Dopo diverse settimane di aumenti, si inverte la tendenza per i prezzi all'ingrosso dei pomodori. Leggermente in calo anche le quotazioni dei radicchi, mentre quelle delle zucche restano stabili.
É quanto emerge dall'elaborazione della Bmti (Borsa merci telematica italiana) condotta su dati Mise-Unioncamere. Il riferimento è la media dei prezzi all’ingrosso registrati presso i mercati di Bologna, Torino, Padova e Roma. Le informazioni proposte sono aggiornate al 16 novembre 2020.
Pomodori e radicchi leggermente in calo
Dopo i consistenti aumenti osservati durante le settimane precedenti, si osserva un primo generale calo dei prezzi all'ingrosso dei pomodori, trainato in primis da quelli a grappolo, la cui disponibilità è abbondante sui mercati. Si osservano contrazioni anche per i pomodori piccadilly, i cui aumenti hanno determinato un consistente abbassamento del livello della domanda.
Si riscontra un leggero calo delle quotazioni dei radicchi, soprattutto grazie all’arrivo del radicchio tardivo di produzione veneta. Stabili invece le quotazioni delle varietà precoci, sempre più disponibili nei mercati.
Ancora grande disponibilità di zucche nei mercati italiani, a prezzi generalmente inferiori rispetto al 2019. Ottima la qualità, soprattutto per quanto riguarda il prodotto delica e violina.
Dati e tabelle di riferimento
Per visualizzare in tabella i prezzi degli ortaggi sopra commentati si rimanda a questo file. Le informazioni ivi riportate sono aggiornate al 16 novembre 2020. La fonte è la Borsa Merci Telematica Italiana.
Si ricorda inoltre che si possono visualizzare tutti i trend dei prezzi degli ortaggi nelle ultime settimane consultando questa pagina.
