Siamo a Parete, provincia di Caserta, conosciuta come la “città della fragola”. Un areale che, insieme al Metapontino, garantisce la maggior parte della produzione nazionale. A fronte di tanta eccellenza non mancano sfide climatiche e di mercato che vanno affrontate in modo concreto e anche con il supporto dell’agricoltura 4.0.
Ne abbiamo parlato con Giuseppe Pirozzi, titolare dell’omonima azienda coltivatrice da quasi 40 anni di fragole (sei ettari) e lamponi (un ettaro).
«Nel nostro areale», racconta Pirozzi, «la fragola ha trovato l’ambiente ideale grazie alla combinazione di suolo, acqua e clima che determinano un prodotto unico per caratteristiche organolettiche: qualità del frutto, grado brix, shelf life, consistenza».
Nuove tecnologie
Sono tutti fattori ambientali non replicabili in altri areali, dai quali si può ottenere il massimo grazie all’uso delle nuove tecnologie. «Ci affidiamo da anni agli strumenti di Evja», prosegue Pirozzi, «che ci permettono di controllare e migliorare il benessere e le performance delle piante e far sì che lavorino sempre in condizioni ottimali». Innovazione sì, ma dai risvolti pratici che si riflettono sull’attività quotidiana in campo, come racconta l’imprenditore. «Tutte le mattine controllo la piattaforma Evja; in questo modo capisco immediatamente in quali condizioni di umidità e temperatura le piante hanno trascorso la notte. Le informazioni su traspirazione e microclima mi indicano con precisione come agire riguardo le irrigazioni ed eventuali trattamenti».
Evja è un supporto strategico anche nella gestione dell’umidità, soprattutto nel periodo autunno - invernale. «È fondamentale gestire correttamente l’areazione dei tunnel per evitare eccessi igrometrici e impedire la formazione di marciumi», sottolinea Pirozzi. «L’obiettivo è soddisfare puntualmente i bisogni delle mie piante e prevenire le patologie». L’azienda punta anche su insetti e microrganismi utili per la difesa dei principali parassiti. «Dopo il trapianto si somministrano microrganismi utili per il biocontrollo dei principali patogeni. Nella fase dell’accestimento si prosegue con il lancio di insetti utili; successivamente, quando inizia la fioritura, si inseriscono nell’ambiente protetto le arnie degli impollinatori, in particolare i bombi».
La difesa
Nella gestione della difesa Evja è fondamentale, perché fornisce gli strumenti guida affinché gli insetti utili operino in condizioni climatiche ottimali. «Sul versante nutrizione – aggiunge l’agricoltore – il programma di concimazione è focalizzato sulla qualità delle sostanze utilizzate, in particolare quella organica. Quest’ultima è importante soprattutto per gli aspetti microbiologici del terreno consentendo di mantenere la diversità microbiotica. Solo l’attenta cura di pianta, suolo e ambiente ci permette di raggiungere, ormai da tre generazioni, produzioni con standard di alta qualità, apprezzate sul mercato italiano e internazionale». Ma l’azienda Pirozzi non trascura uno degli aspetti fondamentali per il successo: l’attenzione verso il consumatore finale. «È fondamentale che il consumatore sia informato su quello che sta acquistando, e su tutto il lavoro che c’è dietro ogni fragola che arriva sulla sua tavola», conclude Pirozzi.