Dieci regioni, 320 ettari, 20mila tonnellate di raccolto previste. Sono i numeri che il consorzio "Dolce Passione" raggiungerà, se tutto andrà bene in campo, dopo la campagna di quest'anno. La crescita delle superfici è ormai costante, evidentemente spinta dalla curiosità dei produttori, dal successo commerciale e in generale da una buona strategia del consorzio.
Da dove nasce
Fin dall'inizio la strategia del consorzio è stata quella di puntare su un'unica varietà, chiamata Giotto e prodotta da Lamboseeds con un lavoro iniziato circa dieci anni fa. Il frutto ha una buccia nera sottile, una polpa di colore rosso intenso e la pezzatura lo colloca nel segmento midi (3-6 kg). Il grado zuccherino è sempre superiore agli 11 gradi brix. «Stiamo lavorando a nuove varietà di cocomero, in polpa gialla e arancione, anche se sappiamo che i tempi non saranno brevi», ha spiegato Sandro Colombi di Lamboseeds.
Il calendario di produzione inizia a maggio con le prime produzioni raccolte dalle serre siciliane, a seguire il Centro Italia e le serre del Nord. Le superfici sono in crescita, basti pensare che solo due anni fa gli ettari coltivati erano 60. A due mesi dall'inizio delle vendite è stato già immesso sul mercato circa il 25% del totale che si prevede di raccogliere (18-20mila tonnellate).
La campagna 2024
«La campagna nel ferrarese è partita in ritardo di circa una settimana a causa del meteo un po’ ballerino. Sulla qualità siamo decisamente soddisfatti», ha spiegato Ferruccio Petrarchin, tecnico di Cico Mazzoni Srl, in una visita in campo presso l’azienda agricola Sovrani Gabriele a Gualdo, vicino Voghiera (Fe), che coltiva circa 20 ettari del cocomero.
«Nonostante un andamento climatico che sino a oggi non è stato proprio dei migliori per il consumo del cocomero, considerato il tipico frutto dell’estate, ci attendono ancora tre mesi di commercializzazione piena. Quello che ci conforta è il fatto che il cocomero a buccia nera ha risentito meno di questa situazione, riscuotendo anzi il favore dei consumatori per le sue peculiarità», ha aggiunto il direttore del consorzio, Luciano Trentini.
I protagonisti del consorzio
Il consorzio è nato nel 2013 da un gruppo di aziende del settore. Oltre a Lamboseeds, azienda sementiera italiana del Bolognese specializzata nella ricerca avanzata e nell’innovazione di nuove cultivar di specie orticole di qualità, ne fanno parte i produttori:
- Alma Seges (Eboli, Salerno);
- Ortofrutta Castello (Stanghella, Padova), che ha puntato sul prodotto tagliato investendo in un centinaio di contenitori refrigerati in altrettanti punti vendita;
- Lorenzini Naturamica (Sermide, Mantova), il socio con la maggior produzione, coltivando su una superficie di oltre cento ettari, che sta puntando anche sull'ecommerce.
- A queste nel 2024 si è aggiunto un nuovo importante player dell’ortofrutta italiana, il Gruppo Cico-Mazzoni Srl.