Il Covid sottolinea la necessità delle colture protette

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L’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19 e i conseguenti lockdown ci hanno fatto comprendere, se ancora ce ne fosse stato bisogno, quanto siano importanti la sovranità alimentare e il ruolo dell’agricoltura nel nostro Paese. In questa ottica, ai fini dell’approvvigionamento alimentare, ribadiamo la rilevanza delle colture protette e, ancor più, delle serre.

Perchè non possiamo fare a meno delle serre

É falso che gli ortaggi prodotti in serra siano di qualità inferiore rispetto a quelli coltivati in campo aperto. Per dimostrarlo, riprendiamo alcuni concetti esposti in modo esemplare dal prof. Giuseppe La Malfa in numerosi contributi, pubblicati anche sulla rivista di Colture Protette.

La più o meno accentuata extrastagionalità degli ortaggi di serra è una caratteristica che assume precipuo significato ai fini mercantili, motivando spesso le scelte dei consumatori, e che consente in parte di superare i problemi di accettabilità di questi prodotti, legati ad alcuni subottimali aspetti della loro qualità.

L’elevato standard qualitativo riconosciuto a tali produzioni è sostenuto in primo luogo dalle caratteristiche esteriori. Queste sono esaltate positivamente dalle più favorevoli condizioni ambientali della serra e dai più generosi e accurati interventi di tecnica colturale.

Rispetto alle piante coltivate in campo aperto, in serra le colture si accrescono e si sviluppano meglio. Sono meno sottoposte a stress termici, grazie ai sistemi di condizionamento. Subiscono meno frequentemente gli stress idrici e nutrizionali. Si evitano problemi di deriva di erbicidi o di altri inquinanti. Si controllano i danni da meteore (grandine, vento forte e pioggia) e da parassiti (tramite il miglior controllo dovuto all’impiego di reti antiafidi, tappeti disinfettanti, ecc.).

A conferma di tutto questo c’è il miglior aspetto che presentano le piante in serra per integrità e sanità dei diversi organi, espansione del lembo fogliare, turgore dei tessuti, e di conseguenza la migliore e maggiore produzione.

Infine, al di là dell’emergenza sanitaria, non va trascurato l’effetto dei cambiamenti climatici e la necessità, appunto, di… proteggersi.

Il Covid sottolinea la necessità delle colture protette - Ultima modifica: 2021-03-08T08:10:51+01:00 da Paola Cassiano

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