Dal 28 al 30 settembre 2021 alla Rai di Amsterdam si è svolta GreenTech, la fiera internazionale della tecnologia per l'ortoflorovivaismo. Durante questi tre giorni, le principali aziende del settore hanno presentato le proprie novità ai professionisti di tutto il mondo.
Parallelamente, si sono svolte numerose conferenze con decine di esperti dal mondo della ricerca e della produzione, durante le quali è emerso come l'utilizzo consapevole della tecnologia nell'ortoflorovivaismo potrebbe aiutare il settore a diventare più ecosostenibile, soddisfando le richieste dei consumatori e dell'Europa.
Robotica, digitalizzazione e intelligenza artificiale
Tra le varie tecnologie attualmente disponibili per la coltivazione in serra, a GreenTech si è parlato soprattutto di robotica, digitalizzazione e intelligenza artificiale (Ai). In particolare, si è approfondito il modo in cui viene utilizzata oggi l'Ai e in che modo i dati possono contribuire alla gestione delle colture.
Durante un webinar su questi temi, Anna Petropoulou dell'Università di Wageningen ha illustrato le tipologie di serre automatizzate attualmente operative. In seguito, ha spiegato come l'Ai faciliti sia i rilevamenti non invasivi sulle colture che l'automazione dei processi decisionali. Si è poi discusso dei possibili sviluppi della coltivazione automatizzata, ipotizzando un futuro in cui gli operatori agricoli saranno completamente sostituiti dai robot.
Le due tecnologie più promettenti per l'orticoltura
Ogni anno, GreenTech premia le tecnologie più innovative e promettenti con i GreenTech Innovation Awards. Quest'anno il vincitore dell'ambito premio è stato GreenSwitch Original, il primo fertilizzante a base di nitrati di origine organica, adatto per serre hi-tech e per qualsiasi impianto di fertirrigazione.
Al suo fianco, Corvus Drones si è classificato come vincitore della categoria Concept. Si tratta di un progetto finalizzato alla realizzazione di un drone automatizzato per il monitoraggio delle orticole in coltura protetta. Le sue prime applicazioni riguardano il monitoraggio della germinazione dei semi e la misurazione dell'area fogliare. Dato che il segnale Gps è troppo debole per essere utilizzato in serra, la navigazione automatica è basata su software di odometria visiva.
Durante la premiazione di GreenTech Innovation Award, la presidente della giuria Liselotte de Vries ha spiegato: «I vincitori hanno dimostrato di adottare un approccio sistemico, che è fondamentale nell'economia circolare e permette di avere un impatto significativo, non solo nel settore serricolo».
Al florovivaismo serve una filiera unita
Anche nell'ambito del florovivaismo ormai tutti parlano di sostenibilità. Produrre in maniera sostenibile è una priorità assoluta sia per i consumatori che per molti imprenditori. Tuttavia, a volte, non è chiaro come riuscirci. Per questo motivo, durante GreenTech si è voluto affrontare il tema spiegando che cosa significa sostenibilità per il settore delle piante ornamentali.
Inoltre, si è rimarcato il fatto che in futuro sarà ancora più importante soddisfare questo requisito per rimanere sul mercato. Ne hanno parlato Henk van Tuijl di Kubo, Tim Briercliffe di Aiph e Marcel Zandvliet, spiegando come impostare la tabella di marcia verso la sostenibilità all'interno dell'azienda florovivaistica. Il messaggio chiave è che la sostenibilità, soprattutto nel florovivaismo, necessita di un approccio collettivo lungo tutta la filiera internazionale.
Il focus sulla canapa
Durante la fiera di Amsterdam si è parlato anche di una coltura che in queste settimane interessa particolarmente l'Italia: la canapa. GreenTech ha ospitato due webinar incentrati sulla coltivazione di cannabis per uso terapeutico. Ne hanno parlato Timo Bongartz di Fluence by Osram, Nic Easley di 3C Consulting e Lucas Targos di Urban-gro, focalizzandosi sugli andamenti nel mercato europeo, sull'importanza della concimazione per ottenere un prodotto di qualità e sull'influenza della luce sulla composizione chimica della pianta.
Poco dopo, durante un altro webinar, Rene Corsten di Delphy ha spiegato come ottenere rese più elevate di cannabis medicinale, sottolineando quali sono i fattori di coltivazione ai quali dedicare più attenzione. A seguire, Ben Nikaj di Grodan si è focalizzato sulla gestione dell'apparato radicale: «Per avere ottime rese e prodotti di alta qualità è necessario ottimizzare l'irrigazione. Bisogna sapere qual è il momento esatto per irrigare e si deve somministrare esattamente il giusto volume d'acqua».
Sempre in merito alla cannabis, si è parlato anche di difesa integrata e biostimolanti. Jenette Douma di Koppert Biological Systems ha tenuto una presentazione sul controllo degli afidi nelle colture di cannabis medicinale e sull'impiego di biostimolanti per favorire la radicazione. Infine, è intervenuto Arno Hazekamp che ha presentato al pubblico la Legal Cannabis Coalition, ovvero una coalizione di aziende impegnate nella coltivazione, nella ricerca e negli affari normativi legati alla canapa.