Fornire ai professionisti del verde piante ornamentali sane, di facile messa a dimora, di sicuro successo di crescita e con un adeguato rapporto qualità prezzo. È l’impegno a realizzare tale finalità che permea il lavoro della Coplant s.s. agricola, azienda vivaistica attiva a Canneto sull’Oglio (Mn) da più di 20 anni, nel cuore della pianura padana.
Un lavoro, afferma Michele Tusi, che della Coplant è il responsabile commerciale, non solo coerente con la vocazione di una terra tradizionalmente occupata da coltivazioni di alberi e arbusti ornamentali, ma anche capace di valorizzarne la naturale inclinazione specializzandosi nella produzione di piante in contenitore con l’allevamento fuori terra di una gamma amplissima di alberi, arbusti, erbacee perenni e graminacee, rose, rampicanti e frutti.
La storia
«La nostra storia ha inizio nel 1978, quando mio padre e i miei zii acquistarono a Canneto sull’Oglio un terreno e una cascina per continuare il lavoro del loro padre, l’allevamento di suini.
Ma in quel terreno c’erano alberature di latifoglie, tipiche della zona.
Per fare buon uso delle piante cominciarono ad allestire giardini, ma si appassionarono così tanto alla nuova attività che abbandonarono il proposito di fare gli allevatori e decisero di produrre piante ornamentali in piena terra e occuparsi della realizzazione e manutenzione di giardini. Per alcuni anni operarono nel solco della tradizione locale, la produzione di alberature di latifoglie, come aceri, tigli, querce, salici, platani e così via.
Dopo diversi anni di esperienza nel settore vivaistico tradizionale e nel giardinaggio, nel 1993 comprarono all’asta un’azienda che ospitava un centro sperimentale regionale per la produzione di piccoli arbusti, chiuso e in stato di abbandono. In pochi anni, con sforzi e sacrifici, ricostruirono e migliorarono la struttura.
Così lasciarono il giardinaggio e, oltre a portare avanti la tradizionale produzione di alberi in pieno campo, aggiunsero, per primi nella zona di Canneto, quella di arbusti in vaso: una scommessa importante e difficile, ma rivelatasi vincente».
La nascita
Così è nata Coplant, che negli anni è cresciuta affermandosi come una delle aziende italiane più importanti del comparto vivaistico ornamentale.
Attualmente ha raggiunto una superficie di 100 ha, dei quali 30 dedicati alla produzione di piante in contenitore, per un milione e mezzo di pezzi (3 ha sono occupati da serre in ferro-plastica, destinati a ospitare i vassoi alveolari con le piantine, i vasi 10 post-trapianto e le specie più sensibili al freddo), e 70 alla coltivazione in piena terra, per quasi mezzo milione di piante.
E propone sul mercato una sempre più ampia produzione di piante mediterranee e continentali di qualità a prezzi competitivi, per soddisfare le esigenze di vivai, garden center, giardinieri professionisti, architetti del paesaggio e di altri operatori del verde in Italia e all’estero (dall’intera Europa fino al Vicino e al Medio Oriente).
«Gradualmente abbiamo ampliato la produzione, – osserva Tusi – mettendo a disposizione dei clienti un catalogo sempre più completo e diversificato di alberi in piena terra, alberi in vaso, arbusti da fiore e sempreverdi di diverse misure, erbacee perenni e graminacee, alberi e arbusti di forme particolari, frutti comuni e frutti minori, grandi arbusti, rampicanti, una collezione di rose che con gli anni è diventata un “cavallo di battaglia” dell’azienda. Oltre a questo punto di forza, ne vantiamo altri, come ad esempio la continua ricerca dei contenitori più adatti alle piante coltivate.
Un aspetto importante è la composizione del substrato utilizzato, che creiamo nel vivaio con vere e proprie ricette perfezionate negli anni: il terriccio da noi prodotto viene preparato e utilizzato considerando il tipo di pianta e la dimensione del contenitore.
Inoltre negli anni abbiamo ampliato e selezionato le specie e varietà di alberi e arbusti seguendo le esigenze del mercato e introducendone costantemente altre nuove».
In vaso
Coplant significa “costruzione di piante in contenitore”, quindi obiettivo particolare del vivaio cannetese è produrre una gamma sempre più ampia di alberi e arbusti in vaso disponibili in ogni stagione, per garantire ai clienti un servizio costante.
«Per gli alberi produciamo sia latifoglie, come quelle già menzionate, sia sempreverdi, quali leccio, ligustro giapponese, magnolia, ecc., di diversa misura ed età, dalle piante piccole ai grandi esemplari. Coltiviamo le piantine, che acquistiamo da fornitori olandesi e belgi, in larga parte in piena terra e, quando sono cresciute, le vendiamo con zolla nel periodo di pausa vegetativa delle piante, da novembre a marzo. Ma abbiamo anche intrapreso e perfezionato negli anni la produzione di alberi in contenitore per poter rispondere a un mercato che ormai non segue più i ritmi della natura e dare, quindi, la possibilità di piantumare 365 giorni l’anno».
