Anche per il 2024 la qualità del Melone Mantovano Igp è molto buona, con un grado Brix medio oltre 14. La conferma del tratto distintivo di qusto tipico melone induce alla soddisfazione, malgrado la campagna commerciale sia partita solo ai primi di giugno, in ritardo di circa un mese rispetto agli altri anni, per difficoltà nell’allegagione delle piante, sia in serra sia in pieno campo. È con queste parole che Mauro Aguzzi, presidente del Consorzio di valorizzazione e tutela del Melone Mantovano Igp presenta la campagna commerciale 2024, entrata nel vivo con l’arrivo del pieno caldo estivo.
Melone Mantovano Igp, qualità declinata su tre tipologie
Come è noto, il Melone Mantovano è un prodotto riconosciuto a livello europeo per la sua tipicità, perciò protetto con la denominazione d’origine “Indicazione geografica protetta”, poiché la sua produzione avviene in un’area geografica ben delimitata, che si estende in diversi comuni fra le province di Mantova, Cremona, Modena, Ferrara e Bologna.
Attualmente la superficie coltivata è pari a circa 2000 ettari. La produzione viene effettuata sia in serre-tunnel e tunnellini sia in pieno campo, per disporre di un periodo di raccolta assai ampio, che spazia dalla seconda decade di maggio fino all’inizio di novembre, a seconda delle condizioni climatiche più o meno favorevoli. Da qualche tempo, considerando i maggiori costi produttivi necessari nell’impiego delle serre, è stata aumentata la superficie investita di pieno campo utilizzando le tecniche di semiforzatura, realizzate abbinando la pacciamatura al tunnellino.
Le tipologie del Melone Mantovano Igp sono tre:
- melone retato con fetta (tipo “Supermarket”)
- melone liscio (tipo “Tamaris”)
- melone retato senza fetta (tipo “Harper”).
Luglio e agosto caldi per stimolare i consumi
Le alte temperature di luglio e agosto saranno decisive per ottenere risultati commerciali ed economici soddisfacenti, sostiene Aguzzi.
«I due mesi centrali dell’estate, luglio e agosto, saranno fondamentali per l’intera stagione. Nonostante la partenza in ritardo, le speranze per portare a casa una buona stagione, al momento, rimangono intatte. Ma luglio e agosto dovranno essere molto caldi, per contribuire a sostenere gli acquisti e a riportare i prezzi su livelli più adeguati».
Il prodotto, del resto, sarà disponibile fino a tutto il mese di settembre. «Anche se sarà difficile ripetere l’ottimo esito del 2023, siamo impegnati a portare avanti al meglio, per il prossimo trimestre, la campagna 2024, che presenta comunque numeri importanti. Le superfici certificate Igp si mantengono infatti a quota 2.000 ettari, confermando la vocazione e la tradizione del nostro territorio nei confronti del melone di qualità».
Per la gdo un prodotto da linea commerciale premium
Il Melone Mantovano Igp viene dall’annata eccezionale del 2023, quando la produzione commercializzata arrivò a 9.000 tonnellate, cioè 1.000 tonnellate in più del 2022, con un ottimo riscontro anche in termini di prezzo.
«Il consolidamento del marchio Igp sui banchi della Gdo è evidente: le insegne che presentano il Melone Mantovano Igp come referenza premium sono state l’anno scorso più di una trentina, e quest’anno altre nuove catene l’hanno inserito come linea commerciale premium. Le alte temperature previste nei mesi centrali dell’estate e, più in generale, il prolungamento ormai consueto della bella stagione ben oltre il mese di settembre, potrebbero quindi rivelarsi carte vincenti nel bilancio finale del 2024».
2024, anno importante sul fronte del marketing
Il 2024 è stato già un anno importante sul fronte del marketing, sottolinea Aguzzi.
«Per la prima volta il Melone Mantovano Igp ha fatto il suo esordio sulla tavola della Nazionale di calcio nello spot “Dop e Igp. Campioni di qualità!”, finanziato dal Masaf, a riprova del suo percorso di visibilità in ascesa come punto di riferimento fra le produzioni di alta qualità italiane. Ha preso inoltre il via la campagna social dedicata al prodotto ed è ai nastri di partenza quella di influencer marketing, sempre con l’intento di potenziare la consapevolezza del marchio e fidelizzare ulteriormente i consumatori più giovani».