Il Melone mantovano Igp è il primo e unico melone Igp d’Italia. Coltivato tra Mantova, Cremona e l’Emilia, si sta affermando sulle tavole italiane anche grazie a una grande campagna di comunicazione su varie emittenti radiofoniche, all’interno dei popolari programmi televisivi e online su GialloZafferano. Questa promozione si unisce al più ampio progetto di comunicazione sul melone made in Italy lanciato dal Mipaaf.
La promozione in radio, in tv e online
Il Melone mantovano Igp è un frutto di eccellenza. E proprio su questo fa leva la campagna di comunicazione partita a giugno con una serie di spot radiofonici su Radio 105, Radio Montecarlo e Virgin Radio. La promozione è proseguita dal 5 all’11 luglio su Canale 5, durante il programma Paperissima sprint, e nelle domeniche di luglio nella trasmissione televisiva MelaVerde.
In questo modo il Consorzio di valorizzazione e tutela del Melone mantovano Igp ha raccontato al grande pubblico le caratteristiche peculiari che lo rendono unico, a partire dalla sua grande versatilità in cucina. Il melone Igp è già stato protagonista all’interno di una puntata di Ricette all'italiana su Rete 4 e del programma di La7 L'ingrediente perfetto.
Così versatile in cucina, è stato ripreso anche dalle campagne di Sermide e Felonica (Mn) in una puntata de La prova del Cuoco su Rai 1. Durante l'episodio i cuochi hanno presentato varie ricette a base di Melone mantovano IGP.
Nel 2020 il Melone mantovano ha rafforzato la sua presenza su su Facebook e Instagram, affermandosi online grazie al coinvolgimento di GialloZafferano. Il brand gastronomico con la più alta reach in Europa ha fatto realizzare a 4 noti food blogger 8 ricette a base di melone Igp, oltre a veicolare una serie di contenuti speciali sul sito e a pubblicare un approfondimento sul magazine cartaceo.
Le caratteristiche del Melone mantovano Igp
Sono tre le tipologie di melone ammesse nel disciplinare della Igp: il retato con fetta, il liscio e il retato senza fetta. La loro variabilità consentono di venire incontro a tutte le esigenze degli italiani. Il frutto ha delle ottime caratteristiche organolettiche e proprietà nutrizionali, con un alto contenuto di sodio e potassio e una dolcezza inconfondibile. Il grado Brix è elevato (non meno di 12°Bx), il gusto e l'aroma sono inconfondibili e la pezzatura minima è di 800 grammi.
Un'annata agraria positiva
«La campagna del Melone mantovano è iniziata molto bene» spiega Mauro Aguzzi, presidente del consorzio. «Il mercato è stato particolarmente favorevole e i nostri precocissimi, in quantità triplicate rispetto all’anno scorso, non hanno avuto la concorrenza della Sicilia e del Marocco. Inoltre, la percezione generale di una sorta di anticipo di estate che abbiamo vissuto fin da metà maggio, insieme alla fine del lockdown, hanno fatto aumentare la domanda».
I produttori del Consorzio però hanno poi dovuto fare i conti con il maltempo di metà giugno, che ha alterato la situazione e rallentato la domanda a fronte di una fisiologica maggiore offerta del prodotto, il che ha comportato una lieve flessione nei prezzi.
«Ora la situazione con il caldo si è normalizzata e il rapporto domanda-offerta è equilibrato. Anche se i dati definitivi non sono ancora disponibili, ritengo che rispetto alla campagna 2019 nel mese di giugno ci sia stato un aumento di prodotto e di tonnellate vendute. I volumi quest’anno sembrano particolarmente interessanti, grazie ai trapianti precoci e ravvicinati che hanno aumentato la produttività. Si prospetta un prolungamento della campagna, dunque ci sono le premesse per superare le 6mila tonnellate del 2019».
«Anche se andiamo incontro a una stagione climaticamente incerta – conclude Aguzzi – siamo convinti che la continuità della qualità, frutto di una rigorosa selezione, ripaghi. Stiamo avendo grandi soddisfazioni, sia nei lisci che nei retati».
Consorzio del Melone mantovano Igp
É nato nel 2005 con l’intento di valorizzare il tradizionale prodotto del territorio mantovano. Ha poi ottenuto il riconoscimento del Mipaaf come “Consorzio di valorizzazione e tutela” con il decreto del 13 ottobre 2014, per il rispetto dei requisiti di rappresentatività.
Oggi tutela e promuove il primo e unico melone Igp in Italia, coltivato in un’areale di oltre 1.000 ettari. La media produttiva è di 10.200 tonnellate all’anno. Attualmente al consorzio adriscono 8 produttori, altri 10 sono iscritti a regime in aree più circoscritte, tra le provincie di Cremona, Mantova, Ferrara, Bologna e Modena, in terreni dalle caratteristiche pedologiche similari.
L’areale produttivo è particolarmente vocato, grazie alla morfologia pianeggiante di origine fluviale, con il Mincio, l’Oglio e il Po che lo rendono molto fertile. Infine, il clima caratterizzato da inverni freddi ed estati afose, con piovosità e temperature medie, ne permette la coltivazione anche durante i periodi più caldi.
Il Consorzio, pur rimanendo un organismo privato, svolge per incarico del Ministero funzioni di carattere pubblico nei confronti dei produttori che utilizzano la denominazione.