PlantInBag
A fianco del classico contenitore, il mastello di plastica, da alcuni anni la Coplant, informa Tusi, utilizza per gli alberi il PlantInBag (PIB), soluzione molto interessante poiché velocizza la crescita della pianta e, una volta messa a dimora, ne facilita l’attecchimento.
«Il PIB è realizzato con un tessuto in polipropilene di colore bianco, che, grazie al passaggio di aria e luce, evita la spiralizzazione delle radici, garantendo un apparato radicale sempre fresco; oltre ad assicurare questi vantaggi colturali, è molto più pratico rispetto al classico mastello, più leggero e maneggevole; infine, non essendo rigido, consente di ridurre i rischi di danneggiamento ai tronchi degli alberi durante il trasporto e soprattutto, una volta rimossa la pianta per la piantumazione, il suo smaltimento risulta più semplice e meno costoso».
Vassoi alveolari
Per la produzione di arbusti da fiore e sempreverdi Coplant utilizza varietà brevettate in vassoi alveolari, affidandosi a fornitori esteri, oppure recupera talee, da materiale di potatura delle piante pronte, trapiantate in vaso 10.
«Sistemiamo i vassoi alveolari e i vasi 10 nelle serre in ferro-plastica, dove permangono per un tempo variabile a seconda della specie e vengono irrigati a pioggia. Effettuiamo l’invasatura in vaso 10 e la rinvasatura in vasi più grandi in primavera e in autunno. In estate, per riparare le piantine dal gran caldo, togliamo la copertura in nylon e copriamo le serre con reti ombreggianti. Durante l’inverno riscaldiamo le serre con un impianto di nuova generazione alimentato con cippato certificato. Rinvasiamo in vasi 14 o 15 le piantine di arbusti tappezzanti, di taglia più piccola (Lonicera, Cotoneaster, Spiraea, Potentilla, Hypericum, ecc.), invece in vasi 17, 18, 20 o 24 quelle di arbusti più grandi, da fiore (Buddleja, Hibiscus, Deutzia, Lagerstroemia, ecc.) e sempreverdi (Osmanthus, Ligustrum, Photinia, Euonymus, Viburnum, ecc.), fino ai grandi arbusti esemplari in mastello. I vasi della prima rinvasatura, dopo un breve periodo di permanenza nel capannone che ospita le invasatrici, li sistemiamo in piena aria, su teli pacciamanti che evitano lo sviluppo di erbe infestanti, e vengono irrigati o a pioggia oppure con uno o più punti goccia per singolo vaso, in base alla sua misura».
Per andare incontro alle esigenze dei clienti Coplant, aggiunge Tusi, produce anche erbacee perenni (Agapanthus, Iris, Hosta, Hemerocallis, Gaura, ecc.) e graminacee (Carex, Miscanthus, Pennisetum, Molinia, Imperata, ecc.). «Coltiviamo le giovani piante, che acquistiamo da fornitori esteri, in serra; poi in primavera o in autunno le invasiamo rispettivamente nei vasi 15, 17 o 18, che sistemiamo in piena aria, sotto ombrai».
Le rose
Cavallo di battaglia di Coplant è però sicuramente l’ampia collezione di rose, brevettate tutte dagli attuali principali ibridatori: Kordes, Meilland, Nirp e TanTau.
«Coltiviamo varietà da talea, le paesaggistiche e tappezzanti, di tanti mirabili colori, in vaso da 15 cm di diametro e 18 cm di altezza, che garantisce l’ottima crescita dell’apparato radicale; sono rose destinate a rivestire aiuole urbane, rotatorie, ma anche parchi e giardini pubblici e privati. Poi disponiamo di un’ampia produzione di rose da innesto: grandifiori, polyantha, rampicanti e a spalliera, tutte in vaso 19 e 24, indicate per la realizzazione di giardini e molto richieste dai garden».
Nel ventaglio dell’offerta di Coplant svolgono un ruolo importante anche le piante rampicanti, come Campsis, Jasminum, Wisteria, Hedera, Rhincospermum, ecc., «che vengono invasate in vasi 18, 19, 24 o 30 e coltivate alcune in piena aria e altre, più sensibili al freddo, in serra riscaldata in inverno. Offriamo anche una gamma di piante rampicanti coltivate a spalliera in vaso tondo o quadrato».
Non meno rilevanti sono le piante da frutto ornamentali per garden e giardini, come albicocco, ciliegio, fico, kaki, kiwi, lampone, melo, melograno, mora, pero, pesco, ribes, ecc. che coltiviamo in piena aria: in vaso 15 o 18 i frutti minori, in vaso 28 o 30 tutti gli altri. Nella nostra produzione si trova anche un assortimento di arbusti coltivati a spalliera, spirale, pon pon, cono, cubo, palla e di alberetti con chiome formate a sfera.
Gli alberi
Una delle ultime proposte inserite nell’assortimento di Coplant è costituita dagli alberi (Acer, Carpinus, Parrotia, Tilia, Platanus, ecc.) in forma: piante formate a cubo, cilindro, tetto e spalliera, allevate sia in piena terra sia in contenitore. Gli alberi vengono coltivati in forme obbligate per rispondere a esigenze di spazio e per dare ad architetti e paesaggisti la possibilità di disegnare co