Luce diffusa e rose

luce diffusa su rose
Il confronto tra le produzioni ottenute sotto film trasparente e quello di color giallo paglierino evidenziano la migliore qualità che si ottiene con l’impiego di quest’ultimo.
I produttori di rose puntano decisamente verso l’impiego di plastica fotoselettiva a luce diffusa che consente un netto miglioramento delle caratteristiche cromatiche dei fiori

L’uso di plastica a luce diffusa influisce in maniera determinante sulla qualità delle produzioni di rose, come ci ha riferito Mario Alessio, floricoltore dedito alla coltivazione di rose a Capaccio, nella Piana del Sele.
«Circa una decina di anni fa cercavo una soluzione per la copertura delle serre poiché la plastica a luce diretta era fonte di alcuni problemi: il colore dei boccioli fiorali non era definito e si presentava più scuro, addirittura il rosso tendeva al nero, spesso si verificavano bruciature di fiori e foglie in presenza di condensa, per l’effetto “lente” provocato dalla presenza di gocce d’acqua, anche in inverno con giornate molto luminose».
Per ovviare a questi inconvenienti Alessio ha iniziato ad utilizzare plastiche a luce diffusa.

Il cambio

«Sono passato all’utilizzo di un telo della Polyeur di spessore 0,18 mm non completamente bianco ma di colore paglino (o giallo tenue) in quanto presenta, come caratteristica unica, delle cariche minerali di nichel, antagonista ionico dello zolfo che viene molto usato soprattutto in rosicoltura come antioidico e acarofrenante. Con questa soluzione ottengo fiori che presentano una colorazione molto definita; in particolare le rose rosse assumono una colorazione “brillante”».
Lo spessore del telo, inoltre, conferisce una migliore tenuta al calore e maggiore resistenza alle grandinate.
«Altra caratteristica di questa tipologia di film plastico – aggiunge Alessio – è che la luminosità non diminuisce all’interno della struttura protetta anche in presenza di scarsa luce».
Questa soluzione è ormai sempre più adottata dai produttori di rose.

Miglioramenti

«L’impiego di plastica a luce diretta additivata provoca, anche in giornate invernali luminose, bruciature alla pianta. La maggiore uniformità di diffusione della luce non solo migliora la qualità, sia dei boccioli che degli steli (più robusti) e delle foglie (verde più scuro), ma aumenta anche la quantità della produzione. Il costo è leggermente superiore, ma i benefici superano i maggiori costi d’acquisto».
Questa tipologia di telo, con caratteristiche particolarmente utili per la coltivazione di rose, è scelta anche dai produttori che già impiegavano film a luce diffusa.

luce diffusa su rose
La colorazione delle rose, soprattutto di colore rosso, si presenta migliore.

«Nella nostra azienda – ci riferisce Pasquale Iodice, che con il padre Antonio conduce un’azienda di rose di circa 1,5 ettari a Eboli (Sa) – abbiamo optato per questo innovativo film plastico per sostituire recentemente quello vecchio, che comunque era a luce diffusa. Ho notato, confrontando la crescita delle piante nei tunnel con diversa copertura (vecchia e nuova) che sotto il nuovo film plastico le piante presentano un fogliame di migliore aspetto e un colore dei boccioli, in particolare per le varietà di colore rosso, più “vivo”».
Altro aspetto che è migliorato con il nuovo film plastico è relativo alla bordatura dei petali.
«Sotto il vecchio telo – precisa Iodice – i petali delle varietà rosse presentano una leggera bordatura scura, evidente quando si preparano gli steli sul “banco” di lavorazione. Questo difetto non è presente nelle serre con la nuova copertura».

Meno fitofagi

Il floricoltore ha anche notato una minore presenza sulle piante di tripide e ragnetto rosso.
«Nel settore dove abbiamo completamente sostituito il telo di copertura non si evidenziano danni da tripide e tantomeno da ragnetto rosso; nella serra in cui confinano settori con plastica vecchia e nuova è evidente la minore presenza dei parassiti sotto il telo nuovo. Passando da un settore all’altro si nota una minore pressione dei parassiti che, sotto il film nuovo, si presentano al di sotto della soglia di danno».
La copertura delle serre dell’azienda Iodice sono state solo parzialmente sostituite con il nuovo film plastico, ma il floricoltore procederà con la sostituzione nei prossimi anni.
«Man mano che la plastica dovrà essere rinnovata – specifica Iodice – utilizzeremo il nuovo telo. Anche se il costo è maggiore, sono del parere che rappresenta un’ottima soluzione per le rose con vantaggi di tipo qualitativo e quantitativo che ripagano ampiamente la maggiore spesa iniziale».

Luce diffusa e rose - Ultima modifica: 2019-08-29T10:58:38+02:00 da Lucia Berti

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