrosso registrati presso i mercati di Bologna, Torino, Padova, Roma e Bergamo. I dati sono aggiornati al 20 febbraio 2023.
Carciofi e cavolfiori in calo
Per quanto riguarda i carciofi, si denota un leggero calo dei prezzi nella piazza di Torino. In calo la disponibilità del violetto senza spine, mentre aumenta quella del romanesco, che sta per entrare nel pieno della produzione. Nonostante una domanda su livelli medio bassi, i prezzi si attestano sopra i livelli della campagna precedente, a testimonianza della minore disponibilità di prodotto, soprattutto sardo. Presente anche prodotto tunisino ed egiziano, ma si registra una minore disponibilità di prodotto nazionale.
Continua il trend altissimo per i cavolfiori, nonostante il leggero calo settimanale dei prezzi, determinato da una disponibilità che sta man mano raggiungendo buoni livelli. La grandezza del prodotto non è ancora ottimale, ma viene comunque raccolto al fine di non interromperne la vendita. Le temperature, che stanno man mano salendo in vista della primavera, favoriscono la fase di maturazione.
Finocchi e lattughe stabili
Settimana all’insegna della stabilità dei prezzi per il finocchio. La disponibilità tiene il passo della domanda, che si attesta su livelli medi. Su base tendenziale, le quotazioni si rilevano inferiori allo scorso anno per effetto degli ampi quantitativi raccolti.
Ancora bassa la disponibilità delle lattughe, che mantengono un livello alto di prezzo soprattutto per la varietà romana e gentile. Elevato anche il prezzo dell’iceberg spagnola, che evidenzia una bassa presenza, complice l’elevata domanda di tutta Europa.
Melanzane e peperoni in aumento
Le melanzane spuntano un nuovo aumento delle quotazioni, con una disponibilità inferiore rispetto al buon livello di domanda. Andamento riconducibile ai maggiori costi di produzione, oltre che ai danni in Sicilia determinati dal maltempo. In entrata le prime partite di prodotto spagnolo, che esordiscono su prezzi alti ma comunque inferiori a quelli del prodotto nazionale.
Si riscontra una minore presenza per i peperoni, sia siciliani che spagnoli, che si portano così su prezzi elevati anche rispetto all’anno precedente. Il peperone spagnolo sta raggiugendo prezzi simili al prodotto italiano grazie alla buona qualità.
Pomodori in risalita
Ancora in aumento i listini dei pomodori, soprattutto le varietà rosse, complice un minore arrivo dalle campagne siciliane. Il maltempo ha infatti rovinato molti raccolti con ripercussioni negative sulla disponibilità, fattore al quale si aggiungono anche gli elevati costi della produzione. Si osserva un trend particolarmente elevato soprattutto per ciliegino e datterino. Quotazioni consistenti anche per il grappolo rosso italiano che trascina con sé le quotazioni del prodotto importato.
Radicchi e zucchine in rialzo
Si registra un leggero aumento per il radicchio precoce in alcune piazze anche se, nel complesso, i prezzi si mantengono su livelli bassi. Mostrano una maggiore stabilità invece le varietà tondo rosso e tardivo. È iniziata la produzione del radicchio semilungo.
Continuano a crescere i prezzi delle zucchine, complice la disponibilità limitata. Il prodotto, proveniente sia dal Lazio che dalla Sicilia, non riesce tuttora a soddisfare una domanda che si attesta su buon livelli. La qualità sta risentendo degli sbalzi di temperatura.
Dati e tabelle
Per visualizzare in tabella i prezzi degli ortaggi sopra commentati, si rimanda a questo file. Le informazioni qui riportate sono aggiornate al 20 febbraio 2023. La fonte è la Borsa Merci Telematica Italiana. Si ricorda inoltre che si possono visualizzare tutti i trend dei prezzi degli ortaggi nelle settimane precedenti consultando questa pagina.