In Italia, ogni anno, vengono coltivati centinaia di migliaia di ettari di ortaggi, attività che prevede principalmente l’utilizzo di seme o piantine di varietà orticole commerciali, spesso ibride, frutto di programmi di selezione sviluppati in paesi europei come l’Olanda, la Francia, la Spagna e, in minor modo, l’Italia.
In questo macrocontesto, tuttavia, sono ancora numerosi gli agricoltori che, su piccoli appezzamenti di terreno, coltivano esemplari di varietà orticole locali, cioè varietà di specie orticole che non sono frutto di programmi organizzati di miglioramento genetico, ma derivano da usi e conoscenze che gli agricoltori stessi, di generazione in generazione, si sono tramandati sotto forma di semi.
Varietà orticole locali nei progetti BiodiverSO
In Puglia i progetti BiodiverSO Karpos (“Biodiversità delle specie orticole pugliesi da frutto”) e BiodiverSO Veg (“Biodiversità delle specie orticole pugliesi non da frutto”), finanziati dal Psr Puglia 2014-2022 (Misura 10 – Pagamenti agro-climatici-ambientali. Sottomisura 10.2 – Sostegno per la conservazione, l’uso e lo sviluppo sostenibili delle risorse genetiche in agricoltura. Operazione 10.2.1 – Progetti per la conservazione e la valorizzazione delle risorse genetiche in agricoltura), hanno il fine di recuperare, tutelare e valorizzare queste risorse genetiche vegetali autoctone, sempre più a rischio di estinzione.
Incontri con la Rete Semi Rurali
È con questo obiettivo che i progetti BiodiverSO hanno organizzato una serie di incontri per discutere, con partner e cittadini, nuovi modelli di gestione collettiva e diversificata delle sementi regionali, informa Adriano Didonna, dottorando presso il Dipartimento di scienze del suolo, della pianta e degli alimenti (Disspa) dell’Università di Bari impegnato sulla valorizzazione delle varietà locali. Incontri ai quali hanno partecipato, fra gli altri, il responsabile dei due progetti BiodiverSO, Pietro Santamaria, docente ordinario di Orticoltura presso il Disspa, e Riccardo Bocci, direttore tecnico dell’associazione nazionale Rete Semi Rurali, che da più di vent’anni promuove una gestione dinamica e collettiva dell’agricoltura sul territorio nazionale e internazionale.
Tutelare e valorizzare le varietà orticole locali
«Durante l’incontro “Costruiamo sistemi sementieri diversificati in Puglia”, organizzato presso il Disspa, i partner dei progetti BiodiverSO hanno discusso e sviluppato possibili applicazioni di strumenti di tutela propri della normativa europea, quali varietà da conservazione, varietà prive di valore intrinseco e materiale eterogeneo biologico, per tutelare e valorizzare alcune varietà locali di ortaggi pugliesi individuate come casi studio.
In un altro incontro a Zollino (Le) Bocci e Santamaria hanno invece discusso con cittadini e agricoltori la possibilità di sviluppare sistemi di gestione collettiva, le “Case delle Sementi”, vere e proprie reti associative a tutela della biodiversità orticola».
Esperienze locali e testimonianze nazionali
L’ascolto attivo delle esperienze che derivano dal territorio pugliese e il racconto di testimonianze nazionali e internazionali apportato da Rete Semi Rurali, hanno permesso un confronto attivo e continuo durante entrambe le giornate, afferma Santamaria.
«Numerosi spunti e idee sono stati raccolti e trasmessi, con la certezza che la Puglia abbia fatto in questi giorni, e non solo in essi, grandi passi avanti per la tutela e la valorizzazione delle varietà orticole regionali e di tutti gli usi, le tradizioni e le storie ad esse legati. Un seme è stato piantato, sperando che, presto, faccia nascere i suoi frutti più belli».