Cresce il conto dei danni nelle campagne, dopo oltre un mese di spettacolari eruzioni dell’Etna che hanno riversato cenere e lapilli nei dintorni. I danni riguardano vivai di piante e fiori, ortaggi e agrumi, graffiati dalla potenza della sabbia. È quando afferma Coldiretti in riferimento alle ultime eruzioni di marzo, con l’emissione di lava e cenere dal cratere di sud-est.
Nelle campagne è calamità, con danni spesso irreparabili a fiori e ortaggi, ai quali si aggiungono i disagi per chi è costretto alla pulizia straordinaria delle canalette di scolo, o alla pulizia delle strade rurali. In molte zone la terra è stata sommersa da una coltre nera. Per pulire le strutture e le coltivazioni serve tempo, acqua e un impiego massiccio di manodopera. Secondo la confederazione di coltivatori bisognerebbe avviare un nuovo sistema di interventi che salvaguardi gli imprenditori agricoli con norme celeri e ad hoc.